Counterparts. A proposal for the extension of Asplund Stockholm library

The aim of Counterparts is to address the issue of building with the existent and, more specifically, of proposing a new project for the extension of the Asplund Stockholm Civic Library. This choice is supported from a particular interest that this thematic can find in a modern city like Stockholm, where the consolidated urban tissue is going through a period of changes and developments. Counterparts is indeed a metaphor by which establishing a relation between a historical building and a new one. The starting point is the brief announced by the Major of the city in 2006 for the New Stockholm City Library to be placed in the area next to Observatoriekullen. The competition represents a still current and concrete necessity to extend the old library. Starting from this unequivocal urgency, the research focuses on the analysis of the city morphology and its open spaces in relation with public buildings and the close readings of Asplund Library and other crucial central plan libraries throughout the history of architecture. These considerations are the bases of the project which aims to establish a dialogue with the existing Library, a meaningful and important presence in the city. The new building reinterprets the formal invariant of the central plan, which connects it to the traditional libraries, and gives a new dimension to the Asplund building through the contraposition of its counterpart.

L’obiettivo della tesi Counterparts è quello di indirizzare la tematica del costruire con l’esistente e, più nello specifico, di proporre un nuovo progetto per l’estensione della Biblioteca Civica di Stoccolma realizzata da Erik Gunnar Asplund. La scelta è supportata dal particolare interesse che questa tematica può suscitare all’interno di un ambito urbano moderno come quello di Stoccolma, dove il tessuto urbano consolidato sta attraversando un periodo di cambiamenti e sviluppi. Counterparts è dunque una metafora attraverso cui si vuole instaurare una relazione tra un edificio storico esistente e uno nuovo. Il punto di partenza è il bando ufficiale risalente al 2006 per la Nuova Biblioteca Civica di Stoccolma, da collocarsi nel lotto vicino l’Observatoriekullen. Il concorso rappresenta una necessità ancora attuale e concreta al fine di ampliare la vecchia biblioteca. Partendo da questa inequivocabile necessità, la ricerca si focalizza sull’analisi della morfologia urbana e dei suoi spazi aperti in relazione agli edifici pubblici e sulla rilettura della biblioteca di Asplund e di altre importanti biblioteche a pianta centrale all’interno della storia dell’architettura. Queste sono le considerazioni alla base del progetto attraverso cui si vuole stabilire un dialogo con la biblioteca esistente, una presenta significativa e importante all’interno della città. Il nuovo edificio reinterpreta l’invariante formale della pianta centrale, riprendendo le biblioteche tradizionali, e da una nuova dimensione all' edificio di Asplund attraverso la contrapposizione del suo equivalente.