La rinascita del naviglio della Martesana rafforza la centralità di Porta Nuova riprendendo i tracciati delle grandi fabbriche scomparse

This thesis work has as its objective the transformation and strengthening of a place of great interest for the city of Milan. The strong bond that the city has always had with water is taken up again in its intentions and, given its historical and symbolic meaning, placed at the center of the project's reasoning. The interweaving of navigable waterways and normal city streets dates back to the times when the former were used for defensive purposes and later as an aid to irrigation of the fields. The research, starts from when Milan developed just outside the current circle of ramparts or approximately from the eighteenth century. The character of the urban area concerned is in continuous transformation. The project develops in fact as part of the reopening of the Martesana canal, on Via Melchiorre Gioia. Once one of the main axes of the central business district of the city of Milan, today it is the fulcrum around which the projects have been realized that, once again, have changed the face of the city. Influenced by the presence of current infrastructure and past assets, the project area is located in front of the new building of the Lombardy Region. In particular, two of these guidelines, the imprint of traces no longer existing, were matrices of the design design. The project of the new building complex tries to reinterpret the role of water in the history of the city through the enhancement of contact with water. In fact, it proposes the opening of a new dock along the canal and public urban spaces on which three new elements are developed that interact with the water square: a thermal complex, a cultural building and a sports building.

Questo lavoro di tesi ha come obiettivo la trasformazione ed il rafforzamento di un luogo di grande interesse per la città di Milano. Il forte legame che la città ha sempre avuto con l’acqua è ripreso negli intenti e, dato il suo significato storico e simbolico, posto al centro del ragionamento progettuale. L’intrecciarsi di vie navigabili e normali vie cittadine risale ai tempi in cui, le prime, erano utilizzate anche a scopo difensivo e successivamente come ausilio all’irrigazione dei campi. La ricerca, prende le mosse da quando Milano si sviluppava appena al di fuori dell’attuale cerchia dei bastioni ovvero circa dal diciottesimo secolo. Il carattere dell’area urbana interessata è in continua trasformazione. Il progetto si sviluppa infatti nell’ambito della riapertura del naviglio della Martesana, su Via Melchiorre Gioia. Un tempo uno degli assi principali del centro direzionale della città di Milano, è oggi il fulcro attorno al quale sono stati realizzati i progetti che, ancora una volta, hanno cambiato il volto della città. Influenzata dalla presenza di attuali infrastrutture e passati assetti, l’area di progetto è situata di fronte al nuovo palazzo della Regione Lombardia. In particolare due di questi orientamenti, impronta di tracciati non più esistenti, sono stati matrici del disegno progettuale. Il progetto del nuovo complesso di edifici cerca di reinterpretare il ruolo delle acque nella storia della città attraverso la valorizzazione del contatto con l’acqua. Propone infatti l’apertura di una nuova darsena lungo il naviglio e spazi pubblici di fruizione urbana sui quali si sviluppano 3 nuovi elementi che dialogano con la piazza d’acqua: un complesso termale, un edificio culturale ed un edificio sportivo.