This research tries to set a reflection on the phenomenon of the maifinito through the observation of the transformations of an emblematic city as Gela. The drawings at different scales of the transformations in some parts of the city of recent formation have shown the dynamics that have contributed to the modification of the urban landscape. Particularly it is underlined the origin and the nature of those empty areas that represent the negative of the physical construction of the city, residual of an operation of informal construction process. The choice of the project area has been made from the considerations done on the analysis of the city. The area, situated in the north of the city in a zone particularly wet because situated among two rivers, is called “Margi” that in the local dialect means wetland. The project faces the theme of the reconversion of an abandoned and marginal area of the city into a urban park. The intervention includes a central garden of agrumeti and the creation of a wetland through a lagooning facility that allows the natural treatment of the waste urban water. The intervention also includes three new public buildings (a theater, a new archaeological museum and a library) whic correspond to the principal accesses to the park and residential buildings which aim to complete unfinshed areas and to redefine the edge of the park.

Questa ricerca tenta di mettere a punto una riflessione strutturata sul fenomeno del maifinito attraverso l'osservazione delle trasformazioni di una città emblematica come Gela. Attraverso il ridisegno a scale diverse delle trasformazioni avvenute in alcune parti del tessuto di recente formazione si sono messe in luce le dinamiche che hanno contribuito alla modificazione del paesaggio urbano. In particolare si è evidenziato l’origine e la natura di quelle aree vuote che rappresentano il negativo della costruzione fisica della città, residui di un’operazione di costruzione informale e non pianificata. La scelta dell’area di progetto è stata fatta a partire dalle considerazioni fatte sull’analisi della città. L’area, situata a nord della città in una zona particolarmente umida perché situata tra due fiumi, è chiamata Margi che nel dialetto locale significa “palude”. Il progetto affronta il tema della riconversione di un’area abbandonata e marginale della città in parco urbano. L’intervento comprende un giardino centrale di agrumeti e la creazione di un’area umida attraverso un impianto di lagunaggio che permette il trattamento naturale delle acque reflue urbane. L’intervento comprende anche tre nuovi edifici pubblici (un teatro, un nuovo museo archeologico e una biblioteca) che corrispondono ai principali accessi al parco e degli edifici residenziali che vanno a completare alcuni lotti non finiti e a ridefinire il bordo del tessuto esistente sul parco. L’area di progetto è stata trattata come un oggetto maifinito che, nonostante lo stato di abbandono, rappresenta un principio di giardino. L’intervento quindi mantiene alcune preesistenze e densifica gli spazi vuoti sia con la vegetazione che con l’architettura.

Nel laboratorio del maifinito : un parco urbano ai Margi di Gela

PEPI, PIERPAOLO
2016/2017

Abstract

This research tries to set a reflection on the phenomenon of the maifinito through the observation of the transformations of an emblematic city as Gela. The drawings at different scales of the transformations in some parts of the city of recent formation have shown the dynamics that have contributed to the modification of the urban landscape. Particularly it is underlined the origin and the nature of those empty areas that represent the negative of the physical construction of the city, residual of an operation of informal construction process. The choice of the project area has been made from the considerations done on the analysis of the city. The area, situated in the north of the city in a zone particularly wet because situated among two rivers, is called “Margi” that in the local dialect means wetland. The project faces the theme of the reconversion of an abandoned and marginal area of the city into a urban park. The intervention includes a central garden of agrumeti and the creation of a wetland through a lagooning facility that allows the natural treatment of the waste urban water. The intervention also includes three new public buildings (a theater, a new archaeological museum and a library) whic correspond to the principal accesses to the park and residential buildings which aim to complete unfinshed areas and to redefine the edge of the park.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
Questa ricerca tenta di mettere a punto una riflessione strutturata sul fenomeno del maifinito attraverso l'osservazione delle trasformazioni di una città emblematica come Gela. Attraverso il ridisegno a scale diverse delle trasformazioni avvenute in alcune parti del tessuto di recente formazione si sono messe in luce le dinamiche che hanno contribuito alla modificazione del paesaggio urbano. In particolare si è evidenziato l’origine e la natura di quelle aree vuote che rappresentano il negativo della costruzione fisica della città, residui di un’operazione di costruzione informale e non pianificata. La scelta dell’area di progetto è stata fatta a partire dalle considerazioni fatte sull’analisi della città. L’area, situata a nord della città in una zona particolarmente umida perché situata tra due fiumi, è chiamata Margi che nel dialetto locale significa “palude”. Il progetto affronta il tema della riconversione di un’area abbandonata e marginale della città in parco urbano. L’intervento comprende un giardino centrale di agrumeti e la creazione di un’area umida attraverso un impianto di lagunaggio che permette il trattamento naturale delle acque reflue urbane. L’intervento comprende anche tre nuovi edifici pubblici (un teatro, un nuovo museo archeologico e una biblioteca) che corrispondono ai principali accessi al parco e degli edifici residenziali che vanno a completare alcuni lotti non finiti e a ridefinire il bordo del tessuto esistente sul parco. L’area di progetto è stata trattata come un oggetto maifinito che, nonostante lo stato di abbandono, rappresenta un principio di giardino. L’intervento quindi mantiene alcune preesistenze e densifica gli spazi vuoti sia con la vegetazione che con l’architettura.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141096