L'Ipposidra, storica ferrovia delle barche. Occasione di sviluppo sostenibile del territorio attraverso un nuovo percorso di mobilità dolce

The activities of this thesis start after the almost casual discovery of some bridges of the Ipposidra in the woods of the Parco del Ticino, between Golasecca and Somma Lombardo. Initially it was curiosity that guided the research activities, but then, realizing the actual historical-cultural value of the surviving testimonies of this infrastructure of the past, the curiosity was joined by the awareness of the importance and the need to rediscover this good cultural forgotten and then start a work that identifies a possible future for Ipposidra, or a strategy to steal it from oblivion, allow it to survive and finally give it to future generations. The first work activities were aimed at the general understanding of the phenomenon and the identification of similar cases in the world. Once its uniqueness has been established, the historical-bibliographic sources have been studied, in order to trace its evolution and to identify the events that have characterized its history, from conception, to dismission, up to contemporary days. Then we proceeded to the material identification of the surviving testimonies of the Ipposidra; this was possible thanks to a campaign of surveys along the approximately 17 km of infrastructure development, between Tornavento and Sesto Calende, two villages located on the Lombard cost of the river Ticino. The inspections also allowed us to detect the actual route of the railroad and therefore to identify it on a current map of the area, since an updated map that does not trace its actual development on today's territory does not exist. The analysis of the instruments of territorial governance has made it possible to understand how the Ipposidra is now considered by the various government agencies and therefore to establish that they do not know its real value and do not effectively protect it. The study and reconnaissance activities did not stop at the infrastructure alone, but were also extended to the surrounding area, because it is fundamental to understand the dynamics and characteristics that distinguish the close context of cultural heritage; in the specific case of abandoned historic infrastructures, their recovery represents an opportunity to develop the territory in which they extend. This led to the identification of strategic territorial areas, one for each Municipality crossed by the railway, areas in which the Territorial Government Plans have identified the resources for the implementation of their strategies. With the definition of the project objectives, the concrete opportunity to transform the Ipposidra path into a new path of soft mobility has been identified. This traces the historical background along all its surviving or restorable traits and diverges where new urbanizations and infrastructures have taken their place. The new path, in the points in which it must necessarily move away from the original path, passes through the aforementioned strategic areas, trying to valorise its resources and solve, or at least mitigate, the critical points identified in the preliminary phase of study and analysis. The thesis, in addition to identifying a new mobility path, establishes guidelines for the future detailed planning of the interventions necessary for the implementation of this strategic plan and imagines the vision of how this path might appear once it has been realized. The importance of enhancing Ipposidra through the creation of a path of soft mobility, lies in the need to refurbish the disused infrastructure, giving them a new role within the territorial dynamics. Keeping the function of mobility, albeit for different categories of users, means not distorting its historical role and therefore making a sensitive and respectful memory intervention. If the initial objectives of this work were oriented towards the rediscovery of the Ipposidra, the determination of its historical-cultural value, its identification on the territory and the formation of a project capable of protecting and enhancing the surviving material testimonies, identifying a new path of soft mobility along the territory crossed and actively involve the municipalities and communities, we can say that the thesis reaches these objectives with the formation of a strategic plan, which aims at the sustainable development of the territory, in which the resources of the Ipposidra and strategic areas they play a leading role.

Le attività di questa tesi prendono avvio dopo la scoperta, quasi casuale, di alcuni ponti dell'Ipposidra nei boschi del Parco del Ticino, tra Golasecca e Somma Lombardo. Inizialmente è stata la curiosità a guidare le attività di ricerca, ma poi, rendendosi conto dell'effettivo valore storico-culturale delle testimonianze sopravvissute di questa infrastruttura del passato, alla curiosità si è affiancata la consapevolezza dell'importanza e della necessità di riscoprire questo bene culturale dimenticato e quindi avviare un lavoro che individuasse un possibile futuro per l'ippoferrovia, ovvero una strategia per sottrarla all'oblio, permetterle di sopravvivere e infine donarla alle generazioni future. Le prime attività di lavoro sono state rivolte alla comprensione generale del fenomeno e all'individuazione di casi analoghi nel mondo. Stabilita la sua unicità, si è proceduto allo studio delle fonti storico-bibliografiche, al fine di tracciarne l'evoluzione e individuare gli avvenimenti che ne hanno caratterizzato la storia, dall'ideazione, alla dismissione, sino ai giorni contemporanei. Si è poi proceduto all'individuazione materiale delle testimonianze sopravvissute dell'Ipposidra; ciò è stato possibile grazie ad una campagna di sopralluoghi lungo i circa 17 Km di sviluppo dell'infrastruttura, tra Tornavento e Sesto Calende, due borghi situati sulla riva lombarda del fiume Ticino. I sopralluoghi hanno inoltre consentito di rilevare l'effettivo tracciato della ferrata e quindi di individuarlo su di una mappa attuale della zona, in quanto inesistente una carta aggiornata che ne tracciasse l'effettivo sviluppo sul territorio odierno. L'analisi degli strumenti di governo del territorio ha consentito di capire come l'Ipposidra sia oggi considerata dai vari enti governativi e quindi stabilire che questi ultimi non ne conoscono il reale valore e non la tutelano efficacemente. Le attività di studio e ricognizione non si sono fermate alla sola infrastruttura, ma sono state estese anche al territorio circostante, perchè risulta fondamentale capire le dinamiche e le caratteristiche che contraddistinguono il contesto liminare dei beni culturali; nel caso specifico delle infrastrutture storiche dismesse, il loro recupero rappresenta occasione di valorizzazione e sviluppo del territorio nel quale si estendono. Questo ha portato all'individuazione di ambiti territoriali strategici, uno per ciascun Comune attraversato dalla ferrovia, ambiti nei quali gli stessi Piani di Governo del Territorio hanno rilevato le risorse per l'attuazione delle loro strategie. Con la definizione degli obiettivi di progetto, si è individuata l'opportunità concreta di trasformare il tracciato dell'Ipposidra in un nuovo percorso di mobilità dolce. Questo ripercorre lo storico sedime lungo tutti i suoi tratti sopravvissuti o ripristinabili e se ne discosta ove nuove urbanizzazioni e infrastrutture ne hanno preso il posto. Il nuovo percorso, nei punti in cui deve necessariamente allontanarsi dal tracciato originario, attraversa i suddetti ambiti strategici, cercando quindi di valorizzarne le risorse e risolverne, o quantomeno mitigarne, le criticità individuate nella fase preliminare di studio e analisi. La tesi, oltre ad individuare un nuovo tracciato di mobilità, stabilisce linee guida per la futura progettazione di dettaglio degli interventi necessari per l'attuazione di questo piano strategico e immagina delle vision di come tale percorso potrebbe apparire una volta realizzato. L'importanza di valorizzare l'Ipposidra attraverso la realizzazione di un percorso di mobilità dolce, risiede nella necessità di rifunzionalizzare le infrastrutture dismesse, dando loro un nuovo ruolo all'interno delle dinamiche territoriali. Mantenerne la funzione di mobilità, seppur per categorie di utenza differenti, significa non stravolgerne il ruolo storico e quindi operare un intervento di valorizzazione sensibile e rispettoso della memoria. Se gli obiettivi iniziali di questo lavoro erano orientati alla riscoperta dell'Ipposidra, alla determinazione del suo valore storico-culturale, alla sua individuazione sul territorio e alla formazione di un progetto capace di tutelare e valorizzare le testimonianze materiali sopravvissute, individuare un nuovo percorso di mobilità dolce lungo il territorio attraversato e coinvolgere attivamente i Comuni e le comunità, possiamo dire che la tesi raggiunge tali obiettivi con la formazione di un piano strategico, che mira allo sviluppo sostenibile del territorio, nel quale le risorse dell'Ipposidra e degli ambiti strategici giocano un ruolo da protagonisti.