The theme of the recovery and enhancement of the existing built heritage today takes on particular relevance within the contemporary city. Italy, moreover, shows a situation characterized by the presence of historical-artistic assets which, declined to the sports infrastructures, takes on further relevance generating a multidisciplinary debate that involves: the sporting aspect, with cultural and social consequences, the economic aspect calling into question public and private actors, the historical aspect, involving the protection of Cultural Heritage, the architectural aspect, triggering actions related to building on the built, the urban aspect, determining the regeneration of entire strategic urban areas. Issues that take on further complexity if we consider the scale and the dimensions of these objects with all that follows: difficulty in finding funding for their valorization, identifying functions and activities compatible with the morphology of the stadium building and forms of sustainable management. The work developed focuses on a typically Italian specificity: the widespread presence throughout the territory of a vast heritage of sports structures whose cultural value assumes an objective relevance but which, at the same time, proves to be inadequate and obsolete. The objective is to identify strategies that define the so-called "third Italian way" for the valorization of Italian stadiums This process is an opportunity both for sports clubs and for the entire urban fabric involved: the possible recovery would favor the growth of the infrastructural profile of football and Italian sport, affecting not only the large metropolitan stadiums but also the medium-sized facilities. small dimensions present in all the cities and often located in strategic areas close to the historical centers. The "Italian model" can not therefore be defined in a univocal way, but at the same time it is necessary to define a DNA of the Italian stage able to constitute a red thread that links the individual project interventions in different contexts typical of the national reality.

Il tema del recupero e della valorizzazione del patrimonio costruito esistente assume oggi particolare rilevanza all’ interno della città contemporanea. L’Italia, inoltre, mostra una situazione caratterizzata dalla presenza di beni storico-artistici che, declinata alle infrastrutture sportive assume ulteriore attualità generando un dibattito multidisciplinare che coinvolge: l’aspetto sportivo, con conseguenze a livello culturale e sociale, l’aspetto economico chiamando in causa attori pubblici e privati, l’aspetto storico, coinvolgendo la tutela dei Beni Culturali, l’aspetto architettonico, innescando azioni legate al costruire sul costruito, l’aspetto urbanistico, determinando la rigenerazione di interi comparti urbani strategici. Tematiche che, assumono ulteriore complessità se si considera la scala e le dimensioni di questi oggetti con tutto ciò che ne consegue: difficoltà di reperire finanziamenti per la loro valorizzazione, individuare funzioni ed attività compatibili con la morfo-tipologia dell’edificio stadio e forme di gestione sostenibili. Il lavoro sviluppato si focalizza su una specificità tipicamente italiana: la presenza diffusa sull’intero territorio di un vasto patrimonio di strutture sportive il cui valore culturale assume un’oggettiva rilevanza ma che, allo stesso tempo, si rivela inadeguata e obsoleta. L’obiettivo consiste nell’individuazione di strategie in grado di definire la cosiddetta “terza via italiana” per la valorizzazione degli stadi italiani Tale processo si rivela un’occasione sia per le società sportive che per l’intero tessuto urbano coinvolto: il possibile recupero favorirebbe la crescita del profilo infrastrutturale del calcio e dello sport italiano interessando non solo i grandi stadi metropolitani ma anche gli impianti di medio-piccole dimensioni presenti in tutte le città e spesso localizzati in aree strategiche a ridosso dei centri storici. Il “modello italiano” non può quindi essere delineato in modo univoco, ma allo stesso tempo è necessaria la definizione di un DNA dello stadio italiano in grado di costituire un filo rosso che lega i singoli interventi progettuali nei differenti contesti tipici della realtà nazionale.

100+11 infrastrutture sportive e beni culturali. Strategie e lineamenti per la terza via italiana tra riqualificazione urbana, memoria e identità

BATTAGLIA, SILVIA
2016/2017

Abstract

The theme of the recovery and enhancement of the existing built heritage today takes on particular relevance within the contemporary city. Italy, moreover, shows a situation characterized by the presence of historical-artistic assets which, declined to the sports infrastructures, takes on further relevance generating a multidisciplinary debate that involves: the sporting aspect, with cultural and social consequences, the economic aspect calling into question public and private actors, the historical aspect, involving the protection of Cultural Heritage, the architectural aspect, triggering actions related to building on the built, the urban aspect, determining the regeneration of entire strategic urban areas. Issues that take on further complexity if we consider the scale and the dimensions of these objects with all that follows: difficulty in finding funding for their valorization, identifying functions and activities compatible with the morphology of the stadium building and forms of sustainable management. The work developed focuses on a typically Italian specificity: the widespread presence throughout the territory of a vast heritage of sports structures whose cultural value assumes an objective relevance but which, at the same time, proves to be inadequate and obsolete. The objective is to identify strategies that define the so-called "third Italian way" for the valorization of Italian stadiums This process is an opportunity both for sports clubs and for the entire urban fabric involved: the possible recovery would favor the growth of the infrastructural profile of football and Italian sport, affecting not only the large metropolitan stadiums but also the medium-sized facilities. small dimensions present in all the cities and often located in strategic areas close to the historical centers. The "Italian model" can not therefore be defined in a univocal way, but at the same time it is necessary to define a DNA of the Italian stage able to constitute a red thread that links the individual project interventions in different contexts typical of the national reality.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
Il tema del recupero e della valorizzazione del patrimonio costruito esistente assume oggi particolare rilevanza all’ interno della città contemporanea. L’Italia, inoltre, mostra una situazione caratterizzata dalla presenza di beni storico-artistici che, declinata alle infrastrutture sportive assume ulteriore attualità generando un dibattito multidisciplinare che coinvolge: l’aspetto sportivo, con conseguenze a livello culturale e sociale, l’aspetto economico chiamando in causa attori pubblici e privati, l’aspetto storico, coinvolgendo la tutela dei Beni Culturali, l’aspetto architettonico, innescando azioni legate al costruire sul costruito, l’aspetto urbanistico, determinando la rigenerazione di interi comparti urbani strategici. Tematiche che, assumono ulteriore complessità se si considera la scala e le dimensioni di questi oggetti con tutto ciò che ne consegue: difficoltà di reperire finanziamenti per la loro valorizzazione, individuare funzioni ed attività compatibili con la morfo-tipologia dell’edificio stadio e forme di gestione sostenibili. Il lavoro sviluppato si focalizza su una specificità tipicamente italiana: la presenza diffusa sull’intero territorio di un vasto patrimonio di strutture sportive il cui valore culturale assume un’oggettiva rilevanza ma che, allo stesso tempo, si rivela inadeguata e obsoleta. L’obiettivo consiste nell’individuazione di strategie in grado di definire la cosiddetta “terza via italiana” per la valorizzazione degli stadi italiani Tale processo si rivela un’occasione sia per le società sportive che per l’intero tessuto urbano coinvolto: il possibile recupero favorirebbe la crescita del profilo infrastrutturale del calcio e dello sport italiano interessando non solo i grandi stadi metropolitani ma anche gli impianti di medio-piccole dimensioni presenti in tutte le città e spesso localizzati in aree strategiche a ridosso dei centri storici. Il “modello italiano” non può quindi essere delineato in modo univoco, ma allo stesso tempo è necessaria la definizione di un DNA dello stadio italiano in grado di costituire un filo rosso che lega i singoli interventi progettuali nei differenti contesti tipici della realtà nazionale.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
2018_04_Battaglia_00.pdf

non accessibile

Descrizione: Testo tesi
Dimensione 75.22 MB
Formato Adobe PDF
75.22 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri
2018_04_Battaglia_01.pdf

non accessibile

Descrizione: Tavola 0
Dimensione 401.83 kB
Formato Adobe PDF
401.83 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/140950