Colonne sonore di luce

The elaborate research in the chosen course, ‘Light, Man, Space in the Contemporary Project’, held by the teacher C. De Bevilacqua, carried out during the second semester of the aforementioned CdLM, has succeeded in demonstrating a clear understanding of the positive aspects of light itself, and its ability to relate to individuals and interconnected spaces. The design process has been inspired by the analysis of new problems emerging from the relationship between human beings, space and light, in comparison to a new anthropology of every day life. It is a new anthropology which changes the various relationships between time and space, natural light and artificial light, as well as individual space and collective space. By analyzing the interactions between man and light with respect to his influence on physiological and psychological factors, we’ve identified new spatial conditions and requirements in terms of the dynamics of rights, which we deal with light, sustainability, energy balance and technological informative infrastructures. The design solutions create an excellent relationship with the surrounding architectural spaces, but first and foremost, is the relationship with man and his perception of space, his needs, his way of living and interpreting the different aspects of those subjects. It’s my belief that the journey of research is a transition of practice that has changed with time. It was a form of practice focused purely on geometric and static methods, but has evolved into to a dynamic mapping practice that is comprised with vast amounts of data, indispensable for the environmental and energetic evaluation of an artificially lit environment that wants to avoid the anomie. By confirming a procedural verification - in the study of the Basilica of San Lorenzo Maggiore - we have gathered measurements, dynamic calculations and direct research in the environmental and visual quality among users. We defined and tested a method of design analysis from which actions, targets and differentiated actions were created, according to the specific needs governed within the complexity of the process.

L’elaborato di ricerca condotto nel corso a scelta ‘Luce, Uomo, Spazio nel Progetto Contemporaneo’, tenuto dalla docente C. De Bevilacqua, svolto durante il secondo anno del primo semestre del suddetto CdLM, ha avuto come obiettivo il ‘progetto della luce’, intesa nei suoi molteplici aspetti e nella sua capacità di mettere in relazione gli individui e gli spazi interconnessi. Il percorso progettuale ha preso spunto dall’analisi delle nuove problematiche emerse nel rapporto tra esseri umani, spazio e luce rispetto ad una nuova antropologia del quotidiano, che modifica i rapporti tra tempo e spazio, tra luce naturale e luce artificiale, tra spazio individuale e spazio collettivo. Abbiamo inoltre analizzato le interazioni tra l’uomo e la luce rispetto alla sua influenza basata sui fattori fisiologici e psicologici, individuando nuove condizioni ed esigenze spaziali in termini di dinamica dei ritmi con cui modulare la luce, di sostenibilità, di bilancio energetico e di infrastruttura tecnologica-informativa. Le soluzioni progettuali si sono in fine rapportate con gli spazi architettonici circostanti, avendo sempre però come primo riferimento l’uomo, la sua percezione dello spazio, i suoi bisogni, il suo modo di vivere ed interpretare i diversi luoghi che gli appartengono. I risultati attesi al termine di questo percorso di ricerca vogliono mirare alla possibile dimostrazione di un passaggio da una prassi incentrata sul metodo puramente geometrico e statico, del tutto inadatto al mondo di oggi, ad una prassi che consente di definire una mappatura dinamica comprendente una vasta mole di dati, indispensabili per la valutazione ambientale ed energetica di un ambiente illuminato artificialmente che si vuole sottrarre all’anomia. Attraverso la verifica procedurale – nello specifico la Basilica di San Lorenzo Maggiore‐ sono state elaborate misurazioni in opera, calcoli dinamici e indagini dirette sulla qualità ambientale e visiva tra i fruitori, cercando così di definire e testare un metodo di analisi progettuale dal quale far discendere azioni e interventi mirati e differenziati, in base alle esigenze specifiche che siano in grado di governare la complessità del processo.