Improving in-store shelf stacking process through a unified vision of retail planning decisions : a model and a case study on a grocery retailer in Italy

This thesis belongs to the research regarding food retail costs structure. The first outcome obtained shows that operational costs (Receiving and shelving products; Point of sales and customer service costs) represent the major portion of supply chain costs. In particular, the shelving process is the one demonstrating the widest margin of improvement. The project starts from these evidences and has two main scopes: identifying the activities that constitute the shelving process and the inefficiencies that characterize it; then, listing the possible improvements to apply. Regarding the first target, a review on the current literature has been performed and a time and motion study on a real case has been implemented. Here, the major contribution is the development of a universal cost model that describes the shelving process and the recognition of the inefficiencies generated by an incorrect management of the process. The identification of process’ issue paves the way to the discussion regarding possible improvements. Here, an experience in a Finnish company developing a software for the management of the supply chain has been carried out. This opportunity allows a debate with experts on in-store inefficiencies and the identification of solutions that can positively impact the shelving process. To conclude, the major strength point is the fact that the project joints three different perspectives on the topic of in-store shelf stacking in a grocery retailer: the actors studying the topic; the actor facing this issue and the actor trying to solve the problem. The unification of these perspectives allows to provide a complete inquest regarding the optimization of in-store shelf stacking in a case study.

Il punto di partenza della tesi riguarda l’analisi dei costi legati alla gestione della supply chain nel mondo food retailing. Un primo risultato mostra che i costi operativi (Ricezione e messa a scaffalatura della merce; Gestione dei clienti e del punto di vendita) nello store sono dominanti rispetto agli altri costi di gestione. Inoltre, si è evidenziato che il processo di messa a scaffalatura è quello con il più ampio margine di miglioramento. Il progetto di tesi si inserisce in questo contesto e ha un duplice obiettivo: in primo luogo, individuare le attività che compongono il processo di messa a scaffalatura e le inefficienze che lo caratterizzano e in secondo luogo delineare i possibili miglioramenti. Per quanto riguarda il primo obiettivo è stata svolta un’analisi approfondita della letteratura ed è stato implementato uno studio di tempi e metodi in un caso reale. Il primo contributo è stato identificare un modello generale di costo che descrive il processo di messa a scaffalatura dei prodotti. Secondariamente è stato possibile riconoscere le inefficienze dovute alla gestione non ottimale del processo. L’individuazione dei problemi relativi alla logistica in-store apre la discussione sui possibili miglioramenti da implementare. A questo proposito, è stata svolta un’esperienza in un’azienda finlandese che sviluppa un software per la gestione della supply chain. La possibilità di incontrare esperti sull’argomento in analisi e di lavorare nell’area di ricerca e sviluppo ha permesso di definire e testare metodi di miglioramento innovativi che impattano direttamente il processo di messa a scaffalatura. Concludendo, il risultato ultimo della tesi è uno studio del processo in-store in un grocery retailer sotto i punti di vista di tre diversi attori: chi studia il problema, chi ne affronta direttamente le conseguenze e infine chi cerca di risolverlo attraverso azioni pianificate. La tesi unifica queste tre prospettive offrendo una visione completa riguardo l’ottimizzazione del processo di messa a scaffalatura in un contesto reale.