Piazzale della Pace (The square of Peace), located in the Old Town of Parma, is a wide green area whose edges are enclose by a multiform system of buildings, among which the seventeenth century Pilotta complex stands out. Its monumentality bounds the north side of the square, separating it from the Parma River. The large extent of this open place appears to be, at first sight, its main peculiarity, especially if compared to the others squares of the city. It is as if its imposingness needed an adequate mediating space between itself and the rest of city. Nevertheless, its characteristics make this area a dispersive place with significant issues of physical and social degradation. This aspect is aggravated by the conditions of historical isolation of Pilotta, while the current appearance of the square is a result of a process of subtraction, started centuries ago. We begin with a dense historical analysis of the area and its surroundings, that aims to highlight its evolution over time, up to the present day. In the second part are presented several projects, developed from the second half of the twentieth century onwards to remedy the devastation caused by the Second World War, each of which is emblematic of different cultural ideas. Among these, we can distinguish two antithetical positions, one favorable to restoration while the other inclined towards a completely green arrangement of the square. The latter, realized twenty years ago, has not solved the long-standing problems, as evidenced by the redevelopment currently in progress. As a solution, we propose an architectural intervention that, aware of the different physiognomy assumed by the area over the centuries, can qualify as an authentic part of the city, capable of restoring the centrality of the Pilotta complex.

Il Piazzale della Pace di Parma, situato nel cuore del suo centro storico, si presenta oggi come una vasta area verde delimitata ai suoi margini da multiformi cortine edilizie, fra le quali primeggia il seicentesco Palazzo della Pilotta, che stagliandosi sullo sfondo con la sua monumentale mole, ne definisce il confine verso l’omonimo Torrente che attraversa la città. La considerevole estensione di questo spazio aperto, specie se confrontata con le altre piazze cittadine, rappresenta ad un primo sguardo la sua principale peculiarità - quasi come se l’imponenza della Pilotta necessitasse di un adeguato spazio mediatore da apporre tra se e il tessuto cittadino - e definisce l’intera area come un luogo marcatamente dispersivo, votato al rapido attraversamento e vittima di degrado fisico e sociale, caratteri accentuati dalle storiche condizioni di isolamento del complesso farnesiano, mentre la sua odierna configurazione spaziale è l’esito di un lungo processo di sottrazione, operato per fasi successive. La Tesi prende quindi il via da una densa analisi storica che, dapprima estesa all’intera città di Parma fin dalle sue origini, focalizza poi la sua attenzione sull’area in esame, mettendone in risalto le profonde trasformazioni subite nel corso della storia fino ai giorni nostri. In seguito vengono presentati i numerosi progetti di sistemazione elaborati dalla seconda metà del Novecento in avanti per rimediare alle devastazioni inflitte all’area dal secondo conflitto mondiale, le cui eterogenee soluzioni proposte sono emblematiche delle diverse opinioni espresse sul destino del Piazzale nello scorrere dei decenni. Fra queste si possono distinguere due antitetiche posizioni, l’una favorevole alla riedificazione e l’altra propensa verso una totale sistemazione a verde, che tradotta in realtà vent’anni or sono, non ha però risolto gli annosi problemi, come testimonia l’attuale riqualificazione in corso. La Tesi propone dunque come soluzione un intervento architettonico che, memore delle diverse fisionomie assunte dall’area nei secoli, possa qualificarsi come un autentico brano di città in grado di restituire centralità al complesso della Pilotta.

Parma, il Piazzale della Pace e il Palazzo della Pilotta. Ricomposizione e riabilitazione del tessuto storico

ZAPPAVIGNA, LORENZO
2016/2017

Abstract

Piazzale della Pace (The square of Peace), located in the Old Town of Parma, is a wide green area whose edges are enclose by a multiform system of buildings, among which the seventeenth century Pilotta complex stands out. Its monumentality bounds the north side of the square, separating it from the Parma River. The large extent of this open place appears to be, at first sight, its main peculiarity, especially if compared to the others squares of the city. It is as if its imposingness needed an adequate mediating space between itself and the rest of city. Nevertheless, its characteristics make this area a dispersive place with significant issues of physical and social degradation. This aspect is aggravated by the conditions of historical isolation of Pilotta, while the current appearance of the square is a result of a process of subtraction, started centuries ago. We begin with a dense historical analysis of the area and its surroundings, that aims to highlight its evolution over time, up to the present day. In the second part are presented several projects, developed from the second half of the twentieth century onwards to remedy the devastation caused by the Second World War, each of which is emblematic of different cultural ideas. Among these, we can distinguish two antithetical positions, one favorable to restoration while the other inclined towards a completely green arrangement of the square. The latter, realized twenty years ago, has not solved the long-standing problems, as evidenced by the redevelopment currently in progress. As a solution, we propose an architectural intervention that, aware of the different physiognomy assumed by the area over the centuries, can qualify as an authentic part of the city, capable of restoring the centrality of the Pilotta complex.
BALDI CANTÙ, VALENTINA
GHIRARDINI, SARA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
Il Piazzale della Pace di Parma, situato nel cuore del suo centro storico, si presenta oggi come una vasta area verde delimitata ai suoi margini da multiformi cortine edilizie, fra le quali primeggia il seicentesco Palazzo della Pilotta, che stagliandosi sullo sfondo con la sua monumentale mole, ne definisce il confine verso l’omonimo Torrente che attraversa la città. La considerevole estensione di questo spazio aperto, specie se confrontata con le altre piazze cittadine, rappresenta ad un primo sguardo la sua principale peculiarità - quasi come se l’imponenza della Pilotta necessitasse di un adeguato spazio mediatore da apporre tra se e il tessuto cittadino - e definisce l’intera area come un luogo marcatamente dispersivo, votato al rapido attraversamento e vittima di degrado fisico e sociale, caratteri accentuati dalle storiche condizioni di isolamento del complesso farnesiano, mentre la sua odierna configurazione spaziale è l’esito di un lungo processo di sottrazione, operato per fasi successive. La Tesi prende quindi il via da una densa analisi storica che, dapprima estesa all’intera città di Parma fin dalle sue origini, focalizza poi la sua attenzione sull’area in esame, mettendone in risalto le profonde trasformazioni subite nel corso della storia fino ai giorni nostri. In seguito vengono presentati i numerosi progetti di sistemazione elaborati dalla seconda metà del Novecento in avanti per rimediare alle devastazioni inflitte all’area dal secondo conflitto mondiale, le cui eterogenee soluzioni proposte sono emblematiche delle diverse opinioni espresse sul destino del Piazzale nello scorrere dei decenni. Fra queste si possono distinguere due antitetiche posizioni, l’una favorevole alla riedificazione e l’altra propensa verso una totale sistemazione a verde, che tradotta in realtà vent’anni or sono, non ha però risolto gli annosi problemi, come testimonia l’attuale riqualificazione in corso. La Tesi propone dunque come soluzione un intervento architettonico che, memore delle diverse fisionomie assunte dall’area nei secoli, possa qualificarsi come un autentico brano di città in grado di restituire centralità al complesso della Pilotta.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140615