Starting from these words written by Gregotti, who underlines the importance that human activity have relating to the landscape, which he calls “paesaggio antropogeografico”, the following thesis focuses on an area strongly modified by humans: the former mining village of Masua, located in the south/western coast of Sardinia. The mining activity in Sardinia began 5000 years ago and reached his luckiest period in 1800 and in 1900; unfortunately, the mining activity in Sardinia finished, but its cultural value has been recognized by UNESCO, which in 1998 established the Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, in order to protect and to develop these areas. Following these principles, the Piano Paesaggistico Regionale published in 2006 and some competitions about the mining areas in Sulcis Iglesiente, the thesis wants to retrain Masua, whih before it was an important mining center, and now can host the economic and social reborn of this area, thanks to its particular location, its very valuable mining buildings and its underground tunnels. Besides, the thesis wants to work not only on the architectural objects, but also on the site and the land which hosts the architecture, through four different design themes: hanging, rooting, grafting and excavating.

«… siamo in grado di riconoscere e di distinguere il paesaggio toscano da quello svevo anche se sono simili dal punto di vista della geografia fisica perché la storia dell’attività umana su quel supporto geografico lo ha pazientemente e coerentemente costruito come paesaggio» (Vittorio Gregotti, Il territorio dell’architettura). Partendo dalle parole di Gregotti, che sottolinea l’importanza dell’attività umana nella connotazione di un paesaggio che egli definisce antropogeografico, il seguente lavoro di tesi si incentra su un’area fortemente antropizzata: l’ex villaggio minerario di Masua, situato nella costa sud-occidentale della Sardegna. L’inizio dell’attività mineraria in Sardegna si fa risalire al VI millennio a.C., per poi raggiungere il suo periodo di massimo splendore nei secoli XVIII e XIX; oggi però le miniere sarde sono divenute fantasmi di un ricco passato, il cui valore culturale e identitario è stato riconosciuto dall’Unesco, che nel 1998 istituì il Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, con l’obiettivo di tutelare e sviluppare tali aree territoriali. In linea con i principi per cui è nato il parco, con quelli per cui è stato redatto il Piano Paesaggistico Regionale del 2006 e con i bandi nati per le aree minerarie del Sulcis Iglesiente, il progetto di tesi si pone come obiettivo la riqualificazione di Masua, prima nodo importantissimo per il sistema minerario e oggi un punto strategico da cui far partire la rinascita economica e sociale dell’area, grazie alla sua particolare posizione geografica, alla valenza architettonica delle sue strutture minerarie tuttora esistenti e alla viabilità che la lega ai centri abitati vicini, sia in superficie che nel sottosuolo, permettendo così di parlare di una dicotomia tra città visibile e città invisibile. Contestualmente a tali temi progettuali, la tesi si pone come obiettivo anche quello di indagare le caratteristiche intrinseche del paesaggio sardo e in particolare di quello del Sulcis Iglesiente e di Masua, lavorando contemporaneamente sull’oggetto architettonico e sul dinamismo del suo sito, attraverso quattro differenti figure insediative: sospensione, radicamento, innesto e scavo

Costruire il paesaggio per temi. Progetto per un centro di ricerca nell'ex area mineraria di Masua

IAVARAZZO, ANDREA
2016/2017

Abstract

Starting from these words written by Gregotti, who underlines the importance that human activity have relating to the landscape, which he calls “paesaggio antropogeografico”, the following thesis focuses on an area strongly modified by humans: the former mining village of Masua, located in the south/western coast of Sardinia. The mining activity in Sardinia began 5000 years ago and reached his luckiest period in 1800 and in 1900; unfortunately, the mining activity in Sardinia finished, but its cultural value has been recognized by UNESCO, which in 1998 established the Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, in order to protect and to develop these areas. Following these principles, the Piano Paesaggistico Regionale published in 2006 and some competitions about the mining areas in Sulcis Iglesiente, the thesis wants to retrain Masua, whih before it was an important mining center, and now can host the economic and social reborn of this area, thanks to its particular location, its very valuable mining buildings and its underground tunnels. Besides, the thesis wants to work not only on the architectural objects, but also on the site and the land which hosts the architecture, through four different design themes: hanging, rooting, grafting and excavating.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2017
2016/2017
«… siamo in grado di riconoscere e di distinguere il paesaggio toscano da quello svevo anche se sono simili dal punto di vista della geografia fisica perché la storia dell’attività umana su quel supporto geografico lo ha pazientemente e coerentemente costruito come paesaggio» (Vittorio Gregotti, Il territorio dell’architettura). Partendo dalle parole di Gregotti, che sottolinea l’importanza dell’attività umana nella connotazione di un paesaggio che egli definisce antropogeografico, il seguente lavoro di tesi si incentra su un’area fortemente antropizzata: l’ex villaggio minerario di Masua, situato nella costa sud-occidentale della Sardegna. L’inizio dell’attività mineraria in Sardegna si fa risalire al VI millennio a.C., per poi raggiungere il suo periodo di massimo splendore nei secoli XVIII e XIX; oggi però le miniere sarde sono divenute fantasmi di un ricco passato, il cui valore culturale e identitario è stato riconosciuto dall’Unesco, che nel 1998 istituì il Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, con l’obiettivo di tutelare e sviluppare tali aree territoriali. In linea con i principi per cui è nato il parco, con quelli per cui è stato redatto il Piano Paesaggistico Regionale del 2006 e con i bandi nati per le aree minerarie del Sulcis Iglesiente, il progetto di tesi si pone come obiettivo la riqualificazione di Masua, prima nodo importantissimo per il sistema minerario e oggi un punto strategico da cui far partire la rinascita economica e sociale dell’area, grazie alla sua particolare posizione geografica, alla valenza architettonica delle sue strutture minerarie tuttora esistenti e alla viabilità che la lega ai centri abitati vicini, sia in superficie che nel sottosuolo, permettendo così di parlare di una dicotomia tra città visibile e città invisibile. Contestualmente a tali temi progettuali, la tesi si pone come obiettivo anche quello di indagare le caratteristiche intrinseche del paesaggio sardo e in particolare di quello del Sulcis Iglesiente e di Masua, lavorando contemporaneamente sull’oggetto architettonico e sul dinamismo del suo sito, attraverso quattro differenti figure insediative: sospensione, radicamento, innesto e scavo
Tesi di laurea Magistrale
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