Motion graphic design. Evoluzione, applicazioni e grammatica del linguaggio

Motion graphic design is presented as a melting pot of elements, an hybrid expressive form in which different languages, aesthetics and media find space and blend, harmoniously coexisting in a multisensory synaesthetic experience. We speak therefore of hybrid languages, whose movement becomes a key element, so much so that it must be considered within the design process: the movement/motion attracts, impressions, inspires and above all contains the "spirit" of the time in which we live. The development of motion design that has occurred in recent decades, has gone hand in hand with the development of information technology and computerization increasingly widespread. Digitization (and the consequent "re-mediation") of what were previously analog products has in fact paved the way for revolutionary expressive possibilities and new linguistic codes. Thus, totally innovative media are born which, unlike analogue ones, free themselves from the limits of space and time, changing and transforming the context and the mode of creation. These media can be considered, in effect, signs vehicles, as vectors of elements, images and symbols capable of provoking an interpretation from which to derive a meaning that links the contents to objects / concepts. Just as for natural codes (a set of conventions adopted by a community of speakers where the signs of a language produce a similar interpretation in different individuals having the same cultural heritage), common interpretations can also be defined for the signs of the artifacts of motion design. These interpretations can be used to summarize practical guidelines, useful to effectively convey the desired messages. Points, lines, squares, triangles, circles and the relationships between them, are in fact part of what we could define fundamental elements of motion design: signs and forms that through their expressive capacity make up the basis of a so-called "geometry of the sensation", which is far from the pure geometrical understanding we are used to. But it is undoubted that these principles alone are not enough to create effective motion design products, then we feel the need to support the concept of motion with new concepts that allow to define the organization, management and temporal / spatial arrangement of the elements that compose these artifacts (rhythm, speed, compositing, editing ...), thus going to support that increasingly common aesthetic in the digital age, characterized by smoothness and continuity where the elements are mixed and the borders deleted rather than emphasized, as instead in the first forms of compositing of the eighties. Through examples full of thoughtful ideas, analysis of significant case studies and targeted reflections, this manual aims to provide the knowledge necessary to understand (and apply) the many aspects and principles that make up the world of motion graphic design, providing a detailed overview also on the historical evolution and on the many issues related to aesthetics and language of this discipline.

Il motion graphic design si presenta come un melting pot di elementi, una forma espressiva ibrida in cui linguaggi, estetiche e media differenti trovano spazio e si fondono, convivendo armoniosamente in una esperienza sinestetica plurisensoriale. Si parla quindi di linguaggi ibridi, il cui movimento diventa un elemento chiave, tanto da dover essere considerato all’interno del processo progettuale: il movimento attrae, suggestiona, ispira e soprattutto contiene lo “spirito” del tempo in cui viviamo. Lo sviluppo del motion design che si è verificato in questi ultimi decenni, è andato di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie informatiche e della computerizzazione sempre più capillare. La digitalizzazione (e la conseguente "ri-mediazione") di quelli che prima erano prodotti analogici ha infatti aperto la strada a rivoluzionarie possibilità espressive e a nuovi codici linguistici. Nascono così media totalmente innovativi che, a differenza di quelli analogici, si svincolano dai limiti di spazio e tempo mutando e trasformandone anche il contesto e la modalità di creazione. Questi media possono essere considerati a tutti gli effetti veicoli di segni, in quanto vettori di elementi, immagini e simboli atti a suscitare un’interpretazione dalla quale ricavare un significato che colleghi i contenuti ad oggetti/concetti. Proprio come per i codici naturali (un insieme di convenzioni adottate da una comunità di parlanti dove i segni componenti una lingua producono una simile interpretazione in individui differenti aventi medesimo patrimonio culturale), si possono definire delle interpretazioni comuni anche per i segni componenti gli artefatti di motion design. Tali interpretazioni possono essere utilizzate per sintetizzare delle linee guida pratiche, utili a veicolare efficacemente i messaggi desiderati. Punti, linee, quadrati, triangoli, cerchi e le relazioni che intercorrono tra di essi, sono infatti parte di quelli che potremmo definire elementi fondamentali del motion design: segni e forme che attraverso la loro capacità espressiva compongono la base di una cosiddetta “geometria della sensazione”, che ben si allontana dalla pura comprensione geometrica a cui siamo abituati. É però indubbio che questi principi da soli non bastino a creare dei prodotti di motion design efficaci, ecco che allora si sente la necessità di affiancare al movimento, nuovi concetti che permettano di definire l’organizzazione, la gestione e la disposizione temporale/spaziale degli elementi che compongono questi artefatti (ritmo, velocità, compositing, montaggio…), andando così a supportare quell’estetica sempre più comune nell’era digitale, caratterizzata da scorrevolezza e continuità dove gli elementi vengono miscelati e i confini cancellati anziché enfatizzati, come accadeva invece nelle prime forme di compositing degli anni ottanta. Attraverso esempi ricchi di spunti riflessivi, analisi di casi studio significativi e riflessioni mirate, questo manuale si propone di fornire le conoscenze necessarie per comprendere (ed applicare) i molti aspetti e principi che compongono il mondo del motion graphic design, fornendo una panoramica approfondita anche sull’evoluzione storica e sulle molte questioni legate ad estetica e linguaggio di questa disciplina.