With the expression hydrogeological instability, we mean the morphological processes characterized by actions which generate a deterioration of the territory and damage the population. Italy, due to its geological, geomorphological and hydrographic conformation, is naturally predisposed to the phenomena of instability. Over the years, several studies have covered the phenomenon of hydrogeological instability: for instance, the studies of ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) and IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica). Each of them starts from the assumption that the intense urbanization and the abandonment of the mountain territories are responsible for the increased risk, in addition to the increase in frequency of extreme rainfall events. The aim of this study is the quantitative assessment of the evolution over time of the landslide risk in the municipality of Bormio, in Alta Valtellina, rejecting, if possible, the thesis spread by mass media that the risk has increased due to the abandonment of the uplands and the lack of the territory’s maintenance. Five factors will be analyzed, namely resident population, land use, rainfall and temperature and registered landslides. In order to examine risk assessment, the classic formulation of risk will be used, which involves 3 parameters: exposure, hazard and vulnerability. Resident population and land use will be considered as exposure factors, while rainfall, temperatures and landslides as hazard factors. Vulnerability is set to 100% because we suppose that, if a landslide phenomenon were to occur, everything that it would meet on its path would be destroyed. In particular, this work will study the risk trend for 3 different years: 1950, 1980 and 2000. For each of them, a landslide risk map will be created in order to know the risk variation in Bormio.

Con l’espressione dissesto idrogeologico si intendono i processi di tipo morfologico caratterizzati da azioni che generano un degrado del territorio e danni alla popolazione. L’Italia, per la sua conformazione geologica, geomorfologica e idrografica, è naturalmente predisposta ai fenomeni di dissesto Negli anni, diversi studi hanno riguardato il fenomeno del dissesto idrogeologico: in particolare, si ricordano gli studi di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) e IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica). Ognuno di essi, parte dal presupposto che, l’intensa urbanizzazione e l’abbandono dei territori montani, siano i responsabili dell’aumento del rischio, oltre all’aumento della frequenza di eventi pluviometrici estremi. L’obiettivo di questo elaborato è la valutazione quantitativa dell’evoluzione nel tempo del rischio di frana del comune di Bormio, in Alta Valtellina, confutando, se possibile, la tesi diffusa dai mass media che il rischio sia aumentato a causa dell’abbandono delle alture e della conseguente mancanza di manutenzione del territorio in questione. Verranno analizzati 5 fattori: popolazione residente, uso del suolo, precipitazioni e temperature e fenomeni franosi censiti. Per l’analisi di rischio, verrà esaminata la formulazione classica del rischio che considera 3 parametri: esposizione, pericolosità e vulnerabilità. La popolazione residente e l’uso del suolo verranno considerati come fattore di esposizione, mentre le piogge, temperature e frane come fattore di pericolosità. La vulnerabilità è impostata pari al 100% in quanto si suppone che, se dovesse verificarsi un fenomeno franoso, tutto quello che incontrerebbe sul suo cammino, verrebbe distrutto. Nello specifico, si studierà l’andamento del rischio per 3 anni differenti: 1950, 1980 e 2000; per ognuno di essi, verrà creata una mappa del rischio frana per poter conoscere la variazione del rischio nel comune di Bormio.

VARIAZIONE DEL RISCHIO FRANA NEL BACINO ALPINO DEL COMUNE DI BORMIO

NEGRINI, VERONICA
2017/2018

Abstract

With the expression hydrogeological instability, we mean the morphological processes characterized by actions which generate a deterioration of the territory and damage the population. Italy, due to its geological, geomorphological and hydrographic conformation, is naturally predisposed to the phenomena of instability. Over the years, several studies have covered the phenomenon of hydrogeological instability: for instance, the studies of ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) and IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica). Each of them starts from the assumption that the intense urbanization and the abandonment of the mountain territories are responsible for the increased risk, in addition to the increase in frequency of extreme rainfall events. The aim of this study is the quantitative assessment of the evolution over time of the landslide risk in the municipality of Bormio, in Alta Valtellina, rejecting, if possible, the thesis spread by mass media that the risk has increased due to the abandonment of the uplands and the lack of the territory’s maintenance. Five factors will be analyzed, namely resident population, land use, rainfall and temperature and registered landslides. In order to examine risk assessment, the classic formulation of risk will be used, which involves 3 parameters: exposure, hazard and vulnerability. Resident population and land use will be considered as exposure factors, while rainfall, temperatures and landslides as hazard factors. Vulnerability is set to 100% because we suppose that, if a landslide phenomenon were to occur, everything that it would meet on its path would be destroyed. In particular, this work will study the risk trend for 3 different years: 1950, 1980 and 2000. For each of them, a landslide risk map will be created in order to know the risk variation in Bormio.
GRIFFINI, LAMBERTO
ING I - Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
25-lug-2018
2017/2018
Con l’espressione dissesto idrogeologico si intendono i processi di tipo morfologico caratterizzati da azioni che generano un degrado del territorio e danni alla popolazione. L’Italia, per la sua conformazione geologica, geomorfologica e idrografica, è naturalmente predisposta ai fenomeni di dissesto Negli anni, diversi studi hanno riguardato il fenomeno del dissesto idrogeologico: in particolare, si ricordano gli studi di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) e IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica). Ognuno di essi, parte dal presupposto che, l’intensa urbanizzazione e l’abbandono dei territori montani, siano i responsabili dell’aumento del rischio, oltre all’aumento della frequenza di eventi pluviometrici estremi. L’obiettivo di questo elaborato è la valutazione quantitativa dell’evoluzione nel tempo del rischio di frana del comune di Bormio, in Alta Valtellina, confutando, se possibile, la tesi diffusa dai mass media che il rischio sia aumentato a causa dell’abbandono delle alture e della conseguente mancanza di manutenzione del territorio in questione. Verranno analizzati 5 fattori: popolazione residente, uso del suolo, precipitazioni e temperature e fenomeni franosi censiti. Per l’analisi di rischio, verrà esaminata la formulazione classica del rischio che considera 3 parametri: esposizione, pericolosità e vulnerabilità. La popolazione residente e l’uso del suolo verranno considerati come fattore di esposizione, mentre le piogge, temperature e frane come fattore di pericolosità. La vulnerabilità è impostata pari al 100% in quanto si suppone che, se dovesse verificarsi un fenomeno franoso, tutto quello che incontrerebbe sul suo cammino, verrebbe distrutto. Nello specifico, si studierà l’andamento del rischio per 3 anni differenti: 1950, 1980 e 2000; per ognuno di essi, verrà creata una mappa del rischio frana per poter conoscere la variazione del rischio nel comune di Bormio.
Tesi di laurea Magistrale
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