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Il quartiere storico nord della città di Siviglia è da sempre uno spazio brulicante di attività e di iniziative culturali, con una forte predisposizione ai movimenti sociali. Durante gli ultimi 25 anni ha sofferto molto degli eccessi di una forte speculazione urbanistica originata dall’Esposizione Universale del 1992 e dall’ultima catastrofica bolla immobiliare che ha condotto così a una crisi nel settore residenziale e anche industriale. Il comune di Siviglia si è impegnato a riscattare le aree abbandonate, obsolete e non più attive, ma molti spazi industriali sono ancora abbandonati o occupati illegalmente. La presente tesi nasce dall’idea di riattivare una porzione del territorio sivigliano in disuso, recuperando uno spazio semi-urbano, trasformandolo in un punto di promozione, di nuova identità urbana e promuovendone una nuova connotazione, integrata nel tessuto, osmotica, aperta e vivace insediata con un sistema di abitazioni per giovani artisti e piccoli imprenditori, affittate per breve tempo a canone agevolato. Il progetto del nuovo “corral de artesanos” rielabora i concetti di privato, semi-privato, semi-pubblico e pubblico, ma soprattutto il concetto di “patio” che costituirà il principale scenario di interazione sociale e genererà un’identità tra gli abitanti che condividono lo spazio comune. Questo dovrebbe essere continuamente l’obiettivo dell’abitazione collettiva attuale. Nel quartiere artigiano si ripropone il concetto di “identità comune”, applicandolo però all’ambito lavorativo e produttivo che combina in un solo compound lavoro, esposizione, la vendita; attrae e permette l’accesso a un pubblico esterno, ridando dignità alla presenteza del pubblico nel cuore dell’isolato. Partendo dall’inquadramento geografico della città, passando poi all’analisi storica, morfologica e tipologica si è potuto così percepire la vera identità e qualità spaziale della città: essa è individuata da vuoti urbani che creano punti di porosità e differenti modi di vivere lo spazio cittadino. Perciò questo argomento introduce al secondo tema: l’approfondimento riguardo al Barrio San Luis in cui si trova l’area di progetto. Il progetto, nasce dalla volontà di creare un punto chiave in questo quartiere, cercando di trovare un compromesso con la spazio urbano. Il contesto in cui si trova e l’analisi di una così complessa realtà mi ha condotta a sollevare diversi quesiti: Come recuperare un’identità culturale come quella artigianale? Come restituire un’area industriale alla comunità cittadina sivigliana?

Recupero di un'identità comune. Sperimentazione di insediamento del tipo corral per il progetto di un polo multifunzionale nell'area industriale Naves San Luis, nel cuore della città storica di Siviglia

VOLPATO, MARTINA
2016/2017

Abstract

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VÁZQUEZ CONSUEGRA, GUILLERMO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
23-apr-2018
2016/2017
Il quartiere storico nord della città di Siviglia è da sempre uno spazio brulicante di attività e di iniziative culturali, con una forte predisposizione ai movimenti sociali. Durante gli ultimi 25 anni ha sofferto molto degli eccessi di una forte speculazione urbanistica originata dall’Esposizione Universale del 1992 e dall’ultima catastrofica bolla immobiliare che ha condotto così a una crisi nel settore residenziale e anche industriale. Il comune di Siviglia si è impegnato a riscattare le aree abbandonate, obsolete e non più attive, ma molti spazi industriali sono ancora abbandonati o occupati illegalmente. La presente tesi nasce dall’idea di riattivare una porzione del territorio sivigliano in disuso, recuperando uno spazio semi-urbano, trasformandolo in un punto di promozione, di nuova identità urbana e promuovendone una nuova connotazione, integrata nel tessuto, osmotica, aperta e vivace insediata con un sistema di abitazioni per giovani artisti e piccoli imprenditori, affittate per breve tempo a canone agevolato. Il progetto del nuovo “corral de artesanos” rielabora i concetti di privato, semi-privato, semi-pubblico e pubblico, ma soprattutto il concetto di “patio” che costituirà il principale scenario di interazione sociale e genererà un’identità tra gli abitanti che condividono lo spazio comune. Questo dovrebbe essere continuamente l’obiettivo dell’abitazione collettiva attuale. Nel quartiere artigiano si ripropone il concetto di “identità comune”, applicandolo però all’ambito lavorativo e produttivo che combina in un solo compound lavoro, esposizione, la vendita; attrae e permette l’accesso a un pubblico esterno, ridando dignità alla presenteza del pubblico nel cuore dell’isolato. Partendo dall’inquadramento geografico della città, passando poi all’analisi storica, morfologica e tipologica si è potuto così percepire la vera identità e qualità spaziale della città: essa è individuata da vuoti urbani che creano punti di porosità e differenti modi di vivere lo spazio cittadino. Perciò questo argomento introduce al secondo tema: l’approfondimento riguardo al Barrio San Luis in cui si trova l’area di progetto. Il progetto, nasce dalla volontà di creare un punto chiave in questo quartiere, cercando di trovare un compromesso con la spazio urbano. Il contesto in cui si trova e l’analisi di una così complessa realtà mi ha condotta a sollevare diversi quesiti: Come recuperare un’identità culturale come quella artigianale? Come restituire un’area industriale alla comunità cittadina sivigliana?
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141035