Co-kit. Progettazione di spazi per il food sharing

In a world where sharing is becoming more and more important for everyday life, where cars, bikes, couches are constantly used by different people, the idea of the co-kitchen is compelling to conceive a space of cooking collaboration, where students, families, workers can combine their culinary skills to create new dishes and boundaries. The co-kitchen is based on an app, where a user can log himself in, reserve a cooking spot and set the time he needs to cook. Other users might do the same and they will at a certain time meet in the co-kitchen in order to start the culinary adventure. Co-kit is shaped into three different spaces: a directing room (the area where the orders arrive and a director can arrange the primary/primitive ingredients in advance, but also where the cleaning part is based), a kitchen block -based on an equipped cupboard and a compact kitchen- and three types of eating-rooms (following different lifestyles and life-intensities). The space is the created starting from the direction (polygonal-shaped) by adding kitchen blocks and eating rooms depending on where the co-kit is located and on how many users it might host. This project is shaped starting from the analysis of college-population and further extended to different areas such as co-working and domestic system. Co-kit aims to become an adventure inside the culinary world, trying to find the essence of a traditional kitchen in a modern time. Kitchen experience. Culinary experience, shared experience. In a new, innovative space, designed for people and for their world.

In un mondo in cui la condivisione sta prendendo sempre più piede, dove macchine, biciclette, divani diventano un bene da avere in comune con terzi, l’idea di progettare una cucina condivisibile segue le regole della sharing economy, si configura a partire da un’app e diventa spazio dove studenti, famiglie e lavoratori possono condividere le proprie abilità culinarie per creare nuovi piatti e relazioni interpersonali. Gli spazi della Co-kit si basano su un’app, nella quale l’utente deve fare il log-in, riservare un posto e decidere un orario in cui cucinare, oltre al tipo di pasto da consumare secondo un menù prestabilito. Co-kit è composta da tre spazi differenziati fra loro: una regia (area dove vengono gestiti app e ordini e dove si trova anche lo spazio per il lavaggio), un modulo cucina (formato da un armadio attrezzato e una cucina compatta) e tre eating rooms (progettate seguendo stili ed intensità di vita moderni). Il meccanismo co-kit viene conformato a partire dal modulo regia, a cui vengono aggiunti moduli cucina e eating-rooms a seconda di utenza e sito in cui installare questa micro-architettura. Il progetto della Co-kit parte dall’analisi della popolazione giovane universitaria, ponendo particolare attenzione al caso del Politecnico di Milano, per poi poter essere estesa anche al mondo del co-working e della cucina domestica. Co-kit vuole porsi come viaggio all’interno del mondo culinario per resistere all’omologazione di luoghi, segni, linguaggi e mode, cercando di rivivere in chiave contemporanea l’essenza della cucina tradizionale internazionale. Kitchen experience dunque. Esperienza del cucinare, del condividere, del conoscere. Il tutto in un ambiente nuovo, innovativo, che si dimensiona su uomo e ambiente.