The project consists in three buildings of different sizes, functionalities and finishes that characterise both the outdoor and indoor spaces. these three volumes which are the ice skating centre, the spiral ramp and the crystal palace, are linked together by a gallery which is a strong bonding element both urban and architectural. the architectural promenade emphasises the outdoor spaces leading the visitor through the whole project and further beyond by creating two main paths. At the ends of these so-called directional axes there are four entrances that define the spaces whose functions are clearly shown through the tight bond between the finishes and the intended use. The ice skating centre is the biggest of the complex with its characteristic structure that shows also from the outside how the entire framing works on the onside. The peculiarity of this building is the suspended workout skating rink specially designed to give the impression of a giant floating tray overlooking the main hockey field. The smallest volume is the spiral ramp which is located between the other two and because of its position it is the main node of the vertical and horizontal flows that intersect right on the spiral path. The third building is the so-called Crystal Palace, whose large glazed surfaces, define the interiors and shows the polyfunctional spaces specially designed to host many activities. The area on which the whole project stands has an unusual elongated trapezoidal shape that was decisive in the design steps because of its many physical constraints as the train, bus, and metro station and the railroad that runs parallel to one side of the site. Other constraints were defined in the early stages of the design but with a conservative purpose so that the project could preserve two important gathering places for the community. This project takes advantage of the limits to create an architecture that exceeds those limits.

Il progetto si articola in tre corpi di fabbrica con dimensioni, finiture e destinazioni d’uso diverse a caratterizzarne sia lo spazio esterno sia quelli interni. I tre edifici, Palaghiaccio, Spirale di distribuzione dei flussi e Corpo di Cristallo, sono legati da un portico, elemento di connessione sia a livello urbano sia architettonico. Questo elemento scandisce lo spazio accompagnando il visitatore all’interno del complesso ed evidenziandone gli accessi. Due di questi si trovano agli estremi dell’asse principale e due posti uno in prossimità del Giardino di via Ariosto e l’altro al di là del sedime ferroviario nelle vicinanze del complesso ospedaliero, evidenziando un asse secondario trasversale al primo. I quattro ingressi distribuiscono altrettanti flussi d’utenza all’interno del Centro sportivo, delineandone i diversi ambienti le cui funzioni sono chiaramente leggibili dalla stretta relazione che vi è tra involucro e destinazione d’uso. Il palazzo del ghiaccio si presenta come il volume di maggiori dimensioni in quanto comprende un campo da hockey, atto ad ospitare competizioni ufficiali, ed una seconda pista di dimensioni ridotte, adibita a pattinaggio libero e allenamenti. La particolarità di questo edificio che ne monumentalizza sia l’aspetto esteriore sia quello interiore è data dalla scelta di appendere la seconda pista ghiacciata alla copertura creando l’illusione di un grande vassoio galleggiante che domina la sala interna. Il volume centrale è costituito dalla rampa a spirale autoportante, sorretta in parte da un corpo in acciaio tramite stralli, entrambi elementi di collegamento verticale atti a distribuire i flussi d’utenza provenienti dai quattro ingressi. Il terzo volume è il Corpo di Cristallo dalle ampie superfici vetrate al cui interno vi si trovano: palestra, piscina, SPA e una parete per il bouldering, elemento iconico sviluppato sia internamente, sia sul fronte esterno. Questo edificio è caratterizzato dall’estrema flessibilità degli ambienti studiata in modo da favorirne l’adattabilità a molteplici situazioni. L’intero progetto è situato all’interno di un lotto di forma trapezoidale, che ne ha determinato lo sviluppo lungo l’asse longitudinale; asse che collega da un lato il nodo intermodale della stazione dei treni, degli autobus e della metropolitana, e dall’altro il Parco Gramsci. Entrambi gli estremi costituiscono due dei limiti fisici che determinano la particolare conformazione dell’area, stretta tra Viale Gramsci da un lato e il sedime ferroviario dall’altro. La progettazione è stata inoltre dettata da vincoli di natura conservativa volti a preservare luoghi, funzioni e servizi urbani preesistenti. Nello specifico sono rimaste invariate due aree verdi: Parco Gramsci ed il Giardino di via Ariosto, entrambi importanti luoghi ludici e di ritrovo della comunità sestese. Tali limiti anziché porsi come ostacoli, hanno favorito lo sviluppo di un asse longitudinale dichiarato tramite il percorso porticato che, accompagnando il progetto per quasi tutta la sua lunghezza, unisce i due estremi dell’area creando un rapporto diretto con il Viale adiacente ed il tessuto urbano. Si tratta quindi di un’architettura che non si pone come un limite, ma che il limite l’ha superato.

Un progetto per il nuovo palasport di Sesto San Giovanni. Proposta di nuovi assi urbani

TAMBINI, CHIARA;GAFFORELLI, MATTEO;MARTINELLI, SIMONE
2016/2017

Abstract

The project consists in three buildings of different sizes, functionalities and finishes that characterise both the outdoor and indoor spaces. these three volumes which are the ice skating centre, the spiral ramp and the crystal palace, are linked together by a gallery which is a strong bonding element both urban and architectural. the architectural promenade emphasises the outdoor spaces leading the visitor through the whole project and further beyond by creating two main paths. At the ends of these so-called directional axes there are four entrances that define the spaces whose functions are clearly shown through the tight bond between the finishes and the intended use. The ice skating centre is the biggest of the complex with its characteristic structure that shows also from the outside how the entire framing works on the onside. The peculiarity of this building is the suspended workout skating rink specially designed to give the impression of a giant floating tray overlooking the main hockey field. The smallest volume is the spiral ramp which is located between the other two and because of its position it is the main node of the vertical and horizontal flows that intersect right on the spiral path. The third building is the so-called Crystal Palace, whose large glazed surfaces, define the interiors and shows the polyfunctional spaces specially designed to host many activities. The area on which the whole project stands has an unusual elongated trapezoidal shape that was decisive in the design steps because of its many physical constraints as the train, bus, and metro station and the railroad that runs parallel to one side of the site. Other constraints were defined in the early stages of the design but with a conservative purpose so that the project could preserve two important gathering places for the community. This project takes advantage of the limits to create an architecture that exceeds those limits.
AMIGONI, CHRISTIAN
BRESCIANINI, LUIGI
OLIARO, PAOLO
DEBERNARDI, ANDREA
POZZI, MARCO
PAOLETTI, INGRID
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2017
2016/2017
Il progetto si articola in tre corpi di fabbrica con dimensioni, finiture e destinazioni d’uso diverse a caratterizzarne sia lo spazio esterno sia quelli interni. I tre edifici, Palaghiaccio, Spirale di distribuzione dei flussi e Corpo di Cristallo, sono legati da un portico, elemento di connessione sia a livello urbano sia architettonico. Questo elemento scandisce lo spazio accompagnando il visitatore all’interno del complesso ed evidenziandone gli accessi. Due di questi si trovano agli estremi dell’asse principale e due posti uno in prossimità del Giardino di via Ariosto e l’altro al di là del sedime ferroviario nelle vicinanze del complesso ospedaliero, evidenziando un asse secondario trasversale al primo. I quattro ingressi distribuiscono altrettanti flussi d’utenza all’interno del Centro sportivo, delineandone i diversi ambienti le cui funzioni sono chiaramente leggibili dalla stretta relazione che vi è tra involucro e destinazione d’uso. Il palazzo del ghiaccio si presenta come il volume di maggiori dimensioni in quanto comprende un campo da hockey, atto ad ospitare competizioni ufficiali, ed una seconda pista di dimensioni ridotte, adibita a pattinaggio libero e allenamenti. La particolarità di questo edificio che ne monumentalizza sia l’aspetto esteriore sia quello interiore è data dalla scelta di appendere la seconda pista ghiacciata alla copertura creando l’illusione di un grande vassoio galleggiante che domina la sala interna. Il volume centrale è costituito dalla rampa a spirale autoportante, sorretta in parte da un corpo in acciaio tramite stralli, entrambi elementi di collegamento verticale atti a distribuire i flussi d’utenza provenienti dai quattro ingressi. Il terzo volume è il Corpo di Cristallo dalle ampie superfici vetrate al cui interno vi si trovano: palestra, piscina, SPA e una parete per il bouldering, elemento iconico sviluppato sia internamente, sia sul fronte esterno. Questo edificio è caratterizzato dall’estrema flessibilità degli ambienti studiata in modo da favorirne l’adattabilità a molteplici situazioni. L’intero progetto è situato all’interno di un lotto di forma trapezoidale, che ne ha determinato lo sviluppo lungo l’asse longitudinale; asse che collega da un lato il nodo intermodale della stazione dei treni, degli autobus e della metropolitana, e dall’altro il Parco Gramsci. Entrambi gli estremi costituiscono due dei limiti fisici che determinano la particolare conformazione dell’area, stretta tra Viale Gramsci da un lato e il sedime ferroviario dall’altro. La progettazione è stata inoltre dettata da vincoli di natura conservativa volti a preservare luoghi, funzioni e servizi urbani preesistenti. Nello specifico sono rimaste invariate due aree verdi: Parco Gramsci ed il Giardino di via Ariosto, entrambi importanti luoghi ludici e di ritrovo della comunità sestese. Tali limiti anziché porsi come ostacoli, hanno favorito lo sviluppo di un asse longitudinale dichiarato tramite il percorso porticato che, accompagnando il progetto per quasi tutta la sua lunghezza, unisce i due estremi dell’area creando un rapporto diretto con il Viale adiacente ed il tessuto urbano. Si tratta quindi di un’architettura che non si pone come un limite, ma che il limite l’ha superato.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2017_12_Gafforelli_Martinelli_Tambini.pdf

accessibile in internet per tutti

Descrizione: Testo della tesi con book di tavole
Dimensione 115.95 MB
Formato Adobe PDF
115.95 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/138422