Today's society adopts a linear economic model "take-make-dispose", based on the exploitation of natural resources and aimed at maximizing profits through the reduction of production costs. However, the serious environmental problems that increasingly threaten our planet show how the traditional methods used so far are no longer effective and the need to find alternative solutions to the production and accumulation of waste is increasingly urgent. One of the solutions recognized by many researchers as the most valuable is the adoption of consumption models based on the principles of Circular Economy. Circular economy is an economic system designed to reuse materials in subsequent production cycles, eliminating waste. In recent years, the fashion industry has been the object of strong criticism both for the negative impact on the environment deriving from its supply chain, and for the social and ethical issues related to it. The textile industry is a colossal industry, fragmented and inefficient in terms of resources, and just like other industries it needs to renew itself to meet the new sustainability standards required in the future. This thesis has the primary purpose of investigating how the model of Circular Economy can be implemented in order to become common practice and not only a top-down process that considers the consumer as a passive actor. Therefore it is proposed a service design approach that aims to include the consumer in the debate towards a sustainable fashion future through the collaboration and the interconnection between the various actors of the network. In order to enrich the proposed model and give practical application, an output has been proposed, Loop, a collection service for textile materials that aims to place the consumer at the center of the process. The proposal considers waste as a fundamental design resource and combines elements of the Circular Economy, in particular the R-strategies (repair, reuse, refurbish, remanufacture and recycle) with social innovation processes. The development of prototypes and the application of some Service Design tools allowed me to evaluate some aspects of the project and highlight how the issue of textile waste is of current and growing interest. Finally, some conclusions were deduced and possible future steps and design indications were identified. Among these, the ability to adapt and scale the same model to other types of solid waste, and the need to strengthen its credibility, through the creation of a solid and reliable network.

La società odierna adotta un modello economico lineare “take-make-dispose”, basato sullo sfruttamento delle risorse naturali e orientato alla massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione. Tuttavia, i gravi problemi ambientali che minacciano sempre più il nostro pianeta testimoniano come i metodi tradizionali finora utilizzati non siano più efficaci e la necessità di trovare soluzioni alternative alla produzione e all’accumulo di rifiuti sia sempre più impellente. Una delle soluzioni che in molti considerano come la più valida, riguarda l’adozione di modelli di consumo basati sui principi dell’Economia Circolare. L’economia circolare è un sistema economico progettato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, eliminando gli sprechi. Negli ultimi anni, l’industria della moda è stata oggetto di forti critiche sia per l’impatto negativo sull’ambiente derivante dal ciclo di produzione, sia per le questioni sociali ed etiche ad esso legate. Il settore tessile è un'industria colossale, frammentata e inefficiente in termini di risorse, e proprio come le altre industrie ha bisogno di rinnovarsi per soddisfare i nuovi standard di sostenibilità richiesti nel futuro. Questa tesi ha lo scopo primario di indagare come il modello di Economia Circolare possa essere implementato affinché riesca a diventare pratica comune e non solo un processo Top-down che considera il consumatore come attore passivo. Si propone quindi un approccio strategico che ha come obiettivo primario quello di includere il consumatore nel dibattito verso un futuro della moda sostenibile attraverso la collaborazione e la connessione con i vari attori del network. Per arricchire il modello proposto e darne applicazione pratica è stato proposto un output, Loop, un servizio di raccolta di materiali tessili che ha lo scopo di porre al centro del processo proprio il consumatore. La proposta considera la materia di scarto una risorsa progettuale fondamentale e combina elementi dell’Economia circolare, in particolare le R-strategies (repair, reuse, refurbish, remanufacture e recycle) con processi di innovazione sociale. Lo sviluppo di prototipi e l’applicazione di strumenti propri del Service Design mi hanno permesso di valutare alcuni aspetti della proposta progettuale e hanno messo in evidenza come la tematica dei rifiuti tessili sia di attuale e crescente interesse. Infine, sono state dedotte alcune conclusioni e identificati possibili futuri step e indicazioni progettuali. Tra questi, la possibilità di adattare e scalare lo stesso modello ad altri tipi di rifiuti solidi, e il bisogno di rafforzarne la credibilità, attraverso la creazione di un solido e affidabile network.

Loop. Defining a system design approach to foster a circular and sustainable fashion culture

GALLIGANI, ERIKA
2016/2017

Abstract

Today's society adopts a linear economic model "take-make-dispose", based on the exploitation of natural resources and aimed at maximizing profits through the reduction of production costs. However, the serious environmental problems that increasingly threaten our planet show how the traditional methods used so far are no longer effective and the need to find alternative solutions to the production and accumulation of waste is increasingly urgent. One of the solutions recognized by many researchers as the most valuable is the adoption of consumption models based on the principles of Circular Economy. Circular economy is an economic system designed to reuse materials in subsequent production cycles, eliminating waste. In recent years, the fashion industry has been the object of strong criticism both for the negative impact on the environment deriving from its supply chain, and for the social and ethical issues related to it. The textile industry is a colossal industry, fragmented and inefficient in terms of resources, and just like other industries it needs to renew itself to meet the new sustainability standards required in the future. This thesis has the primary purpose of investigating how the model of Circular Economy can be implemented in order to become common practice and not only a top-down process that considers the consumer as a passive actor. Therefore it is proposed a service design approach that aims to include the consumer in the debate towards a sustainable fashion future through the collaboration and the interconnection between the various actors of the network. In order to enrich the proposed model and give practical application, an output has been proposed, Loop, a collection service for textile materials that aims to place the consumer at the center of the process. The proposal considers waste as a fundamental design resource and combines elements of the Circular Economy, in particular the R-strategies (repair, reuse, refurbish, remanufacture and recycle) with social innovation processes. The development of prototypes and the application of some Service Design tools allowed me to evaluate some aspects of the project and highlight how the issue of textile waste is of current and growing interest. Finally, some conclusions were deduced and possible future steps and design indications were identified. Among these, the ability to adapt and scale the same model to other types of solid waste, and the need to strengthen its credibility, through the creation of a solid and reliable network.
COLOMBI, CHIARA
ARC III - Scuola del Design
20-apr-2018
2016/2017
La società odierna adotta un modello economico lineare “take-make-dispose”, basato sullo sfruttamento delle risorse naturali e orientato alla massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione. Tuttavia, i gravi problemi ambientali che minacciano sempre più il nostro pianeta testimoniano come i metodi tradizionali finora utilizzati non siano più efficaci e la necessità di trovare soluzioni alternative alla produzione e all’accumulo di rifiuti sia sempre più impellente. Una delle soluzioni che in molti considerano come la più valida, riguarda l’adozione di modelli di consumo basati sui principi dell’Economia Circolare. L’economia circolare è un sistema economico progettato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, eliminando gli sprechi. Negli ultimi anni, l’industria della moda è stata oggetto di forti critiche sia per l’impatto negativo sull’ambiente derivante dal ciclo di produzione, sia per le questioni sociali ed etiche ad esso legate. Il settore tessile è un'industria colossale, frammentata e inefficiente in termini di risorse, e proprio come le altre industrie ha bisogno di rinnovarsi per soddisfare i nuovi standard di sostenibilità richiesti nel futuro. Questa tesi ha lo scopo primario di indagare come il modello di Economia Circolare possa essere implementato affinché riesca a diventare pratica comune e non solo un processo Top-down che considera il consumatore come attore passivo. Si propone quindi un approccio strategico che ha come obiettivo primario quello di includere il consumatore nel dibattito verso un futuro della moda sostenibile attraverso la collaborazione e la connessione con i vari attori del network. Per arricchire il modello proposto e darne applicazione pratica è stato proposto un output, Loop, un servizio di raccolta di materiali tessili che ha lo scopo di porre al centro del processo proprio il consumatore. La proposta considera la materia di scarto una risorsa progettuale fondamentale e combina elementi dell’Economia circolare, in particolare le R-strategies (repair, reuse, refurbish, remanufacture e recycle) con processi di innovazione sociale. Lo sviluppo di prototipi e l’applicazione di strumenti propri del Service Design mi hanno permesso di valutare alcuni aspetti della proposta progettuale e hanno messo in evidenza come la tematica dei rifiuti tessili sia di attuale e crescente interesse. Infine, sono state dedotte alcune conclusioni e identificati possibili futuri step e indicazioni progettuali. Tra questi, la possibilità di adattare e scalare lo stesso modello ad altri tipi di rifiuti solidi, e il bisogno di rafforzarne la credibilità, attraverso la creazione di un solido e affidabile network.
Tesi di laurea Magistrale
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