Consolidating fragments. Intervention on the Santa Marta convent, Lisbon

The paper at hand covers the reasoning, methodology and background of the intervention project on the Santa Marta Hospital, located on the “Colina de Sant’Ana” in the historical Centre of Lisbon. The Hill of Santa Ana has always been characterised by the presence of numerous Cloisters, that until the reform of 1834 that transformed them into hospitals have been centres of the community they stood for. After their change into hospitals they gained a new life and presence in the urban fabric, that has been maintained to this day. In the past years, a new movement has started that will alter the continuity of these establishments. These fragmented facilities will have their functions transferred to a new location, the “Hospital de Lisboa Oriental” in the eastern part of the city. This, of course, has led to a series of questions about the fate of the remaining cloisters. The first answer came from the real-estate company Estamo, that presented a plan to renovate the future vacant areas. The plan includes massive demolitions of the historical buildings and their auxiliary edifices, even though they are mostly under a preservation order. Their proposal is then to erect mostly residential buildings as well as hotels, while not supplying any other type of functions that would better suit the needs of the community that surrounds it. Meanwhile, the project at hand wishes itself an alternative to the Estamo proposal concerning one of the historical convents out of the five that are being looked at, namely the Santa Marta Hospital, based on a thorough research of the existing situation as well as the activities that would better suit the area. The project consists of study and co-working spaces, conference halls, outdoor as well as indoor leisure areas and an open-air auditorium. These functions and the overall design want to re-link the vitality of the neighbourhood that surrounds the hospital nucleus to the structure itself and while piecing together the fragments to open the “fortification” that the hospital walls now mirror into a space that is of common use.

Il documento copre il ragonamento,la metodologia e il contest del Progetto di intervento nell’Ospedale Santa Marta, situate sulla Colina de Santa’Ana, nel centro storico di Lisbona. La collina di Santa’Ana è sempre stata caratterizzata dalla presenza di numerosi insediamenti conventuali, che fino alla riforma del 1834 che li trasformò in ospedali sono stati centri della comunità che rappresentavano. Dopo il loro cambiamento negli ospedali hanno acquisito una nuova vita e presenza nel tessuto urbano, che è stato mantenuto fino ad oggi. Negli ultimi anni è iniziato un nuovo movimento che cambierà la continuità di questi stabilimenti. Queste strutture frammentate avranno le loro funzioni trasferite in una nuova posizione : l 'Hospital de Lisboa Oriental, nella parte orientale della città. Questo, naturalmente, ha portato a una serie di domande sul destino di questi ospedali.. La prima risposta è arrivata dalla società immobiliare Estamo, che ha presentato un piano per rinnovare le future aree libere. Il piano include massicce demolizioni degli edifici storici e dei loro edifici ausiliari, anche se sono sotto un ordine di conservazione. La loro proposta è, quindi, quella di erigere per lo più edifici residenziali e alberghi, senza fornire alcun altro tipo di funzione che si adatti meglio alle esigenze della comunità che la circonda. Nel frattempo, il progetto a portata di mano si propone un'alternativa alla proposta di Estamo riguardante uno dei conventi storici su cinque che si stanno osservando, ovvero l'ospedale di Santa Marta, basato su una ricerca in profondita della situazione esistente e delle attività quello andrebbe meglio per l'area. Il progetto si compone di spazi di studio e di co-working, sale per conferenze, aree per il tempo libero all'aperto e al coperto e un auditorium all'aperto. Queste funzioni e il design complessivo vogliono ricollegare la vitalità del quartiere che circonda il nucleo dell'ospedale alla struttura stessa e mentre si mettono insieme i frammenti per aprire la "fortificazione" che le mura dell'ospedale ora rispecchiano in uno spazio che è comune uso.