The textile as a flexible interlaced material consisting of a network of fibers and cultures, involves multiple significations and sensations, which make it naturally an object of artistic and design interpretations. Focusing specifically on the textile Batik (or wax printing), the study explores not only its historical constitution related to the history of migration and colonialism, but also its contemporaneous conceptualizations from the art and design fields. The investigation would collect and localize in the indefinite multiplicity of data, those developments and interpretations that focus on its transcultural characters. In other words, the emphasis is placed on those points of view that explore the way in which migratory flows and colonialism may have influenced and transformed the practices of batik and consecutively the cultural expressions and thoughts of their related communities and territories. Broadly, the research will try to show that the general understanding of this kind of meaningful object is not immediately given but presumes the mediatory act of interpretation, which is relevant in the field of art and design. Starting from this purpose, the study will deal with questions such as: What impact does cross-culture have on territorial practices in the postcolonial discourse? How could international cooperation among different fields and cultures be generated? What can mediate the practices of art and design? and, What could encloses certain cultural items within itself? Through these questions, the research wants to valorize a certain understanding and stimulate the development of reciprocal exchange and dialogue among different disciplines and cultures.

La ricerca affronta la questione della valorizzazione di rapporti dialogici tra determinati linguaggi culturali e nello specifico attraverso lo studio di forme tessili iconiche caratterizzate da un insieme di elementi biografici complessi, alcuni innati altri acquisiti nel tempo. Questi elementi sono intesi nel quadro della ricerca come caratteri transculturali. Principalmente ci si focalizza su dei processi di valorizzazione attuati nell’ambito dell’arte e del design concentrandosi in questo modo anche sul ruolo e l’importanza di questi due approcci nel divenire delle culture, dei pensieri e dell’espressività. A livello metodologico s’intende individuare e analizzare determinate interpretazioni artistiche e progettuali attraverso l’elaborazione di un modello teorico-interpretativo dei casi studio. A livello progettuale invece si cerca di affrontare delle problematiche analizzate teoricamente, attraverso la sistematizzazione di dati all’interno di uno strumento e l’attivazione di azioni interpretative progettuali e artistiche. L’interesse per i caratteri transculturali ci conduce a focalizzare l’attenzione su determinate tecniche, materiali o impronte formali, iconografiche provenienti dell’ambito tessile, che sono state soggetti a flussi migratori, al colonialismo e di conseguenza a dei processi di trasposizione, di traduzione, di trasformazione, di salvaguardia ed di innovazione culturale multiple. La ricerca si concentra quindi su esempi di tessuti singolari come il Batik, il Madras, il Denim, il Paisley e la Iuta diventati nel tempo elementi e simboli rappresentativi rispettivamente della cultura africana, caraibica, nord-americana, britannica e globale. Questi tessuti sono il risultato di un complesso e non sempre riconoscibile processo transculturale talora reso percepibile attraverso numerosi interpretazioni (storiche, artistiche, progettuali, ecc.). Infatti, quando si tratta di oggetti costituti da elementi biografici complessi e quindi caricati di sensi, la comprensione non è sempre immediata e presume degli atti intermediari di interpretazioni che sono, nel quadro della ricerca, centrati nell’ambito dell’arte e del design. Partendo da questi materiali, si è attivato un processo di raccolta di atti interpretativi artistici e progettuali concentrandosi nello specifico sulle interrelazioni che essi generano tra svariati attori, competenze, istituzioni provenienti da territori/continenti differenti. Precisamente, la ricerca si concentra su delle interpretazioni che da un lato fanno emergere come certi motivi tessili possano diventare testimonianze e simboli di formazioni culturali “plurali”, cioè costituite, intrecciate, da influenze culturali e territoriali multiple (e quindi rappresentativa di caratteri transculturali). E dall’altro lato ci si concentra su delle interpretazioni che generano dei paradigmi transdisciplinari e transculturali nell’arte e nel design riabilitando o evocando l’elemento artigianato (ovvero pratiche antiche e tradizionali rappresentativi di determinate culture, territori) nelle loro creazioni. In altre parole, il focus della ricerca è di individuare e verificare dei processi di valorizzazione che includano tanto un approccio analitico interpretativo (riguardo a degli elementi e fatti costitutivi dei caratteri transculturali di certe forme tessili), quanto uno sguardo artistico o progettuale che attivino degli approcci transdisciplinari, co-creativi tra discipline e culture differenti. Per raggiungere questo obiettivo, l’attenzione si è focalizzata sulla questione trasversale delle migrazioni, inerente al processo di mondializzazione che consiste sia in un processo di messa in relazione e di connessione dei “mondi” che in un processo di reinvenzione delle differenze. La migrazione è intesa prima di tutto come risorsa culturale e non come un problema recente col quale dobbiamo oggi confrontarci. Infatti, i continenti sono nati dall’immigrazione, dall’emigrazione, dal transito. La storia delle migrazioni è un gigantesco intreccio di circolazioni, trasporti, passaggi di persone, di cose, (di forme tessili iconiche nel quadro della ricerca) e viene vista come costitutiva di culture e di territori.Partendo dall’interesse per i caratteri transculturali delle forme tessili presi in esame, sono emerse alcune questioni pertinenti: Quali sono gli effetti dei flussi migratori sulle culture tessili e sulle comunità attinenti? Come concepire i processi culturali relativi all’ambito tessile, quali: formazione di tecniche, di simboli, di gruppi sociali, di tradizione, di riti ecc. considerando che si sono sviluppati in un insieme plurale di contesti, territori, spazi, tempi? È possibile che ci siano trasversalità culturali invariabili? In che modo certe interpretazioni artistiche e\o progettuali di carattere transdisciplinare possano creare nuove referenze, nuovi sensi, ampliando gli spazi di conoscenza e d’azione, nello specifico riguardo alle forme tessili individuate? Come tramandare un sapere nella continuità e nel cambiamento quando si pone la questione dell’adattamento al contemporaneo? In che modo si esplicita un determinato passato, patrimonio, quando viene travolto dall’accessibilità gigantesca dei dati sul web?

Forme tessili iconiche e coordinate culturali : relazioni tra arte e design e valorizzazione di caratteri transculturali nell'ambito tessile

DECKER, LUCIE

Abstract

The textile as a flexible interlaced material consisting of a network of fibers and cultures, involves multiple significations and sensations, which make it naturally an object of artistic and design interpretations. Focusing specifically on the textile Batik (or wax printing), the study explores not only its historical constitution related to the history of migration and colonialism, but also its contemporaneous conceptualizations from the art and design fields. The investigation would collect and localize in the indefinite multiplicity of data, those developments and interpretations that focus on its transcultural characters. In other words, the emphasis is placed on those points of view that explore the way in which migratory flows and colonialism may have influenced and transformed the practices of batik and consecutively the cultural expressions and thoughts of their related communities and territories. Broadly, the research will try to show that the general understanding of this kind of meaningful object is not immediately given but presumes the mediatory act of interpretation, which is relevant in the field of art and design. Starting from this purpose, the study will deal with questions such as: What impact does cross-culture have on territorial practices in the postcolonial discourse? How could international cooperation among different fields and cultures be generated? What can mediate the practices of art and design? and, What could encloses certain cultural items within itself? Through these questions, the research wants to valorize a certain understanding and stimulate the development of reciprocal exchange and dialogue among different disciplines and cultures.
BERTOLA, PAOLA
TROCCHIANESI, RAFFAELLA
VACCA, FEDERICA
23-feb-2018
Iconic textiles and cultural coordinates : relationship between art and design for the valorization of transcultural characters in the textile field.
La ricerca affronta la questione della valorizzazione di rapporti dialogici tra determinati linguaggi culturali e nello specifico attraverso lo studio di forme tessili iconiche caratterizzate da un insieme di elementi biografici complessi, alcuni innati altri acquisiti nel tempo. Questi elementi sono intesi nel quadro della ricerca come caratteri transculturali. Principalmente ci si focalizza su dei processi di valorizzazione attuati nell’ambito dell’arte e del design concentrandosi in questo modo anche sul ruolo e l’importanza di questi due approcci nel divenire delle culture, dei pensieri e dell’espressività. A livello metodologico s’intende individuare e analizzare determinate interpretazioni artistiche e progettuali attraverso l’elaborazione di un modello teorico-interpretativo dei casi studio. A livello progettuale invece si cerca di affrontare delle problematiche analizzate teoricamente, attraverso la sistematizzazione di dati all’interno di uno strumento e l’attivazione di azioni interpretative progettuali e artistiche. L’interesse per i caratteri transculturali ci conduce a focalizzare l’attenzione su determinate tecniche, materiali o impronte formali, iconografiche provenienti dell’ambito tessile, che sono state soggetti a flussi migratori, al colonialismo e di conseguenza a dei processi di trasposizione, di traduzione, di trasformazione, di salvaguardia ed di innovazione culturale multiple. La ricerca si concentra quindi su esempi di tessuti singolari come il Batik, il Madras, il Denim, il Paisley e la Iuta diventati nel tempo elementi e simboli rappresentativi rispettivamente della cultura africana, caraibica, nord-americana, britannica e globale. Questi tessuti sono il risultato di un complesso e non sempre riconoscibile processo transculturale talora reso percepibile attraverso numerosi interpretazioni (storiche, artistiche, progettuali, ecc.). Infatti, quando si tratta di oggetti costituti da elementi biografici complessi e quindi caricati di sensi, la comprensione non è sempre immediata e presume degli atti intermediari di interpretazioni che sono, nel quadro della ricerca, centrati nell’ambito dell’arte e del design. Partendo da questi materiali, si è attivato un processo di raccolta di atti interpretativi artistici e progettuali concentrandosi nello specifico sulle interrelazioni che essi generano tra svariati attori, competenze, istituzioni provenienti da territori/continenti differenti. Precisamente, la ricerca si concentra su delle interpretazioni che da un lato fanno emergere come certi motivi tessili possano diventare testimonianze e simboli di formazioni culturali “plurali”, cioè costituite, intrecciate, da influenze culturali e territoriali multiple (e quindi rappresentativa di caratteri transculturali). E dall’altro lato ci si concentra su delle interpretazioni che generano dei paradigmi transdisciplinari e transculturali nell’arte e nel design riabilitando o evocando l’elemento artigianato (ovvero pratiche antiche e tradizionali rappresentativi di determinate culture, territori) nelle loro creazioni. In altre parole, il focus della ricerca è di individuare e verificare dei processi di valorizzazione che includano tanto un approccio analitico interpretativo (riguardo a degli elementi e fatti costitutivi dei caratteri transculturali di certe forme tessili), quanto uno sguardo artistico o progettuale che attivino degli approcci transdisciplinari, co-creativi tra discipline e culture differenti. Per raggiungere questo obiettivo, l’attenzione si è focalizzata sulla questione trasversale delle migrazioni, inerente al processo di mondializzazione che consiste sia in un processo di messa in relazione e di connessione dei “mondi” che in un processo di reinvenzione delle differenze. La migrazione è intesa prima di tutto come risorsa culturale e non come un problema recente col quale dobbiamo oggi confrontarci. Infatti, i continenti sono nati dall’immigrazione, dall’emigrazione, dal transito. La storia delle migrazioni è un gigantesco intreccio di circolazioni, trasporti, passaggi di persone, di cose, (di forme tessili iconiche nel quadro della ricerca) e viene vista come costitutiva di culture e di territori.Partendo dall’interesse per i caratteri transculturali delle forme tessili presi in esame, sono emerse alcune questioni pertinenti: Quali sono gli effetti dei flussi migratori sulle culture tessili e sulle comunità attinenti? Come concepire i processi culturali relativi all’ambito tessile, quali: formazione di tecniche, di simboli, di gruppi sociali, di tradizione, di riti ecc. considerando che si sono sviluppati in un insieme plurale di contesti, territori, spazi, tempi? È possibile che ci siano trasversalità culturali invariabili? In che modo certe interpretazioni artistiche e\o progettuali di carattere transdisciplinare possano creare nuove referenze, nuovi sensi, ampliando gli spazi di conoscenza e d’azione, nello specifico riguardo alle forme tessili individuate? Come tramandare un sapere nella continuità e nel cambiamento quando si pone la questione dell’adattamento al contemporaneo? In che modo si esplicita un determinato passato, patrimonio, quando viene travolto dall’accessibilità gigantesca dei dati sul web?
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