The city of Athens was chosen as the capital of the Greek state in 1833, after four centuries of Ottoman rule, reduced to only 4,000 inhabitants as 6,000 years earlier. Its territorial expansion was completely causal because no one of the regulatory plans that was drawn up during the 20th century was followed. In fact, capital appears as a causal expanse of buildings purely for residential use; the building density is therefore very high, the green spaces inside the city are small and scarce except for the Archaeological Park area. The desire to create an area completely dedicated to historical sites, evidence of the glorious past of Athens, although present in the regulatory plans only a few decades has finally been accomplished. To date, all these archaeological sites of historical cultural value are the main reason why the city of Athens is constantly stormed by millions of tourists all year round. Although tourism is a key resource for the city, as a primary source of income, it is very clear that mass tourism is gradually destroying the archaeological heritage. In these circumstances it is evident the lack of a structure that can be in support of tourism, which becomes a place where one can acquire awareness of the value that the historical sites possess. The idea of ​​creating a building that could become a new center of interest in the heart of Athens stems from a competition promoted by Start for Talents, called '' Terrace for the Acropolis. Project for Magna Greece ''. The project area is part of the urban fabric at the foot of the Acropolis, in one of the most important neighborhoods of the city: Thissio-Makryanni. Its position is strategic, as it is in direct contact with the main historical sites of the Archaeological Park and the most visited destinations both by tourists and by the inhabitants themselves. In this atmosphere full of meaning and memory, the challenge is to imagine the construction of an architecture capable of connecting past and present presences. The site faces north on Via Dyonisiou Aeropagitou, one of the main routes of Athens, recently transformed into a beautiful and long promenade that runs along the slopes of the Acropolis hill and connects several picturesque places, from the Plaka neighborhood to the site of Ancient Agora. Also to the north, it opens onto a beaten earth pitch that hides, under the footfall, the remains and ruins of an ancient dwelling dating back to the fifth century. d.C., belonging to the philosopher Proclus. The competition considered the project area totally free, although inside it there is a residence dating back to the early '900, with some accessory bodies. However, the analysis phase highlighted that the residential building has been protected since the end of 2012 due to its historical and cultural relevance as it belonged to the Kallisperi family and that the archaeological site in front of it, discovered during an excavation campaign in 1955, was most likely continues within the same area. The opportunity to understand the overall development of the archaeological site of Proclus was possible through a study that compares different Roman buildings dating back to the fourth and fifth centuries. d.C., based on the analysis of the distribution and the articulation of environments facing an internal courtyard. As for the Kallisperi house, having received only the perimeter of the building from the Municipality of Halandri, owner, it was necessary to find a planimetric reference in order to understand the reliability of the distribution of the interior spaces. The consideration of both these pre-existences within the design strategies is therefore essential. One of the objectives of the project is to articulate elements of different historical nature in a single system in order to enhance them, integrate them into the urban fabric and open them to the new collective uses of the contemporary city. The idea is to create a new structure so far missing in Athens, where auditoriums, refreshment areas and exhibition spaces can be a new meeting place for temporary exhibitions and events. A place designed not only for tourists, who now find themselves an increasingly present and participant in the definition of the local system, but also for the inhabitants themselves of the Greek capital. All this can be traced back to the characteristics of an Urban Center, a structure whose main mission is the critical involvement of civic communities and city users in the transformation policies of the city and the territory, through the communication and management of necessary events. . A structure that supports the development of places of cultural, historical and landscape interest and the processes of sensitization of users towards their intrinsic values, but also of the inevitable risks of consumption that they take because of mass attendance.

La città di Atene fu scelta come capitale dello Stato Greco nel 1833, dopo quattro secoli di dominazione ottomana, ridotta a soli 4.000 abitanti come 6.000 anni prima. La sua espansione territoriale fu del tutto causale in quanto non venne seguito alcuno dei piani regolatori che fu redatto durante il XX secolo. La capitale si mostra, infatti, come una distesa causale di edifici prettamente ad uso residenziale; la densità edilizia risulta perciò elevatissima, gli spazi verdi all’interno della città sono esigui e scarsi ad eccezione dell’area del Parco Archeologico. La volontà di creare un’area completamente dedicata ai siti storici, testimonianze del passato glorioso di Atene, pur presente nei piani regolatori solo da pochi decenni è stata finalmente compiuta. Ad oggi, tutti questi siti archeologici di valore storico culturale sono la ragione principale per cui la città di Atene è costantemente presa d’assalto da milioni di turisti in ogni periodo dell’anno. Nonostante il turismo sia una risorsa fondamentale per la città, in quanto fonte di reddito primario, è ben chiaro come il turismo di massa stia gradualmente distruggendo il patrimonio archeologico. In queste circostanze è evidente la mancanza di una struttura che possa essere a sostegno del turismo, che diventi luogo dove si possa acquisire consapevolezza del valore che i siti storici posseggono. L’idea di realizzare un edificio che possa diventare un nuovo polo di interesse nel cuore di Atene nasce da un concorso promosso da Start for Talents, denominato ‘‘Terrace for the Acropolis. Project for Magna Greece’’. L’area di progetto fa parte del tessuto urbano ai piedi dell’Acropoli, in uno dei più importanti quartieri del centro: Thissio-Makryanni. La sua posizione è strategica, in quanto si trova ad essere a diretto contatto con i principali siti storici del Parco Archeologico e delle mete più visitate sia dai turisti che dagli abitanti stessi. In questa atmosfera colma di significati e di memoria la sfida è immaginare la realizzazione di un’architettura capace di collegare presenze del passato e contemporaneità. Il sito si affaccia a nord su via Dyonisiou Aeropagitou, uno dei tracciati principali di Atene, da poco trasformato in una bellissima e lunga passeggiata che costeggia le pendici della collina dell’Acropoli e che collega diversi luoghi pittoreschi, dal quartiere Plaka al sito dell’Antica Agorà. Sempre a nord, esso si apre su una piazzola di terra battuta che nasconde, al di sotto della quota di calpestio, i resti e le rovine di un’antica dimora risalente al V sec. d.C., appartenuta al filosofo Proclo. Il concorso ha considerato l’area di progetto totalmente libera nonostante al suo interno sia presente una residenza risalente agli inizi del ’900, con alcuni corpi accessori. La fase di analisi ha però evidenziato che l’edificio residenziale è tutelato dalla fine del 2012 per la sua rilevanza storica e culturale in quanto appartenuto alla famiglia Kallisperi e che il sito archeologico antistante, scoperto durante una campagna di scavi nel 1955, con tutta probabilità prosegue all’interno dell’area medesima. L’opportunità di comprendere lo sviluppo complessivo del sito archeologico di Proclo è stata possibile tramite uno studio che mette a confronto diversi edifici romani risalenti al IV e V sec. d.C., basati sull’analisi della distribuzione e l’articolazione di ambienti affacciati su una corte interna. Per quanto riguarda casa Kallisperi, avendo ricevuto dal Comune di Halandri, proprietario, unicamente il rilievo perimetrale dell’edificio, è risultato necessario trovare un riferimento planimetrico per poter comprendere l’attendibilità della distribuzione degli spazi interni. La considerazione di entrambe queste preesistenze all’interno delle strategie progettuali risulta perciò imprescindibile. Uno degli obiettivi che il progetto si pone è quello di articolare in un unico sistema elementi di diversa natura storica al fine di valorizzarli, integrarli nel tessuto urbano e aprirli ai nuovi usi collettivi della città contemporanea. L’idea è di realizzare una nuova struttura finora mancante ad Atene, dove auditorium, zone ristoro e spazi espositivi possano costituire un nuovo polo di incontro per mostre temporanee ed eventi. Un luogo pensato non solo per i turisti, che ormai si ritrovano ad essere un’entità sempre più presente e partecipe alla definizione del sistema locale, ma anche per gli abitanti stessi della capitale greca. Tutto questo può essere ricondotto alle caratteristiche di un Urban Center, una struttura la cui missione principale è il coinvolgimento critico delle comunità civiche e dei city users nelle politiche di trasformazione della città e del territorio, attraverso l’azione di comunicazione e gestione di eventi necessari. Una struttura che sostenga lo sviluppo dei luoghi di interesse culturale, storico, paesaggistico del territorio ed i processi di sensibilizzazione dei fruitori nei confronti delle loro valenze intrinseche, ma anche degli inevitabili rischi di consunzione che essi corrono a causa delle frequentazioni di massa.

Valorizzazione del sito Kallisperi-Proclo lungo l'Athenian walk

AGOSTINELLI, CHIARA;GALPAROLI, CHIARA
2016/2017

Abstract

The city of Athens was chosen as the capital of the Greek state in 1833, after four centuries of Ottoman rule, reduced to only 4,000 inhabitants as 6,000 years earlier. Its territorial expansion was completely causal because no one of the regulatory plans that was drawn up during the 20th century was followed. In fact, capital appears as a causal expanse of buildings purely for residential use; the building density is therefore very high, the green spaces inside the city are small and scarce except for the Archaeological Park area. The desire to create an area completely dedicated to historical sites, evidence of the glorious past of Athens, although present in the regulatory plans only a few decades has finally been accomplished. To date, all these archaeological sites of historical cultural value are the main reason why the city of Athens is constantly stormed by millions of tourists all year round. Although tourism is a key resource for the city, as a primary source of income, it is very clear that mass tourism is gradually destroying the archaeological heritage. In these circumstances it is evident the lack of a structure that can be in support of tourism, which becomes a place where one can acquire awareness of the value that the historical sites possess. The idea of ​​creating a building that could become a new center of interest in the heart of Athens stems from a competition promoted by Start for Talents, called '' Terrace for the Acropolis. Project for Magna Greece ''. The project area is part of the urban fabric at the foot of the Acropolis, in one of the most important neighborhoods of the city: Thissio-Makryanni. Its position is strategic, as it is in direct contact with the main historical sites of the Archaeological Park and the most visited destinations both by tourists and by the inhabitants themselves. In this atmosphere full of meaning and memory, the challenge is to imagine the construction of an architecture capable of connecting past and present presences. The site faces north on Via Dyonisiou Aeropagitou, one of the main routes of Athens, recently transformed into a beautiful and long promenade that runs along the slopes of the Acropolis hill and connects several picturesque places, from the Plaka neighborhood to the site of Ancient Agora. Also to the north, it opens onto a beaten earth pitch that hides, under the footfall, the remains and ruins of an ancient dwelling dating back to the fifth century. d.C., belonging to the philosopher Proclus. The competition considered the project area totally free, although inside it there is a residence dating back to the early '900, with some accessory bodies. However, the analysis phase highlighted that the residential building has been protected since the end of 2012 due to its historical and cultural relevance as it belonged to the Kallisperi family and that the archaeological site in front of it, discovered during an excavation campaign in 1955, was most likely continues within the same area. The opportunity to understand the overall development of the archaeological site of Proclus was possible through a study that compares different Roman buildings dating back to the fourth and fifth centuries. d.C., based on the analysis of the distribution and the articulation of environments facing an internal courtyard. As for the Kallisperi house, having received only the perimeter of the building from the Municipality of Halandri, owner, it was necessary to find a planimetric reference in order to understand the reliability of the distribution of the interior spaces. The consideration of both these pre-existences within the design strategies is therefore essential. One of the objectives of the project is to articulate elements of different historical nature in a single system in order to enhance them, integrate them into the urban fabric and open them to the new collective uses of the contemporary city. The idea is to create a new structure so far missing in Athens, where auditoriums, refreshment areas and exhibition spaces can be a new meeting place for temporary exhibitions and events. A place designed not only for tourists, who now find themselves an increasingly present and participant in the definition of the local system, but also for the inhabitants themselves of the Greek capital. All this can be traced back to the characteristics of an Urban Center, a structure whose main mission is the critical involvement of civic communities and city users in the transformation policies of the city and the territory, through the communication and management of necessary events. . A structure that supports the development of places of cultural, historical and landscape interest and the processes of sensitization of users towards their intrinsic values, but also of the inevitable risks of consumption that they take because of mass attendance.
KOUSIDI, STAMATINA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
20-apr-2018
2016/2017
La città di Atene fu scelta come capitale dello Stato Greco nel 1833, dopo quattro secoli di dominazione ottomana, ridotta a soli 4.000 abitanti come 6.000 anni prima. La sua espansione territoriale fu del tutto causale in quanto non venne seguito alcuno dei piani regolatori che fu redatto durante il XX secolo. La capitale si mostra, infatti, come una distesa causale di edifici prettamente ad uso residenziale; la densità edilizia risulta perciò elevatissima, gli spazi verdi all’interno della città sono esigui e scarsi ad eccezione dell’area del Parco Archeologico. La volontà di creare un’area completamente dedicata ai siti storici, testimonianze del passato glorioso di Atene, pur presente nei piani regolatori solo da pochi decenni è stata finalmente compiuta. Ad oggi, tutti questi siti archeologici di valore storico culturale sono la ragione principale per cui la città di Atene è costantemente presa d’assalto da milioni di turisti in ogni periodo dell’anno. Nonostante il turismo sia una risorsa fondamentale per la città, in quanto fonte di reddito primario, è ben chiaro come il turismo di massa stia gradualmente distruggendo il patrimonio archeologico. In queste circostanze è evidente la mancanza di una struttura che possa essere a sostegno del turismo, che diventi luogo dove si possa acquisire consapevolezza del valore che i siti storici posseggono. L’idea di realizzare un edificio che possa diventare un nuovo polo di interesse nel cuore di Atene nasce da un concorso promosso da Start for Talents, denominato ‘‘Terrace for the Acropolis. Project for Magna Greece’’. L’area di progetto fa parte del tessuto urbano ai piedi dell’Acropoli, in uno dei più importanti quartieri del centro: Thissio-Makryanni. La sua posizione è strategica, in quanto si trova ad essere a diretto contatto con i principali siti storici del Parco Archeologico e delle mete più visitate sia dai turisti che dagli abitanti stessi. In questa atmosfera colma di significati e di memoria la sfida è immaginare la realizzazione di un’architettura capace di collegare presenze del passato e contemporaneità. Il sito si affaccia a nord su via Dyonisiou Aeropagitou, uno dei tracciati principali di Atene, da poco trasformato in una bellissima e lunga passeggiata che costeggia le pendici della collina dell’Acropoli e che collega diversi luoghi pittoreschi, dal quartiere Plaka al sito dell’Antica Agorà. Sempre a nord, esso si apre su una piazzola di terra battuta che nasconde, al di sotto della quota di calpestio, i resti e le rovine di un’antica dimora risalente al V sec. d.C., appartenuta al filosofo Proclo. Il concorso ha considerato l’area di progetto totalmente libera nonostante al suo interno sia presente una residenza risalente agli inizi del ’900, con alcuni corpi accessori. La fase di analisi ha però evidenziato che l’edificio residenziale è tutelato dalla fine del 2012 per la sua rilevanza storica e culturale in quanto appartenuto alla famiglia Kallisperi e che il sito archeologico antistante, scoperto durante una campagna di scavi nel 1955, con tutta probabilità prosegue all’interno dell’area medesima. L’opportunità di comprendere lo sviluppo complessivo del sito archeologico di Proclo è stata possibile tramite uno studio che mette a confronto diversi edifici romani risalenti al IV e V sec. d.C., basati sull’analisi della distribuzione e l’articolazione di ambienti affacciati su una corte interna. Per quanto riguarda casa Kallisperi, avendo ricevuto dal Comune di Halandri, proprietario, unicamente il rilievo perimetrale dell’edificio, è risultato necessario trovare un riferimento planimetrico per poter comprendere l’attendibilità della distribuzione degli spazi interni. La considerazione di entrambe queste preesistenze all’interno delle strategie progettuali risulta perciò imprescindibile. Uno degli obiettivi che il progetto si pone è quello di articolare in un unico sistema elementi di diversa natura storica al fine di valorizzarli, integrarli nel tessuto urbano e aprirli ai nuovi usi collettivi della città contemporanea. L’idea è di realizzare una nuova struttura finora mancante ad Atene, dove auditorium, zone ristoro e spazi espositivi possano costituire un nuovo polo di incontro per mostre temporanee ed eventi. Un luogo pensato non solo per i turisti, che ormai si ritrovano ad essere un’entità sempre più presente e partecipe alla definizione del sistema locale, ma anche per gli abitanti stessi della capitale greca. Tutto questo può essere ricondotto alle caratteristiche di un Urban Center, una struttura la cui missione principale è il coinvolgimento critico delle comunità civiche e dei city users nelle politiche di trasformazione della città e del territorio, attraverso l’azione di comunicazione e gestione di eventi necessari. Una struttura che sostenga lo sviluppo dei luoghi di interesse culturale, storico, paesaggistico del territorio ed i processi di sensibilizzazione dei fruitori nei confronti delle loro valenze intrinseche, ma anche degli inevitabili rischi di consunzione che essi corrono a causa delle frequentazioni di massa.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141151