The work suggested for Chiaravalle Abbey starts from a deep knowledge about this centuries-old monument. The research begins from the origins of the Cistercian’s Order by San Bernardo, it goes through the develop of this saint Order by the new foundations of the Abbeys in all Europe and particularly in Italy. The Cistercian’s architecture is characterized by the use of the square module.Repeating and putting together the module it is possible to create the living places for monks. This clear method suggested to create the new project with the same module that was already used for Chiaravalle Abbey. The new project is an oratory for the parish located near the Old Guest House and is projected with the square shape module not only in plan but also in section, it is well integrated with the ambient and creates new spaces for education and socialization. The building of the Old Guest House, usually forgotten, with its lancet arch it’s the proof of the existence of Ca’Amata where foreign and sick people founded a dear place for restore. Here without the oratory it is important to recreate that kind of function.

Il lavoro che si propone sull’Abbazia di Chiaravalle prende avvio dalla conoscenza profonda di un monumento secolare. La ricerca, partendo dalle origini dell’ordine cistercense per mano di San Bernardo, percorre le diramazioni filiari delle abbazie concentrandosi sul risvolto che tale sviluppo ebbe in territorio italiano. In particolare, quindi, ci si sofferma sull’architettura: le abbazie cistercensi hanno una peculiarità tutta loro, quella dell’organizzazione in moduli quadrati, che si ripetono e si accostano per andare a formare e organizzare i luoghi della vita del monaco. Ciò ha fornito le basi per un’idea progettuale forte: la modularità dedotta dall’Abbazia di Chiaravalle diventa una maglia regolare su cui contestualizzare il progetto del nuovo. L’oratorio progettato a servizio della parrocchia è un ambiente necessario alla vita del luogo e viene localizzato all’interno del complesso monastico nei pressi della Foresteria antica. L’oratorio è dunque basato sul modulo quadrato non solo in pianta ma anche in alzato, integrandosi nell’ambiente e fondando nuove funzionalità educative e di ritrovo. L’ambiente della Foresteria antica, manufatto spesso sottovalutato, è invece testimonianza degli usi e costumi medievali dell’abbazia: gli arconi a sesto acuto e le cornici delle aperture al primo piano tramandano l’esistenza di una Ca’ Amata da Dio, che ospitava i pellegrini e gli infermi. Tale ambiente svuotato dall’attività di oratorio pretende di essere conservato e riportato alla sua antica funzione.

L'Abbazia di Chiaravalle Milanese e la sua foresteria. Conoscere e valorizzare l'esistente, conservare la fabbrica e progettare nuovi spazi di fruizione

BELLINETTI, ANTONELLA MARIA;OLEARO, VERDIANA
2016/2017

Abstract

The work suggested for Chiaravalle Abbey starts from a deep knowledge about this centuries-old monument. The research begins from the origins of the Cistercian’s Order by San Bernardo, it goes through the develop of this saint Order by the new foundations of the Abbeys in all Europe and particularly in Italy. The Cistercian’s architecture is characterized by the use of the square module.Repeating and putting together the module it is possible to create the living places for monks. This clear method suggested to create the new project with the same module that was already used for Chiaravalle Abbey. The new project is an oratory for the parish located near the Old Guest House and is projected with the square shape module not only in plan but also in section, it is well integrated with the ambient and creates new spaces for education and socialization. The building of the Old Guest House, usually forgotten, with its lancet arch it’s the proof of the existence of Ca’Amata where foreign and sick people founded a dear place for restore. Here without the oratory it is important to recreate that kind of function.
CLERICI, GIUSEPPE
LOMBARDINI, NORA
SCHIAVI, LUIGI CARLO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-dic-2017
2016/2017
Il lavoro che si propone sull’Abbazia di Chiaravalle prende avvio dalla conoscenza profonda di un monumento secolare. La ricerca, partendo dalle origini dell’ordine cistercense per mano di San Bernardo, percorre le diramazioni filiari delle abbazie concentrandosi sul risvolto che tale sviluppo ebbe in territorio italiano. In particolare, quindi, ci si sofferma sull’architettura: le abbazie cistercensi hanno una peculiarità tutta loro, quella dell’organizzazione in moduli quadrati, che si ripetono e si accostano per andare a formare e organizzare i luoghi della vita del monaco. Ciò ha fornito le basi per un’idea progettuale forte: la modularità dedotta dall’Abbazia di Chiaravalle diventa una maglia regolare su cui contestualizzare il progetto del nuovo. L’oratorio progettato a servizio della parrocchia è un ambiente necessario alla vita del luogo e viene localizzato all’interno del complesso monastico nei pressi della Foresteria antica. L’oratorio è dunque basato sul modulo quadrato non solo in pianta ma anche in alzato, integrandosi nell’ambiente e fondando nuove funzionalità educative e di ritrovo. L’ambiente della Foresteria antica, manufatto spesso sottovalutato, è invece testimonianza degli usi e costumi medievali dell’abbazia: gli arconi a sesto acuto e le cornici delle aperture al primo piano tramandano l’esistenza di una Ca’ Amata da Dio, che ospitava i pellegrini e gli infermi. Tale ambiente svuotato dall’attività di oratorio pretende di essere conservato e riportato alla sua antica funzione.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/138671