The thesis works on a project in the Forum’s Granaries area in the ancient city of Pompeii, one of the most important archaeological sites in the world. Designing in an archaeological context means working in direct contact with history, with architectures that have a great memory value. Ruins belong neither to life nor to death: they are in a “middle earth”, a no place, where memories, hopes, disappointments and promises are gathered, all of which the ruin is both an icon and a metaphor. For the architectural composition the relationship with the ancient implies a reconsideration of itself. The project is configured as that operation able to create a contact between ancient and modern. Thinking about the area as a museum-deposit falls within the broader perspective of redevelopment of the entire surrounding area that today is one of the most visited of the entire archaeological site because it was the ancient city of Pompeii’s center life and because of the proximity to the only service area and to the excavation management office. Inside the Granaries a vast amount of finds of various kinds is crammed, it was recovered during the several archaeological excavation campaigns. For its protection, currently access is not allowed to visitors who are forced to observe the findings through railings. In order to respond to the need of making the area usable, we designed a gallery of finds, made up of a very light steel modular structure. The gallery’s accesses are from the Forum, in the now closed area of deposits, and from Soprastanti’s Alley. A further objective of the project is to suggest a new archaeological walk that, along Gigante’s Alley, leadsto discover a numerous of new domus of high beauty, some just restored and others in restoration like the Domus of the Sailor, the Domus Umbricius Scaurus, the Domus of the Veteran Giuliano with its aviary, of which we propose the reconstruction, and the Domus of Giulio Primogenio. These domus, usually not considered during the tours, offer different structures from those located in other areas of Pompeii and the possibility to see the Gulf of Naples.

La tesi propone un progetto per l’area dei Granai del Foro dell’antica città di Pompei, uno dei più importanti siti archeologici al mondo. Progettare in ambito archeologico significa operare a diretto contatto con la storia, in architetture che possiedono un grande valore di memoria. Le rovine non appartengono né alla vita né alla morte: si trovano in una “terra di mezzo”, un non-luogo, dove si radunano ricordi, speranze, delusioni e promesse, tutto ciò di cui la rovina è al contempo icona e metafora.
 Per la composizione architettonica il rapporto con l’antico implica una riconsiderazione dello stesso. Il progetto si configura come quell’operazione in grado di creare un contatto tra antico e moderno. Pensare la zona come museo-deposito rientra nell’ottica più ampia di riqualificazione dell’intera area circostante che oggi rappresenta uno dei punti maggiormente visitati di tutto il sito archeologico in quanto centro della vita dell’antica città di Pompei e per la vicinanza con l’unica area di servizio e con l’ufficio della direzione scavi. All’interno dei Granai è stipata una vasta mole di reperti di varia natura, recuperata durante le varie campagne di scavo archeologico. Per la sua protezione, attualmente l’accesso non è consentito ai visitatori che sono costretti a dover osservare i reperti tramite cancellate. Per rispondere alla necessità di rendere fruibile l’area è stata progettata una galleria di reperti formata da una struttura modulare in acciaio molto leggera. Alla galleria si accede dal Foro, dall’area oggi chiusa dei depositi, e dal Vicolo dei Soprastanti. Un ulteriore obiettivo che si pone il progetto è quello di proporre una nuova passeggiata archeologica che, percorrendo il Vicolo del Gigante, conduce a scoprire numerose nuove domus di elevata bellezza, alcune appena restaurate e altre in fase di restauro come la Domus del Marinaio, la Domus di Umbricius Scaurus, la Domus del Veterano Giuliano con la sua voliera, di cui proponiamo la ricostruzione, e la Domus di Giulio Primogenio. Queste domus, solitamente non considerate durante i tour, offrono strutture diverse da quelle site in altre zone di Pompei e la possibilità di scorgere il Golfo di Napoli.

Aree archeologiche e progetto di architettura : Pompei i Granai del Foro VII 7, 29-30

ORNAGHI, VALENTINA;BALZAROTTI, MELISSA
2016/2017

Abstract

The thesis works on a project in the Forum’s Granaries area in the ancient city of Pompeii, one of the most important archaeological sites in the world. Designing in an archaeological context means working in direct contact with history, with architectures that have a great memory value. Ruins belong neither to life nor to death: they are in a “middle earth”, a no place, where memories, hopes, disappointments and promises are gathered, all of which the ruin is both an icon and a metaphor. For the architectural composition the relationship with the ancient implies a reconsideration of itself. The project is configured as that operation able to create a contact between ancient and modern. Thinking about the area as a museum-deposit falls within the broader perspective of redevelopment of the entire surrounding area that today is one of the most visited of the entire archaeological site because it was the ancient city of Pompeii’s center life and because of the proximity to the only service area and to the excavation management office. Inside the Granaries a vast amount of finds of various kinds is crammed, it was recovered during the several archaeological excavation campaigns. For its protection, currently access is not allowed to visitors who are forced to observe the findings through railings. In order to respond to the need of making the area usable, we designed a gallery of finds, made up of a very light steel modular structure. The gallery’s accesses are from the Forum, in the now closed area of deposits, and from Soprastanti’s Alley. A further objective of the project is to suggest a new archaeological walk that, along Gigante’s Alley, leadsto discover a numerous of new domus of high beauty, some just restored and others in restoration like the Domus of the Sailor, the Domus Umbricius Scaurus, the Domus of the Veteran Giuliano with its aviary, of which we propose the reconstruction, and the Domus of Giulio Primogenio. These domus, usually not considered during the tours, offer different structures from those located in other areas of Pompeii and the possibility to see the Gulf of Naples.
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
PETRINI, LORENZA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
La tesi propone un progetto per l’area dei Granai del Foro dell’antica città di Pompei, uno dei più importanti siti archeologici al mondo. Progettare in ambito archeologico significa operare a diretto contatto con la storia, in architetture che possiedono un grande valore di memoria. Le rovine non appartengono né alla vita né alla morte: si trovano in una “terra di mezzo”, un non-luogo, dove si radunano ricordi, speranze, delusioni e promesse, tutto ciò di cui la rovina è al contempo icona e metafora.
 Per la composizione architettonica il rapporto con l’antico implica una riconsiderazione dello stesso. Il progetto si configura come quell’operazione in grado di creare un contatto tra antico e moderno. Pensare la zona come museo-deposito rientra nell’ottica più ampia di riqualificazione dell’intera area circostante che oggi rappresenta uno dei punti maggiormente visitati di tutto il sito archeologico in quanto centro della vita dell’antica città di Pompei e per la vicinanza con l’unica area di servizio e con l’ufficio della direzione scavi. All’interno dei Granai è stipata una vasta mole di reperti di varia natura, recuperata durante le varie campagne di scavo archeologico. Per la sua protezione, attualmente l’accesso non è consentito ai visitatori che sono costretti a dover osservare i reperti tramite cancellate. Per rispondere alla necessità di rendere fruibile l’area è stata progettata una galleria di reperti formata da una struttura modulare in acciaio molto leggera. Alla galleria si accede dal Foro, dall’area oggi chiusa dei depositi, e dal Vicolo dei Soprastanti. Un ulteriore obiettivo che si pone il progetto è quello di proporre una nuova passeggiata archeologica che, percorrendo il Vicolo del Gigante, conduce a scoprire numerose nuove domus di elevata bellezza, alcune appena restaurate e altre in fase di restauro come la Domus del Marinaio, la Domus di Umbricius Scaurus, la Domus del Veterano Giuliano con la sua voliera, di cui proponiamo la ricostruzione, e la Domus di Giulio Primogenio. Queste domus, solitamente non considerate durante i tour, offrono strutture diverse da quelle site in altre zone di Pompei e la possibilità di scorgere il Golfo di Napoli.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140669