La valutazione dell'implementazione dei PAES : il caso della Città Metropolitana di Milano

The “Covenant of Mayors” is a well know initiative in the field of environmental sustainability, created to involve local authorities in the implementation of the EU emission reduction target. By joining, the cities voluntarily commit to drafting a SEAP, a document in which they define their mitigation actions, and present their progress every two years in a monitoring report. Despite the high participation in the initiative, evaluating its actual impacts on the emission trend is difficult. That’s the reason why the case of the Metropolitan City of Milan was analysed in this study, in order to use its 134 Municipalities as a sample to evaluate the efficacy of the initiative. Based on the analysis completed, it was possible to confirm that the signatories have carried out a larger number of mitigation actions when compared to Municipalities outside of the Covenant. An index was developed in order to evaluate the SEAPs implementation by analysing different perspectives: instead of measuring the performances only based on the achievement of the emission reduction target, it was decided to take into consideration also the documentation completeness, the awareness raising campaigns and the overall management of the initiative. However, the results obtained by applying this index have been pretty low: the scores have been positive only as long as they were about the documentation quality or the availability of online information about the Covenant; the scores collapsed when evaluating the governance or the actual initiative performances. Even for the Municipalities that obtained the best overall scores, the emission reductions directly linked to the Covenant have been very low. Since the lack of funds and personnel revealed themselves to be some of the main issues in the SEAP implementation, a viable solution could be to use a joint approach when renewing the commitments to 2030. By taking advantage of the Municipalities partition in homogeneous areas, it would be possible to have the cities working together, sharing the burden on the economical and human resources and facilitating the achievement of better results in the future.

In Unione Europea, uno strumento molto utilizzato nel campo della sostenibilità ambientale è il Patto dei Sindaci, un’iniziativa volontaria che coinvolge le autorità locali negli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra. Aderendo al Patto, le città si impegnano a realizzare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile per definire le misure da attuare e a presentare un report di monitoraggio ogni due anni per dimostrare i propri progressi. Nonostante l’alta partecipazione all’iniziativa, è difficile valutare il suo effettivo impatto sull’andamento delle emissioni. Per questo motivo, in questo studio si è deciso di analizzare il caso della Città Metropolitana di Milano, sfruttando le esperienze dei 134 Comuni che la compongono come campione per valutare l’efficacia dell’iniziativa. Dalle analisi svolte è stato possibile concludere che i firmatari del Patto hanno effettivamente realizzato un numero maggiore di interventi di mitigazione rispetto a quanto fatto dai Comuni non aderenti all’iniziativa. Per valutare lo stato d’implementazione dei PAES è stato sviluppato un indice che permettesse di analizzarli sotto vari aspetti: invece di misurare solo le performance dettate dal raggiungimento dell’obiettivo di riduzione, si è scelto di dare valore anche alla completezza del PAES presentato, al lavoro di comunicazione e sensibilizzazione svolto verso la popolazione ed in generale alla gestione dell’iniziativa. Tuttavia, i risultati ottenuti dall’applicazione di questo indice sono stati piuttosto scarsi: i punteggi sono stati positivi solo finché relativi alla qualità della documentazione o alla presenza di informazioni online, quando si è trattato invece di valutare la gestione dell’iniziativa o le sue performance effettive sono crollati. Le riduzioni emissive direttamente attribuibili all’iniziativa sono state basse anche nel caso dei Comuni che hanno raggiunto le valutazioni migliori. Poiché la mancanza di fondi e di personale si sono rivelati essere alcuni dei problemi più gravi, come possibile soluzione al problema si propone di utilizzare un approccio congiunto per il rinnovo degli impegni al 2030, sfruttando la suddivisione delle Amministrazioni della Città Metropolitana in Zone omogenee. La stretta collaborazione tra i Comuni permetterebbe di combinare le risorse economiche ed umane, favorendo il raggiungimento di esiti migliori in futuro.