This work aims to investigate the connection of places with their locals. Starting from slow tourism, a type of tourism which wants to re-link people (locals and tourists) with the beauties and specificity of the territory, and which wants them to discover and look with different eyes the sorrounding, which wants to find the extraordinary in the ordinary, we will understand the importance of "slowness" in things, which make us get closer to our physicality (the walk or the use of the bicycle) and our spirituality (to allow ourselves to slow down, in such a fast and dynamic society , to reflect and see things in another way: to look at the little things, the elusive details of our daily life).Therefore, looking outside the window, we will discover that any place is rich in history and it has a lot to tell. We will start from the city of Milan, the "fast" city, which over the years has seen pass millions of people and increase tourism and that, however, has never focused too much on it, like a "city of passage". We will discover how even Milan is rich in stories and has much to tell, and we will begin our journey on the Navigli area, in particular the Naviglio Pavese canal, a place full of little stories from its creation to the beauties and typicality. We will investigate how to improve, emphasize and "set-up" this very special natural landscape, following it and observing it as very few do. Special points of view, new places and landscapes to discover, equipped points for rest. All this along the Naviglio Pavese canal, by using “the rhythm of water".

Questo lavoro intende indagare la connessione dei luoghi con le persone che lo vivono. Partendo dal turismo lento, una tipologia di turismo che vuole proprio ri-legare le persone (i locali e i turisti) con le bellezze e specificità del territorio, che vuole far loro scoprire e guardare con occhi diversi il quotidiano, che vuole trovare nell’ordinario lo stra-ordinario, capiremo l’importanza della “lentezza” nelle cose, che ci fanno riavvicinare alla nostra fisicità (il cammino o l’uso della bicicletta) e alla nostra spiritualità (per permettersi di rallentare, in una società così veloce e dinamica, di riflettere e vedere le cose in un altro modo; di guardare le piccole cose, i dettagli così sfuggenti del nostro quotidiano). Pertanto, guardando al di fuori dalla finestra, scopriremo che qualsiasi luogo è ricco di storia e come tale va riesumata e raccontata. Partiremo dalla città di Milano, la città “veloce”, che negli anni ha visto passare milioni di persone e incrementare il turismo e che, però, non si è mai focalizzato troppo su di essa, in quanto “città di passaggio”. Scopriremo come anche Milano sia ricca di racconti e abbia molto da narrare, e inizieremo il nostro viaggio sui Navigli, in particolare il naviglio Pavese, il canale ricco di piccole storie a partire dalla sua creazione, poco voluta dalla città di Pavia, ma pieno di bellezze e tipicità. Indagheremo come migliorare, enfatizzare e “allestire” questo paesaggio naturale così speciale, percorrendolo e osservandolo come (forse) davvero pochi fanno. Speciali punti di vista, nuovi luoghi e paesaggi da scoprire, punti attrezzati per il riposo. Tutto questo lungo il naviglio pavese, “a ritmo d'acqua”.

A ritmo d'acqua. Allestire per il turismo lento sul Naviglio Pavese

LA TERZA, ALESSANDRA
2016/2017

Abstract

This work aims to investigate the connection of places with their locals. Starting from slow tourism, a type of tourism which wants to re-link people (locals and tourists) with the beauties and specificity of the territory, and which wants them to discover and look with different eyes the sorrounding, which wants to find the extraordinary in the ordinary, we will understand the importance of "slowness" in things, which make us get closer to our physicality (the walk or the use of the bicycle) and our spirituality (to allow ourselves to slow down, in such a fast and dynamic society , to reflect and see things in another way: to look at the little things, the elusive details of our daily life).Therefore, looking outside the window, we will discover that any place is rich in history and it has a lot to tell. We will start from the city of Milan, the "fast" city, which over the years has seen pass millions of people and increase tourism and that, however, has never focused too much on it, like a "city of passage". We will discover how even Milan is rich in stories and has much to tell, and we will begin our journey on the Navigli area, in particular the Naviglio Pavese canal, a place full of little stories from its creation to the beauties and typicality. We will investigate how to improve, emphasize and "set-up" this very special natural landscape, following it and observing it as very few do. Special points of view, new places and landscapes to discover, equipped points for rest. All this along the Naviglio Pavese canal, by using “the rhythm of water".
ARC III - Scuola del Design
20-apr-2018
2016/2017
Questo lavoro intende indagare la connessione dei luoghi con le persone che lo vivono. Partendo dal turismo lento, una tipologia di turismo che vuole proprio ri-legare le persone (i locali e i turisti) con le bellezze e specificità del territorio, che vuole far loro scoprire e guardare con occhi diversi il quotidiano, che vuole trovare nell’ordinario lo stra-ordinario, capiremo l’importanza della “lentezza” nelle cose, che ci fanno riavvicinare alla nostra fisicità (il cammino o l’uso della bicicletta) e alla nostra spiritualità (per permettersi di rallentare, in una società così veloce e dinamica, di riflettere e vedere le cose in un altro modo; di guardare le piccole cose, i dettagli così sfuggenti del nostro quotidiano). Pertanto, guardando al di fuori dalla finestra, scopriremo che qualsiasi luogo è ricco di storia e come tale va riesumata e raccontata. Partiremo dalla città di Milano, la città “veloce”, che negli anni ha visto passare milioni di persone e incrementare il turismo e che, però, non si è mai focalizzato troppo su di essa, in quanto “città di passaggio”. Scopriremo come anche Milano sia ricca di racconti e abbia molto da narrare, e inizieremo il nostro viaggio sui Navigli, in particolare il naviglio Pavese, il canale ricco di piccole storie a partire dalla sua creazione, poco voluta dalla città di Pavia, ma pieno di bellezze e tipicità. Indagheremo come migliorare, enfatizzare e “allestire” questo paesaggio naturale così speciale, percorrendolo e osservandolo come (forse) davvero pochi fanno. Speciali punti di vista, nuovi luoghi e paesaggi da scoprire, punti attrezzati per il riposo. Tutto questo lungo il naviglio pavese, “a ritmo d'acqua”.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140718