Mobile wallets. How Italian banks are moving to develop new digital payment systems. A direct comparation

768 million. It is the number of people that have used Weixin Pay (the Chinese name of WeChat Pay – from Tencent) to send money during the last Lunar New Year. It was February 16th, 2018. It has been estimated that in 2016 the value of payments made using Weixin Pay was close to $27 billion. The one of Alipay was even higher, next to $36 billion. On the other part of the planet, in US, similar paying methods are widely used. It is the case of Apple Pay, Samsung Pay and the new entrant Google Pay. Also, big retail and e-commerce players, such as Walmart and Amazon have already created their own digital payment systems and are ready to take their part in the game. Italy, and whole Europe in general, is the ground where all these players are now coming to offer their product. Apple Pay was the first mover in our country (it has arrived in March 17th, 2017), followed by Amazon Pay (April 18th, 2017). The beginning of 2018 (January 21st) was the turn of WeChat Pay (at the moment, only available if you own a Chinese bank account) andfinally was launch also Samsung Pay (March 22nd, 2018). Numbers are still small in the Italian market, but trends are saying their market share is going to grow a lot in the next years. So, what is so interesting in these data? No one of the new entrant is a bank! Tradition banks are trying to react to what they think is a clear invasion of their ground, proposing sometimes me-too solutions and acquiring innovating start-ups in some other cases. The result they are achieving are not always positive and their dominant position is seriously threatened. The aim of this report is to show how the main Italian banks are trying to compete with these new players, developing their own mobile wallets. Are costumers going to use bank paying systems or are their going to prefer other methods developed by big tech companies?

768 milioni. È il numero di persone che hanno utilizzato Weixin Pay (il nome cinese di WeChat Pay - di Tencent) per inviare denaro durante l'ultimo capodanno lunare. Era il 16 febbraio 2018. È stato stimato che nel 2016 il valore dei pagamenti effettuati utilizzando Weixin Pay era vicino a $ 27 miliardi. Quello di Alipay era ancora più alto, vicino a $ 36 miliardi. Dall'altra parte del pianeta, negli Stati Uniti, sono ampiamente utilizzati metodi di pagamento simili. È il caso di Apple Pay, Samsung Pay e del nuovo concorrente Google Pay. Inoltre, i grandi player di vendita al dettaglio e di e-commerce, come Walmart e Amazon, hanno già creato i propri sistemi di pagamento digitali e sono pronti a prendere parte al gioco. L'Italia, e tutta l'Europa in generale, è il terreno su cui ora tutti questi player stanno arrivando per offrire il loro prodotto. Apple Pay è stato il primo nel nostro paese (è arrivato il 17 marzo 2017), seguito da Amazon Pay (18 aprile 2017). L'inizio del 2018 (21 gennaio) è stato il turno di WeChat Pay (al momento disponibile solo se si possiede un conto bancario cinese) e infine è stato lanciato anche Samsung Pay (22 marzo 2018). I numeri sono ancora marginali sul mercato italiano, ma le tendenze dicono che la loro quota di mercato crescerà molto nei prossimi anni. Quindi, cosa c'è di così interessante in questi dati? Nessuno dei nuovi concorrenti è una banca! Le banche stanno cercando di reagire a ciò che pensano sia una chiara invasione del loro territorio, proponendo a volte soluzioni "me-too" ed altre volte acquisendo start-up innovative. Il risultato che stanno ottenendo non è sempre positivo e la loro posizione dominante è seriamente minacciata. Lo scopo di questo rapporto è mostrare come le principali banche italiane stanno cercando di competere con questi nuovi player del mercato, sviluppando i propri portafogli mobile. I clienti utilizzeranno i sistemi di pagamento delle banche o preferiranno altri metodi sviluppati da grandi aziende tecnologiche?