Porto vecchio prossimo venturo. Empty as positive space : prompt actions to re-use abandoned areas

Through history the maritime trade has played a fundamental role in the development of the city. The Old Port is historical-architectural testimony of this great expansion even if today it is found to be obsolete and not functional to modern maritime traffic. For the past 40 years, he has been imagining his possible re-use by calling internationally renowned designers, but until now no project has been realized. What seems clear is that, thanks to the transfer of ownership to the Municipality, the Old Port is getting ready to finally become something even if the risk is that it can become a waterfront similar to other sites in the world. Where most people can see only speculations and targets elitary groups, the project ProssimoVenturo would like to highlight that if this area will not be treated as a natural expansion of the city it will remain a closed and separated space. Parallel to a long and costly process of investments and buildings restoration, different cultural activities and temporary uses are proposed to make it more and more attractive. Some warehouses can become the new incubators for start-ups, cultural events and collective activities, other buildings can become places for the small crafts or atelier to host and attract young artists, following the example of the New York lofts of the '60s. Open spaces should be designed to promote social gatherings and create a vibrant neighborhood. It is also proposed a study on the mobility and the advantages that the port would bring to the city traffic, in addition to identify an intermodal platform to improve the flow of people entering and leaving the city. It also aims to protect and exploit the spontaneous vegetation that has invaded the area with old railway lines in the last part of the port proposing virtuous examples of contemporary urban parks. These suggestions and methods of use would like to connect in contemporary way the restoration of disused industrial areas adapting them to the use and needs of our days.

Storicamente il commercio marittimo ha ricoperto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della città. Il Porto Vecchio è testimonianza storico-architettonica di questa grande espansione anche se oggi si trova ad essere obsoleto e non funzionale ai traffici marittimi moderni. Da 40 anni si fantastica sul suo possibile riutilizzo chiamando progettisti di fama internazionale, ma fino ad oggi nessun progetto è stato realizzato. Quello che sembra evidente è che, grazie al passaggio di proprietà al Comune, il Porto Vecchio si prepara a diventare finalmente qualcosa anche se il rischio è che possa diventare un waterfront simile ad altri siti nel mondo. Dove i più vedono una possibilità negli investimenti aggressivi e nelle speculazioni puntando ad un target d’utenza temporanea ed elitaria, il progetto Prossimo Venturo vuole evidenziare che se questo luogo non verrà trattato come naturale espansione della città di fatto resterà uno spazio recluso. Si propongono quindi in parallelo a quello che sarà un lungo e oneroso processo di investimenti e di restauro dei magazzini, attività culturali e utilizzi temporanei che aumentino l’attrattività a lungo termine. Alcuni magazzini possono diventare i nuovi incubatori per start-up, eventi culturali e attività collettive, altri possono diventare luoghi per il piccolo artigianato o atelier per ospitare e attrarre giovani artisti, seguendo l’esempio dei loft newyorkesi degli anni ’60. Gli spazi aperti devono essere progettati per favorire interazioni sociali e la vita all’interno del quartiere. Viene anche proposta una riflessione sulla mobilità ed i vantaggi che l’impianto urbanistico del porto porterebbe alla viabilità cittadina, oltre ad indentificare una piattaforma intermodale per migliorare il flusso delle persone in entrata e in uscita alla città. Si punta anche alla salvaguardia e allo sfruttamento della vegetazione spontanea che ha invaso l’area dei binari nella parte finale del porto, proponendo esempi virtuosi di parchi urbani contemporanei. Queste suggestioni e modalità di utilizzo vogliono coniugare in chiave contemporanea il recupero di zone industriali dismesse adattandole all’uso e alle necessità dei nostri giorni.