Il disegno di terrenove temporanee. Dalla geometria un'ipotesi di progetto per un villaggio da predisporre in caso di catastrofe naturale

The terrible earthquake that hit Abruzzo and Lazio, Italy, in 2016 brought to our attention some towns and cities founded in medieval times. Amatrice, one of the towns hit in the recent disaster, has an orthogonal pattern urban structure similar to that of Terrenove Fiorentine. Likewise it seems to have been planned between 1265 and 1275, period in which Amatrice became part of the Kingdom of Sicily in the form of Municipality within a freely organised territory. The founding of Cittareale (1261), Leonessa (1278), Cittaducale (1308) dates back to the same period that, along with Amatrice, already at the end of the thirteenth century, constituted the mountain foothill border line between the Papal States and the Kingdom of Sicily. All these towns have a planned urban structure where geometry, number and measure build an orthogonal street pattern that mark out the blocks comprising a certain number of lots. This structure, of philosophical origin, as well as constituting an essential document for the preservation of these historic centres, has also been a starting point for formulating a temporary urbanisation plan in the event of disaster.

Le rilevanti catastrofi naturali avvenute in Abruzzo e nel Lazio, Italia, nel 2016 hanno fatto sì che ci si accorgesse di alcune città fondate in epoca medievale. Amatrice, una delle città colpite dal recente terremoto, ha una struttura urbana a maglia ortogonale simile a quella delle Terrenove fiorentine. Come queste la sua programmazione sembra essersi attuata fra il 1265 e il 1275, periodo in cui Amatrice entra a far parte del Regno di Sicilia e si ordina come Comune in territorio liberamente organizzato. Circa nello stesso periodo vengono fondate anche Cittareale (1261), Leonessa (1278), Cittaducale (1308) che insieme ad Amatrice, già sul finire del XIII secolo, costruiscono la linea pedemontana di confine tra Stato della Chiesa e Regno di Sicilia. Tutte queste città hanno una struttura urbana programmata in cui geometria, numero e misura costruiscono la maglia ortogonale delle strade che delimitano gli isolati composti da un certo numero di lotti. Questa struttura, di origine filosofica, oltre a costituire un documento imprescindibile per la conservazione di questi centri storici è stato anche il punto di partenza per formulare un’ipotesi di progetto di un’urbanizzazione momentanea da predisporre in caso di catastrofe.