Starting from the call for bid made by the Trento province on the design of the new location of the secondary school “B. Malfatti” located in Mori, the aim of this dissertation project is to critically tackle the redevelopment of the existent scholastic estate, starting from the actual requests that such a virtuous province has presented in the bid. Two main points describing the current situation of the national scholastic heritage and providing food for thought for a current and necessary research clearly emerge from the preliminary documentation: • Energy efficiency • Didactics redevelopment We chose to individually tackle these two points always keeping in mind the research question: HOW CAN THE SPACE BE EDUCATOR? Functioning as a public space, as a didactical space, as a privileged space where culture is shared, the school building should comprehend, integrate and summarize all the educational, environmental, social and cultural drives affecting it. The structure of the research starts from the specific requests of the bid and it articulates its reasoning tackling the topic of the public building as a model of environmental and social sustainability and the topic of the school space as an educational space, integrating the new didactic guidelines, in between architecture and pedagogy. The objective, also through the analysis of case studies, is to find a summary, a combination of good practices for the planning of a building that educates, to be applied to the project. The project deals with the actual case of the secondary school “B. Malfatti” located in Mori, that is tackled trying to integrate all the incentives coming from the research and testing the use of the environmental protocol LEED as an instrument of control and check of the project.

Partendo dalle indicazioni del bando di concorso della provincia autonoma di Trento sulla progettazione della nuova sede della scuola secondaria di 1°grado “B.Malfatti” a Mori. Il nostro progetto di tesi vuole affrontare criticamente il tema della riqualificazione del patrimonio scolastico esistente partendo dalle richieste concrete che, una provincia particolarmente virtuosa, presenta nell’indire un concorso. ( B.Weyland, S.Attyia). Dalla lettura del Documento Preliminare di Progetto emergono subito chiare due questioni, che descrivono la situazione del patrimonio scolastico nazionale esistente e che sono spunti di riflessione per una ricerca necessaria ed attuale: Riqualificazione energetica Riqualificazione didattico/funzionale Abbiamo, quindi, deciso di affrontare separatamente queste due indicazioni progettuali tenendo sempre presente la domanda di base: COME PUO’ LO SPAZIO ESSERE EDUCATORE? Come spazio pubblico, come spazio didattico, come luogo privilegiato della condivisione della cultura l’edificio scuola deve essere capace di comprendere , integrare, sintetizzare tutte le spinte educative, ambientali, sociali e culturali che lo interessano. La ricerca ha quindi una struttura che parte dalle richieste specifiche di concorso e articola il ragionamento affrontando il tema dell’edificio pubblico come modello di sostenibilità ambientale e sociale e dello spazio della scuola come spazio educante, inglobando le nuove linee guida didattiche, tra l’architettura e la pedagogia. L’obiettivo, anche attraverso l’analisi dei casi studio, è quello di trovare degli elementi di sintesi, un insieme buone pratiche per la progettazione di un edificio che educa, da applicare al progetto. Il progetto si occupa del caso concreto della scuola secondaria di primo grado “B. Malfatti” a Mori, affrontato cercando di integrare tutte le spinte provenienti dal lavoro di ricerca e sperimentando l’utilizzo del protocollo ambientale LEED come strumento di controllo e verifica del progetto.

Lo spazio che educa : progetto di riqualificazione della scuola secondaria di primo grado B. Malfatti a Mori

MAGRINI, RACHELE;MANTEGAZZA, MARCO
2016/2017

Abstract

Starting from the call for bid made by the Trento province on the design of the new location of the secondary school “B. Malfatti” located in Mori, the aim of this dissertation project is to critically tackle the redevelopment of the existent scholastic estate, starting from the actual requests that such a virtuous province has presented in the bid. Two main points describing the current situation of the national scholastic heritage and providing food for thought for a current and necessary research clearly emerge from the preliminary documentation: • Energy efficiency • Didactics redevelopment We chose to individually tackle these two points always keeping in mind the research question: HOW CAN THE SPACE BE EDUCATOR? Functioning as a public space, as a didactical space, as a privileged space where culture is shared, the school building should comprehend, integrate and summarize all the educational, environmental, social and cultural drives affecting it. The structure of the research starts from the specific requests of the bid and it articulates its reasoning tackling the topic of the public building as a model of environmental and social sustainability and the topic of the school space as an educational space, integrating the new didactic guidelines, in between architecture and pedagogy. The objective, also through the analysis of case studies, is to find a summary, a combination of good practices for the planning of a building that educates, to be applied to the project. The project deals with the actual case of the secondary school “B. Malfatti” located in Mori, that is tackled trying to integrate all the incentives coming from the research and testing the use of the environmental protocol LEED as an instrument of control and check of the project.
BELLONE, ROBERTO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
Partendo dalle indicazioni del bando di concorso della provincia autonoma di Trento sulla progettazione della nuova sede della scuola secondaria di 1°grado “B.Malfatti” a Mori. Il nostro progetto di tesi vuole affrontare criticamente il tema della riqualificazione del patrimonio scolastico esistente partendo dalle richieste concrete che, una provincia particolarmente virtuosa, presenta nell’indire un concorso. ( B.Weyland, S.Attyia). Dalla lettura del Documento Preliminare di Progetto emergono subito chiare due questioni, che descrivono la situazione del patrimonio scolastico nazionale esistente e che sono spunti di riflessione per una ricerca necessaria ed attuale: Riqualificazione energetica Riqualificazione didattico/funzionale Abbiamo, quindi, deciso di affrontare separatamente queste due indicazioni progettuali tenendo sempre presente la domanda di base: COME PUO’ LO SPAZIO ESSERE EDUCATORE? Come spazio pubblico, come spazio didattico, come luogo privilegiato della condivisione della cultura l’edificio scuola deve essere capace di comprendere , integrare, sintetizzare tutte le spinte educative, ambientali, sociali e culturali che lo interessano. La ricerca ha quindi una struttura che parte dalle richieste specifiche di concorso e articola il ragionamento affrontando il tema dell’edificio pubblico come modello di sostenibilità ambientale e sociale e dello spazio della scuola come spazio educante, inglobando le nuove linee guida didattiche, tra l’architettura e la pedagogia. L’obiettivo, anche attraverso l’analisi dei casi studio, è quello di trovare degli elementi di sintesi, un insieme buone pratiche per la progettazione di un edificio che educa, da applicare al progetto. Il progetto si occupa del caso concreto della scuola secondaria di primo grado “B. Malfatti” a Mori, affrontato cercando di integrare tutte le spinte provenienti dal lavoro di ricerca e sperimentando l’utilizzo del protocollo ambientale LEED come strumento di controllo e verifica del progetto.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140679