Footwear for freedom. Experimenting 3d printing and barefootwear

“For Jane Austen and the readers of Pride and Prejudice, as for Mr. Darcy, Elizabeth Bennett's solitary walks express the independence that literally takes the heroine out of the social sphere of the houses and their inhabitants, into a larger, lonelier world where she is free to think: walking articulates both physical and mental freedom” Rebecca Solnit, author or “ Wanderlust: A history of walking” , was writing in her book in 2000. It’s from this sentence that my research took off: a study that goes through the footwear as means of freedom and movement. Because of this my essay focuses mainly on the barefootwear, a kind of minimalist footwear and, more generally, a style trend and philosophical current. To frame the world of barefootwear, I took the liberty of researching what’s around it, including the design process and the history of the sneaker, which is the undeniable category in which the barefootwear fall in. Going through the sneaker history, let me understand what was the huge phenomena of the athleisure, and how this good came to be so important in the 21st century lifestyle. The research moves from basic knowledge for designers to historical pills and focuses, towards the barefootwear world. Since my project includes technology, I considered of utmost priority to give an overlook at the new technologies, ideas and innovation in footwear design, as the trends nowadays flow in that direction. As a designer, I consider including and operating with all kind of technology is a must to reach appealing and innovative results: the world of fashion and accessories, including footwear, is in constant development and goes through a myriad of changes. My project, included in this thesis, in fact, is an experimental union between barefootwear and 3d printing. The collection of shoes is called Sock.on and explores the potential and limits of 3d printing directly on fabric for the fashion field with a sperimental approach made of trials, tests and innovative materials.

“Per Jane Austen e i lettori di Orgolglio e Pregiudizio, così come per Mr. Darcy, le solitarie passeggiate di Elizabeth Bennett esprimono un’indipendenza che porta letteralmente l’eroina al di fuori della sfera sociale delle ville e dei residenti, verso una più grande e solitaria realtà dove è libera di pensare: camminare è liberta sia fisica che mentale”: questo è cio che Rebecca Solnit, autore di “Wanderlust: a history of walking”, scriveva nel suo libro nel 2000. È da questa frase che la mia ricerca ha inizio: uno studio che analizza la calzatura come mezzo di libertà e di movimento. Proprio per questa ragione il mio saggio tratta principalmente di “barefootwear” ovvero la calzatura “a piede nudo”, un tipo di scarpa minimalista, e più in grande, un trend di stile e una corrente filosofica. Per inquadrare il mondo del “barefootwear”, ho preso la libertà di ricercare tutto ciò che gli sta attorno, includendo il processo di design e la storia della sneaker come calzatura sportiva, che è certamente una categoria nella quale cade la scarpa “barefootwear”. Analizzando la storia delle sneaker, sono riuscita a capire quanto veramente vasto sia il fenomeno dell’“athleisure”, e come questo prodotto sia diventato così importante ed essenziale nello stile di vita del ventunesimo secolo. La ricerca include sia un sapere di base pensato per i designer, sia dei piccoli focus e pillole storiche, sfociando nel mondo del “barefootwear”. Dal momento che il mio progetto include la tecnologia, ho convenuto fosse di estrema priorità andare a ricercare e catalogare tutte le nuove tecnologie, idee e innovazioni nel campo della calzatura, dal momento che la tendenza al giorno d’oggi è anche verso questo mondo. Come designer, penso che includere e lavorare con tutti i tipi di tecnologia sia un must per raggiungere risultati interessanti e nuovi: infatti il mondo della moda e degli accessori, inclusa la calzatura, è in costante progresso e cambiamento. Il mio progetto, incluso in questa tesi, è dunque una unione sperimentale tra “barefootwear” e 3d printing. La mia collezione di scarpe, Sock.on, esplora i potenziali e i limiti del 3d printing direttamente su tessuto e applicato al mondo della moda con un approccio totalmente sperimentale, fatto di prove, test e materiali innovativi.