In a context increasingly inclined to attribute, even economically, maximum relevance to large recreational and recreational events, large sports infrastructures assume strategic importance, both to promote the architectural revival of entire cities (or large portions of their urban fabric), and to guarantee the economic sustainability, and a balanced development, to the sporting societies that hold the property. The Italian heritage, although rich in infrastructures of often unique quality, just think of the sports facilities designed by Pierluigi Nervi, or the absolute modernity of multi-functional conception of structures built in the twenties (concept then neglected and lost in the structures built in the eighties and ninety), is also dated and generally not well preserved. In fact, our country has a constellation of sports facilities (of different sizes, characteristics and usability) that still deserve to return to be focal points of the cities in which they were built. These infrastructures, especially if inserted in a consolidated urban context with large portions of constrained buildings, need to be renewed, cleaned by the additions and - consequently - adapted to today's needs, ensuring them, thanks to new facades, elevations, bases o roofing, multi-functional features, energy rationalization and comfort for the public user. It is therefore possible to read the current delay in the modernization of the Italian sporting infrastructural heritage in a positive key, since it is a unique opportunity to relaunch and develop across many economic, cultural, and social sectors. It is on these assumptions that in this study the theme of the design of a football stadium, of medium size and inserted in an urban context, is analyzed, analyzing first the architectural typology and the relationships that it determines towards the urban environment, and subsequently trying to interpret at best the potential that a renewed stadium can offer, in terms of development of the city itself, thanks to a strong characterization of multi-functionality. The second part of the thesis foresees an architectural project hypothesis for the renewal of the "Atleti Azzurri d'Italia" stadium in Bergamo, recently purchased by Atalanta B.C. S.p.A. - first case in Italy - that will make its home.

In un contesto sempre più incline ad attribuire, anche economicamente, massima rilevanza ai grandi eventi ludici e ricreativi, le grandi infrastrutture sportive assumono importanza strategica, sia per favorire il rilancio architettonico di città intere (o di ampie porzioni del loro tessuto urbano), sia per garantire la sostenibilità economica, e un equilibrato sviluppo, alle società sportive che ne detengono la proprietà. Il patrimonio italiano, pur ricco di infrastrutture dai caratteri qualitativi spesso unici, basti pensare alle strutture sportive progettate da Pierluigi Nervi, o all’assoluta modernità di concezione polifunzionale di strutture costruite negli anni venti (concezione poi trascurata e perdutasi nelle strutture realizzate negli anni ottanta e novanta), è peraltro datato e, generalmente, non ben conservato. Di fatto, il nostro paese presenta una costellazione di impianti sportivi (di dimensioni, caratteristiche e possibilità d’utilizzo assai diverse) che meriterebbero comunque di tornare ad essere punti focali delle città in cui sono stati edificati. Queste infrastrutture, soprattutto se inserite in un contesto urbano consolidato con ampie porzioni dell’edificato vincolate, hanno la necessità di essere rinnovate, pulite dalle superfetazioni e – di conseguenza – adattate alle esigenze odierne, assicurando loro, grazie a nuove facciate, prospetti, basamenti o coperture, caratteri di polifunzionalità, di razionalizzazione energetica e di comfort per il pubblico utente. E’ quindi possibile leggere l’attuale ritardo nell’ammodernamento del patrimonio infrastrutturale sportivo italiano in chiave positiva, trattandosi di un’occasione unica di rilancio e di sviluppo trasversale per molti settori economici, culturali, e sociali. E’ su questi presupposti che in questo studio viene affrontato il tema della progettazione di uno stadio per il calcio, di media dimensione e inserito in un contesto urbano, analizzandone dapprima la tipologia architettonica e i rapporti che esso determina nei confronti dell’ambiente cittadino, e successivamente cercando di interpretare al meglio le potenzialità che uno stadio rinnovato può offrire, in termini di sviluppo della città stessa, grazie ad una forte caratterizzazione di polifunzionalità. La seconda parte della tesi prevede un’ipotesi di progetto architettonico per il rinnovo dello stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, recentemente acquistato dall’Atalanta B.C. S.p.A. – primo caso in Italia – che ne farà la propria casa.

Infrastruttura sportiva come bene culturale. Il progetto del nuovo stadio di Bergamo tra memoria e rigenerazione urbana

BERNARDI, ANDREA LIBERO;SAVANCO, CECILIA GAIA
2016/2017

Abstract

In a context increasingly inclined to attribute, even economically, maximum relevance to large recreational and recreational events, large sports infrastructures assume strategic importance, both to promote the architectural revival of entire cities (or large portions of their urban fabric), and to guarantee the economic sustainability, and a balanced development, to the sporting societies that hold the property. The Italian heritage, although rich in infrastructures of often unique quality, just think of the sports facilities designed by Pierluigi Nervi, or the absolute modernity of multi-functional conception of structures built in the twenties (concept then neglected and lost in the structures built in the eighties and ninety), is also dated and generally not well preserved. In fact, our country has a constellation of sports facilities (of different sizes, characteristics and usability) that still deserve to return to be focal points of the cities in which they were built. These infrastructures, especially if inserted in a consolidated urban context with large portions of constrained buildings, need to be renewed, cleaned by the additions and - consequently - adapted to today's needs, ensuring them, thanks to new facades, elevations, bases o roofing, multi-functional features, energy rationalization and comfort for the public user. It is therefore possible to read the current delay in the modernization of the Italian sporting infrastructural heritage in a positive key, since it is a unique opportunity to relaunch and develop across many economic, cultural, and social sectors. It is on these assumptions that in this study the theme of the design of a football stadium, of medium size and inserted in an urban context, is analyzed, analyzing first the architectural typology and the relationships that it determines towards the urban environment, and subsequently trying to interpret at best the potential that a renewed stadium can offer, in terms of development of the city itself, thanks to a strong characterization of multi-functionality. The second part of the thesis foresees an architectural project hypothesis for the renewal of the "Atleti Azzurri d'Italia" stadium in Bergamo, recently purchased by Atalanta B.C. S.p.A. - first case in Italy - that will make its home.
ALLEGRI, DAVIDE
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
In un contesto sempre più incline ad attribuire, anche economicamente, massima rilevanza ai grandi eventi ludici e ricreativi, le grandi infrastrutture sportive assumono importanza strategica, sia per favorire il rilancio architettonico di città intere (o di ampie porzioni del loro tessuto urbano), sia per garantire la sostenibilità economica, e un equilibrato sviluppo, alle società sportive che ne detengono la proprietà. Il patrimonio italiano, pur ricco di infrastrutture dai caratteri qualitativi spesso unici, basti pensare alle strutture sportive progettate da Pierluigi Nervi, o all’assoluta modernità di concezione polifunzionale di strutture costruite negli anni venti (concezione poi trascurata e perdutasi nelle strutture realizzate negli anni ottanta e novanta), è peraltro datato e, generalmente, non ben conservato. Di fatto, il nostro paese presenta una costellazione di impianti sportivi (di dimensioni, caratteristiche e possibilità d’utilizzo assai diverse) che meriterebbero comunque di tornare ad essere punti focali delle città in cui sono stati edificati. Queste infrastrutture, soprattutto se inserite in un contesto urbano consolidato con ampie porzioni dell’edificato vincolate, hanno la necessità di essere rinnovate, pulite dalle superfetazioni e – di conseguenza – adattate alle esigenze odierne, assicurando loro, grazie a nuove facciate, prospetti, basamenti o coperture, caratteri di polifunzionalità, di razionalizzazione energetica e di comfort per il pubblico utente. E’ quindi possibile leggere l’attuale ritardo nell’ammodernamento del patrimonio infrastrutturale sportivo italiano in chiave positiva, trattandosi di un’occasione unica di rilancio e di sviluppo trasversale per molti settori economici, culturali, e sociali. E’ su questi presupposti che in questo studio viene affrontato il tema della progettazione di uno stadio per il calcio, di media dimensione e inserito in un contesto urbano, analizzandone dapprima la tipologia architettonica e i rapporti che esso determina nei confronti dell’ambiente cittadino, e successivamente cercando di interpretare al meglio le potenzialità che uno stadio rinnovato può offrire, in termini di sviluppo della città stessa, grazie ad una forte caratterizzazione di polifunzionalità. La seconda parte della tesi prevede un’ipotesi di progetto architettonico per il rinnovo dello stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, recentemente acquistato dall’Atalanta B.C. S.p.A. – primo caso in Italia – che ne farà la propria casa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141044