Aree archeologiche e progetto di architettura : Pompei la Casa del Fauno VI 12, 1-8

The House of Faun occupies the entire insula 12 of the regio VI, and is one of the largest houses found inside the ancient city of Pompeii. Its construction dates back to the III century BC, with a second construction phase attributable to the II century BC. where he took the definitive architectural and decorative framework. The typology is that of the Pompeian atrium house, supplemented by some typical aspects of Hellenistic architecture such as the introduction of the double atrium, the double peristyle and a modular grid that marks the architectural structure. By overlaying this lattice to the house plan, we observe how it can be broken down into coherent geometric units, and can be divided into two parts by an axis passing through the center of the rooms to the right of the tuscanic atrium. The thesis project develops analyzing the two paths, museum and domestic, respectively belonging to the tuscanic and tetrastyle atrium, originally planned in the House of Faun, aimed at welcoming guests of the patronus and show them the wealth and power of the family that he resided there; the itinerary developed between environments richly decorated with mosaics and plaster. Through four design stages, the reconnection of these environments is set by means of perspective views that are today confused or totally lost. The itinerary ends with the link between the routes, in correspondence with the original fusion between the two flows, the second peristyle. The materials used act as a guiding thread that guides visitors along the museum area, even though the guideline for the decorations and perspectives of the period has been lost; in the first peristyle you have the opportunity to access the private path and through the staircase admire the view enjoyed from the banquet halls to the top floor of the exedra.

Abstract La Casa del Fauno occupa l’intera insula 12 della Regio VI, ed è una delle più estese abitazioni rinvenute all’interno dell’antica città di Pompei. La sua costruzione risale al III secolo a.C., con una seconda fase costruttiva riconducibile al II secolo a.C. dove assunse l’impianto architettonico e decorativo definitivo. La tipologia è quella della casa pompeiana ad atrio, integrata da alcuni aspetti tipici dell’architettura ellenistica come l’introduzione del doppio atrio, del doppio peristilio e di una griglia modulare che ne scandisce l’impianto architettonico. Sovrapponendo questo reticolo alla pianta della casa, si osserva come essa sia scomponibile in unità geometriche coerenti, e divisibile in due parti attraverso un asse passante per il centro degli ambienti a destra dell’atrio tuscanico. Il progetto di tesi si sviluppa analizzando i due percorsi, museale e domestico, rispettivamente appartenenti all’atrio tuscanico e a quello tetrastilo, previsti originariamente nella Casa del Fauno, volti ad accogliere gli ospiti del patronus e mostrare loro la ricchezza e la potenza della famiglia che vi risiedeva; l’itinerario si sviluppava tra agli ambienti riccamente decorati con mosaici e intonaci. Attraverso quattro tappe progettuali, ci si pone come obiettivo il ricollegamento di questi ambienti tramite viste prospettiche ad oggi confuse o totalmente perdute. L’itinerario termina con l’anello di congiunzione tra i percorsi, in corrispondenza dell’originaria fusione tra i due flussi, il secondo peristilio. I materiali utilizzati operano da filo conduttore che guida i visitatori lungo l’area museale, pur essendosi ormai persa la linea guida delle decorazioni e delle prospettive dell’epoca; nel primo peristilio si ha la possibilità di accedere al percorso privato e attraverso la scala ammirare la vista di cui si godeva dalle sale da banchetto al piano superiore dell’esedra.