If any project should take into account the involved context, a fortiori it cannot be ignored in a preservation and restoration project that, in addition to the synchronic relations of the object of study with the elements of the environment, has also to consider the diachronic relations of the object itself that changes over time. The rereading of the relationship with the surrounding environment has led to deeply rethink why this architectural artifact has been carrefully cut out from the park. Instead, the present project incorporates Gerola Farmstead in the adjacent Vettabbia Urban and Agricultural Park as an attractive hub and a benchmark not only for the local inhabitants, but also for the entire City and the lower part of Milan. Park public nature has also influenced Gerola’s reconstruction and resurfacing which deliberately allocates 70% of the area for a public use (placing a hostel, a restaurant, a cultural café, but above all laboratories and documentation, information and research centres). Concerning the links with the surrounding context, the presence of water has been another cue for the project, in fact rivers, canals and springs intersect and wastewater discharges collect into the installation Nosedo. Therefore, water has become an essential element of the project, so that it is the real protagonist of the interiors’ intended uses: from the analysis laboratory to the documentation, information and research centres. Finally, to report on the diachronic aspects taken into consideration, Gerola Farmstead has been studied from the historical point of view, to propose some hypotheses on its functional and on the relations with the other buildings of the district (from Chiaravalle Abbey to the “grange” system of it). The current abandonment of the site has constituted a project challenge from the survey to the spaces’ functional choices. Since it’s a farmstead and wanting to minimize the interventions and making obvious the additions, it has been decided to allocate the largest zones to the exhibition area and the laboratories, while those that were previously residences has basically maintained their original function. What the action of time has saved deserves an intervention that should not destroy the history of the buildings, not even its abandonment. Only in this way the modern user of these renewed spaces will be able to grasp their value as “ruin-monument”.

Se qualunque progetto deve tenere conto del contesto nel quale è inserito, a maggior ragione non può prescinderne un progetto di conservazione, che deve farsi carico oltre delle relazioni sincroniche - dell’oggetto di studio con gli elementi dei dintorni -, anche quelle diacroniche - dell’oggetto stesso che muta nel tempo. La rilettura dei rapporti con il territorio circostante, ha prodotto un profondo ripensamento sul perché questo manufatto architettonico sia stato attentamente tagliato fuori dal Parco. Il presente progetto ingloba invece la Cascina nell’adiacente Parco Agricolo Urbano della Vettabbia quale polo attrattivo e riferimento non solo per gli abitanti della zona, ma anche per Milano e il Basso Milanese. La vocazione pubblica del Parco ha influenzato anche la rifunzionalizzazione della Cascina che, per scelta precisa, destina ben il 70% degli spazi ad uso pubblico (collocandovi un ostello, un ristorante, un caffè culturale, ma soprattutto laboratori e centri di documentazione, informazione e ricerca). Relativamente ai legami con il contesto circostante, un altro fondamentale spunto per il progetto è stata la presenza dell’acqua. Qui si intersecano le acque dei fiumi, dei canali, delle risorgive e, infine, il sistema delle acque reflue che confluiscono nel Depuratore di Nosedo. Pertanto l’acqua è diventata un elemento imprescindibile del progetto, così che nella destinazione d’uso degli spazi interni della Cascina è la vera protagonista: dal laboratorio di analisi, al centro di documentazione e informazione, fino al centro di ricerca. Infine, per riferire degli aspetti diacronici presi in considerazione, la cascina Gerola è stata indagata dal punto di vista storico, così da formulare alcune ipotesi sulla sua funzione e sui rapporti con gli altri edifici del circondario (dall’Abbazia di Chiaravalle alle “grange” della stessa). L’attuale stato di abbandono del sito ha costituito una sfida a livello progettuale a partire dal rilievo per arrivare alle scelte funzionali degli spazi. Trattandosi di una cascina, volendo minimizzare gli interventi sull’esistente e rendere evidenti le aggiunte, si è pensato di destinare le superfici più grandi alle aree espositive e ai laboratori, mentre per quelle che già in passato erano residenziali viene confermata la destinazione. Quanto l’azione del tempo ha risparmiato dal degrado merita il rispetto di un intervento che non cancelli la storia dell’edificio, neppure quella dell’abbandono. Il moderno fruitore di questi spazi rinnovati solo in questo modo potrà coglierne il loro valore di “rudere-monumento”.

UN RUDERE MONUMENTO NEL SEGNO DELL'ACQUA. Progetto di conservazione e riuso della Cascina Gerola nel Parco Agricolo Urbano della Vettabbia

PIZZAMIGLIO, LAURA;RODIGARI, MONICA
2016/2017

Abstract

If any project should take into account the involved context, a fortiori it cannot be ignored in a preservation and restoration project that, in addition to the synchronic relations of the object of study with the elements of the environment, has also to consider the diachronic relations of the object itself that changes over time. The rereading of the relationship with the surrounding environment has led to deeply rethink why this architectural artifact has been carrefully cut out from the park. Instead, the present project incorporates Gerola Farmstead in the adjacent Vettabbia Urban and Agricultural Park as an attractive hub and a benchmark not only for the local inhabitants, but also for the entire City and the lower part of Milan. Park public nature has also influenced Gerola’s reconstruction and resurfacing which deliberately allocates 70% of the area for a public use (placing a hostel, a restaurant, a cultural café, but above all laboratories and documentation, information and research centres). Concerning the links with the surrounding context, the presence of water has been another cue for the project, in fact rivers, canals and springs intersect and wastewater discharges collect into the installation Nosedo. Therefore, water has become an essential element of the project, so that it is the real protagonist of the interiors’ intended uses: from the analysis laboratory to the documentation, information and research centres. Finally, to report on the diachronic aspects taken into consideration, Gerola Farmstead has been studied from the historical point of view, to propose some hypotheses on its functional and on the relations with the other buildings of the district (from Chiaravalle Abbey to the “grange” system of it). The current abandonment of the site has constituted a project challenge from the survey to the spaces’ functional choices. Since it’s a farmstead and wanting to minimize the interventions and making obvious the additions, it has been decided to allocate the largest zones to the exhibition area and the laboratories, while those that were previously residences has basically maintained their original function. What the action of time has saved deserves an intervention that should not destroy the history of the buildings, not even its abandonment. Only in this way the modern user of these renewed spaces will be able to grasp their value as “ruin-monument”.
LOMBARDINI, NORA
MIRANDOLA, DANIELA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
Se qualunque progetto deve tenere conto del contesto nel quale è inserito, a maggior ragione non può prescinderne un progetto di conservazione, che deve farsi carico oltre delle relazioni sincroniche - dell’oggetto di studio con gli elementi dei dintorni -, anche quelle diacroniche - dell’oggetto stesso che muta nel tempo. La rilettura dei rapporti con il territorio circostante, ha prodotto un profondo ripensamento sul perché questo manufatto architettonico sia stato attentamente tagliato fuori dal Parco. Il presente progetto ingloba invece la Cascina nell’adiacente Parco Agricolo Urbano della Vettabbia quale polo attrattivo e riferimento non solo per gli abitanti della zona, ma anche per Milano e il Basso Milanese. La vocazione pubblica del Parco ha influenzato anche la rifunzionalizzazione della Cascina che, per scelta precisa, destina ben il 70% degli spazi ad uso pubblico (collocandovi un ostello, un ristorante, un caffè culturale, ma soprattutto laboratori e centri di documentazione, informazione e ricerca). Relativamente ai legami con il contesto circostante, un altro fondamentale spunto per il progetto è stata la presenza dell’acqua. Qui si intersecano le acque dei fiumi, dei canali, delle risorgive e, infine, il sistema delle acque reflue che confluiscono nel Depuratore di Nosedo. Pertanto l’acqua è diventata un elemento imprescindibile del progetto, così che nella destinazione d’uso degli spazi interni della Cascina è la vera protagonista: dal laboratorio di analisi, al centro di documentazione e informazione, fino al centro di ricerca. Infine, per riferire degli aspetti diacronici presi in considerazione, la cascina Gerola è stata indagata dal punto di vista storico, così da formulare alcune ipotesi sulla sua funzione e sui rapporti con gli altri edifici del circondario (dall’Abbazia di Chiaravalle alle “grange” della stessa). L’attuale stato di abbandono del sito ha costituito una sfida a livello progettuale a partire dal rilievo per arrivare alle scelte funzionali degli spazi. Trattandosi di una cascina, volendo minimizzare gli interventi sull’esistente e rendere evidenti le aggiunte, si è pensato di destinare le superfici più grandi alle aree espositive e ai laboratori, mentre per quelle che già in passato erano residenziali viene confermata la destinazione. Quanto l’azione del tempo ha risparmiato dal degrado merita il rispetto di un intervento che non cancelli la storia dell’edificio, neppure quella dell’abbandono. Il moderno fruitore di questi spazi rinnovati solo in questo modo potrà coglierne il loro valore di “rudere-monumento”.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140827