Mo'. Il Molise esiste. L'evento come strategia per la riscoperta e la valorizzazione di qualità territoriali

Mò is a project that was born of the idea that all territorial realities, even the smallest ones, have a tradition and an history that must be used and rediscovered in order to grow awareness from the place and the end-user. The project starts from a central body, and go on building around it the objectives that will be delineated chapter after chapter, in a bottom-up strategy going from the single user to the cluster. The project addresses different themes. In the first part, it will be analised how a human being, through his body, manages the relationship between emotions, senses and environment. Than, we will understand how the relationship between user and place is evolved and changed time after time. The body and the environment are two different "Entities" rarely linked, despite they are essential each other, and realize how deep and rooted it is in the history of the human being. Man very often travels or moves, without having the deep awareness of the presence in the place and of the place. My project arises the question of how it is possible to overcome this obstacle, starting from this assumption. Through the knowledge comes experience, presence, space empathy, the feeling that there is something beyond the skin and the body. This is the “Genius Loci”, the perception of the body in the place created by the encounter of the man in the place. In this contest man can know and remember, but also generate unforgettable experiences which will help those unknown places to remain in the user's memory. This identification desire is undergoing a great push and the Italian regions are creating a true brand identity, globally recognized, through their local peculiarities thus creating an innovation and “glocality" phenomenon. This phenomenon is possible through the rediscovery and renewal of culture; the regions are building a larger and larger space in their tourist offer through food, wine, crafts and traditions. From this point of view, Italy is a rich and heterogeneous territory, that bases its roots on district and artisan production forms in which small and medium-sized enterprises, family based, are still closely linked to the territory they belong to. The Mò project aims to relaunch territorial realities even unknown, through the creation of an event that exploits the peculiarities of the territory through the rediscovery of enogastronomy, craftsmanship and tradition. The event will create experiences that can be enjoyed by a wide audience, thus making possible the knowledge and the rediscovery of those places yet to be discovered. That’s why the place where the first pilot event will take place will be an Italian region with a strong tradition but with an identity yet to be built: Molise.

Mò è un progetto che nasce dall’idea secondo cui per cui tutte le realtà territoriali, anche quelle più piccole, hanno una grandissima tradizione e storia che può e deve essere utilizzata e riscoperta ai fini di una consapevolezza, sia da parte del luogo, sia da parte dell’utente finale. Il progetto parte dal corpo, costruendovi attorno gli obiettivi che andranno delineandosi capitolo dopo capitolo, in una strategia bottom-up, dal singolo per arrivare al cluster. Il progetto affronta diverse tematiche di studio, nella prima parte del progetto di tesi si andrà a capire come proprio il singolo, attraverso il suo corpo, gestisce il rapporto tra emozioni, sensi e ambiente. Si andrà a capire, poi, come il rapporto tra utente e luogo si sia evoluto nel tempo e sia cambiato. Corpo e ambiente, sono due “entità” di cui è raro scorgere il legame, nonostante siano indispensabili l’uno per la presenza dell’altro, e rendersi conto di quanto sia profondo e radicato nella storia dell’essere umano. Molto spesso infatti l’uomo si trova a viaggiare, a spostarsi, senza avere quella profonda consapevolezza della presenza nel luogo e del luogo. Il progetto di tesi, partendo da quest’assunto, si pone il quesito su come sia possibile superare quest’ostacolo. Attraverso la conoscenza giunge l’esperienza, la presenza, l’empatia di uno spazio, la percezione che ci sia qualcosa al di là della pelle e del corpo. Tutto questo è il Genius Loci, la percezione del corpo nel luogo che va a crearsi nell’incontro dell’uomo nel luogo. In questo incontro l’uomo può conoscere e quindi ricordare, generare esperienze indimenticabili le quali aiuteranno anche quei luoghi poco conosciuti a restare nella memoria dell’utente. Si vedrà come questa voglia d’identificazione stia subendo una grande spinta e di come le regioni italiane si stiano creando delle vere e proprie brand identity, riconosciute a livello globale attraverso quelle che sono le loro peculiarità locali creando così un fenomeno di innovazione e di glocalità. Si andrà a capire come questo fenomeno sia reso possibile dalla riscoperta e dal rinnovo della cultura; attraverso enogastronomia, artigianato e tradizione, le regioni vanno costruendosi uno spazio sempre più grande nell’offerta turistica. L’Italia da questo punto di vista è un territorio ricco ed eterogeneo, che fonda le sue radici su forme produttive distrettuali e artigiane in cui le piccole e medie imprese, di stampo prettamente familiare, sono ancora oggi strettamente legate al territorio di cui fanno parte. Il progetto Mò si pone come obiettivo il rilancio di realtà territoriali poco conosciute, tramite la creazione di un evento che sfrutti le peculiarità del territorio attraverso la riscoperta dell’enogastronomia, dell’artigianato e della tradizione. L’evento avrà l’obbiettivo di creare esperienze fruibili da un pubblico ampio, rendendo così possibile la conoscenza e la riscoperta di quelli che sono luoghi tutti ancora da scoprire. Per questo il teatro del primo evento pilota sarà una regione italiana con una forte tradizione ma con un’identità ancora da costruire: il Molise. Mò vediamo come fare!