The thesis examines the opportunities of the contribution of design in the process of policymaking with a focus on policies for social innovation in cities. Nowadays the most crucial and significant socio technical problems for society involve a complex system of stakeholders with different interests (Don Norman 2014). These complex problems, “where the facts are most obscure, where precedences are lacking, where novelty and confusion pervade everything”, are the problems that must be considered public problems (John Dewey, 1927). As Jesper Christiansen (2012) states ‘In order to respond effectively to a changing context of complexity and uncertainty, governments and other public service organizations need to consider innovating the processes and practices of public policy itself.’ In this uncertain context many scholars (Mulgan,2006; Murray et al. 2010, Bekkers et al., 2013; Manzini, 2015) suggested Social Innovation as an answer to innovate while responding to the social need of the society. Moreover, in the last decades, design evolved from traditional, product-oriented design processes to a process for designing solutions to complex and often intractable social, environmental, and even political problems (Manzini 2015), called by Buchanan (1992) wicked problems. The focus of the project of design changed from “object” to “way of thinking and in doing this transformation has assumed more human-centered approach (Brown 2009) This thesis explore how policies support the social innovation in the context of a city and how design can facilitate with its approach, methods, tools and skills. It then examines the opportunity of a human-centered process of formulation of policy. The author contributed to the project Includi.Mi , which aims to improve public-private partnership for the development of policies for social innovation. The experience constituted an empirical evidence of the thematic studied through the research.

La tesi esamina le opportunità di un contributo del design nel processo di policy making con un focus sulle politiche di innovazione sociale nelle città. Attualmente i problemi socio tecnici più significativi per la società comprendono sistemi complessi di stakeholders con diversi interessi (Don Norman, 2014). Questi problemi complessi, “dove i fatti sono più oscuri, dove mancano precedenti, dove la novità e la confusione pervadono tutto”, sono i problemi che devono essere considerati problemi pubblici (John Dewey, 1927). Come Jesper Christiansen (2012) dichiara “per rispondere efficacemente ad un contesto di cambiamento complesso e incerto, i governi e altri organizzazioni di servizi pubblici hanno bisogno di considerare l’innovazione dei processi e delle pratiche delle politiche pubbliche stesse”. In questo contesto incerto molti studiosi (Mulgan,2006; Murray et al. 2010, Bekkers et al., 2013; Manzini, 2015) hanno suggerito l’innovazione sociale come risposta capace di innovare ed allo stesso tempo rispondere ai bisogni sociali della città. Inoltre, negli ultimi decenni, il design è evoluto da un, tradizionale, processo orientato al prodotto ad un processo per progettare soluzioni a problemi complessi e spesso socialmente intricati, ambientali, e per fino politici (Manzini 2015), chiamati da Buchanan (1992) “wicked problems”. L’attenzione del progetto è cambiata da l’oggetto ad una maniera di pensare e nel fare questa trasformazione ha assunto un approccio più human-centered (Brown 2009) La tesi esplora come le politiche supportano l’innovazione sociale nel contesto cittadino e come il design può facilitare con i suoi approcci, metodi, strumenti e abilità. Successivamente esamina l’opportunità di una formulazione delle politiche più human-centered. L’autore ha contribuito al progetto Includi.Mi , che mira a migliorare la partnership pubblico-privato per lo sviluppo di politiche per innovazione sociale. L’esperienza ha costituito un evidenza empirica della tematica studiata lungo tutta la ricerca.

Design and policies for social innovation in cities. How design can make more human-centred policy to support social enterprise

TAVERNA, ANDREA
2016/2017

Abstract

The thesis examines the opportunities of the contribution of design in the process of policymaking with a focus on policies for social innovation in cities. Nowadays the most crucial and significant socio technical problems for society involve a complex system of stakeholders with different interests (Don Norman 2014). These complex problems, “where the facts are most obscure, where precedences are lacking, where novelty and confusion pervade everything”, are the problems that must be considered public problems (John Dewey, 1927). As Jesper Christiansen (2012) states ‘In order to respond effectively to a changing context of complexity and uncertainty, governments and other public service organizations need to consider innovating the processes and practices of public policy itself.’ In this uncertain context many scholars (Mulgan,2006; Murray et al. 2010, Bekkers et al., 2013; Manzini, 2015) suggested Social Innovation as an answer to innovate while responding to the social need of the society. Moreover, in the last decades, design evolved from traditional, product-oriented design processes to a process for designing solutions to complex and often intractable social, environmental, and even political problems (Manzini 2015), called by Buchanan (1992) wicked problems. The focus of the project of design changed from “object” to “way of thinking and in doing this transformation has assumed more human-centered approach (Brown 2009) This thesis explore how policies support the social innovation in the context of a city and how design can facilitate with its approach, methods, tools and skills. It then examines the opportunity of a human-centered process of formulation of policy. The author contributed to the project Includi.Mi , which aims to improve public-private partnership for the development of policies for social innovation. The experience constituted an empirical evidence of the thematic studied through the research.
BARBERO, SILVIA
ARC III - Scuola del Design
20-apr-2018
2016/2017
La tesi esamina le opportunità di un contributo del design nel processo di policy making con un focus sulle politiche di innovazione sociale nelle città. Attualmente i problemi socio tecnici più significativi per la società comprendono sistemi complessi di stakeholders con diversi interessi (Don Norman, 2014). Questi problemi complessi, “dove i fatti sono più oscuri, dove mancano precedenti, dove la novità e la confusione pervadono tutto”, sono i problemi che devono essere considerati problemi pubblici (John Dewey, 1927). Come Jesper Christiansen (2012) dichiara “per rispondere efficacemente ad un contesto di cambiamento complesso e incerto, i governi e altri organizzazioni di servizi pubblici hanno bisogno di considerare l’innovazione dei processi e delle pratiche delle politiche pubbliche stesse”. In questo contesto incerto molti studiosi (Mulgan,2006; Murray et al. 2010, Bekkers et al., 2013; Manzini, 2015) hanno suggerito l’innovazione sociale come risposta capace di innovare ed allo stesso tempo rispondere ai bisogni sociali della città. Inoltre, negli ultimi decenni, il design è evoluto da un, tradizionale, processo orientato al prodotto ad un processo per progettare soluzioni a problemi complessi e spesso socialmente intricati, ambientali, e per fino politici (Manzini 2015), chiamati da Buchanan (1992) “wicked problems”. L’attenzione del progetto è cambiata da l’oggetto ad una maniera di pensare e nel fare questa trasformazione ha assunto un approccio più human-centered (Brown 2009) La tesi esplora come le politiche supportano l’innovazione sociale nel contesto cittadino e come il design può facilitare con i suoi approcci, metodi, strumenti e abilità. Successivamente esamina l’opportunità di una formulazione delle politiche più human-centered. L’autore ha contribuito al progetto Includi.Mi , che mira a migliorare la partnership pubblico-privato per lo sviluppo di politiche per innovazione sociale. L’esperienza ha costituito un evidenza empirica della tematica studiata lungo tutta la ricerca.
Tesi di laurea Magistrale
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