RE3 : a strategy to RElink the Adige with its territory. REdiscover, REclaim, REdefine

The river Adige concours to define the image of the city of Verona and its territory. Over the centuries, the relationship between the city and the river, has drastically changed. After the tremendous floods that occurred in 1882, Verona transformed itself: from being a city on the river it become a city which attempted to defend itself from it. The Adige nowadays represents a huge natural infrastructure that crosses various public spaces along its course, in the city of Verona. Among these, there are two large parks - the Parco dell’Adige Sud and the Parco dell’Adige Nord. These two parks, however, present several big differences. While the first is an area characterized by activities and structures for didactic and touristic use, the second is an area that, at the moment, lacks a specific role. This thesis aims to enhance the Parco dell’Adige Nord and to recover the relationship with the river, an approach already undertaken by different European cities, that transformed their riverside areas into public spaces. The proposal for the Parco dell’Adige Nord exploits its strategic position: the area is interpreted as a node between the local and the regional and national scale for the slow mobiliy, in particular for cycling, which exploits a network of existing paths. Three main concepts have driven the project: REdiscovery the territory and its landscape characters, in particular the historical relationship with the river; REclaiming the elements that currently characterize the area but are not properly used (such as the path along the river, the abandoned areas, and the internal paths); REdefining the identity and the image of the area within the territory of Verona, by making it as a node, working at different scales.

Il fiume Adige concorre a definire l’immagine della città di Verona e del suo territorio. Nel corso dei secoli il rapporto tra la città e il fiume è drasticamente cambiato. Dopo una grande esondazione avvenuta nel 1882, Verona si trasformò: da città sul fiume divenne una città che si difendeva da esso. L’Adige rappresenta oggi una grande infrastruttura naturale che lambisce vari spazi pubblici lungo il suo corso, nella città di verona. Tra di essi vi sono due grandi parchi, il Parco dell’Adige sud e il Parco dell’Adige nord. Questi due parchi presentano tuttavia grosse differenze. Mentre il primo è caratterizzato da attività e strutture per usi didattici e turistici, il secondo è invece un’area che, al momento, manca di un ruolo specifico. La tesi ha lo scopo di potenziare il parco dell’Adige nord e di recuperare il rapporto con l’acqua, un approccio già sperimentato in varie città europee, che hanno trasformato le sponde dei fiumi in spazi pubblici. La proposta per il parco dell’Adige nord sfrutta la sua posizione strategica: l’area viene interpretata come un punto nodale per la mobilità lenta, in particolare per il ciclismo, che connette diverse scale, quella locale, quella regionale e quella nazionale, utilizzando una rete di percorsi esistenti. Tre sono i concetti principali che hanno guidato il progetto: Riscoperta del territorio e della relazione storica con il fiume; Riuso degli elementi che caratterizzano attualmente l’area ma che non sono propriamente valorizzati (come il percorso lungo il fiume, le aree abbandonate e i percorsi interni); Ridefinizione dell’identità e dell’immagine dell’area all’interno del territorio di verona, come nodale di connessione a diverse scale.