This thesis started from the research of which are the major Italian ports, analyzing the characteristics, the movements. The ports finally identified are twelve: Genoa, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Naples, Cagliari, Gioia Tauro, Augusta, Taranto, Ravenna, Venice and Trieste. Their characteristics were then used to analyze the New Ports and Logistics Plan, which therefore loses legislative abstraction to compare itself in the various Italian port realities. Once these Twelve Ports were identified, two analyzes were made: the structural and the historical analysis. The position within the Mediterranean of Italy has certainly allowed the maintenance of a certain centrality of our country within the European Market and therefore, consequently, of its ports. Precisely its centrality and its weight within the European System that has meant that four of the European TEN-T networks passed through Italy. The historical analysis analyzes in which modalities the port and urban expansions occurred throughout the last century. In fact, with the advent of the railway within the logistic and commercial system, combined with the creation of ever larger and larger ships, it has made the creation of new port areas, different to the ancient port areas, often closed in coves. and too small in size. In any case, the lack of a retroport has made the relationship between the port and the interport, which becomes the actual back-port, where the goods are cleared and sorted to final destinations.

Questa tesi è partita dalla ricerca di quali sono i maggiori porti italiani, analizzandone le caratteristiche, le movimentazioni sia globali che singole ed evidenziando infine quei dodici porti che non solo tendono ad essere tra i primi quindici porti italiani nella movimentazione dei TEU, ma, in alcuni casi, acquisiscono una notevole importanza all’interno del Sistema Italia grazie alla loro capacità di rispondere alla domanda di un specifico settore che siano le rinfuse liquide o solide, i TEU, le Merci Varie, i Ro-Ro, i Container o il traffico croceristico.. I porti infine individuati sono dodici: Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Cagliari, Gioia Tauro, Augusta, Taranto, Ravenna, Venezia e Trieste. Le loro caratteristiche sono poi state utilizzate per analizzare il Nuovo Piano dei Porti e della Logistica che quindi perde l’astrazione legislativa per confrontarsi nelle varie realtà portuali italiane. Una volta individuati questi Dodici Porti sono state fatte due analisi: quella strutturale e quella storica. La posizione all’interno del Mediterraneo dell’Italia ha certamente permesso il mantenimento di una certa centralità del nostro Paese all’interno del Mercato Europeo e quindi, di conseguenza, dei suoi porti. Proprio la sua centralità e il suo peso all’interno del Sistema Europeo che ha fatto sì che quattro delle reti TEN-T europee passassero per l’Italia. L’analisi storica, analizza in che modalità sono avvenuti gli ampliamenti portuali e urbani lungo tutto il secolo scorso. Infatti, con l’avvento della ferrovia all’interno del sistema logistico e commerciale, unito alla creazione di navi sempre più grandi e numerose, ha reso sempre più necessaria la creazione di nuove aree portuali, diverse alle aree portuali antiche, spesso chiuse in insenature e di dimensioni troppo piccole. La mancanza di un retroporto ha comunque reso per lo più indispensabile il rapporto tra il porto e l’interporto che diventa l’effettivo retroporto, dove le merci vengono sdoganate e smistate verso le destinazioni finali.

Dodici porti. Storia, tipologia e vocazioni

BERTASA, ROSSELLA
2017/2018

Abstract

This thesis started from the research of which are the major Italian ports, analyzing the characteristics, the movements. The ports finally identified are twelve: Genoa, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Naples, Cagliari, Gioia Tauro, Augusta, Taranto, Ravenna, Venice and Trieste. Their characteristics were then used to analyze the New Ports and Logistics Plan, which therefore loses legislative abstraction to compare itself in the various Italian port realities. Once these Twelve Ports were identified, two analyzes were made: the structural and the historical analysis. The position within the Mediterranean of Italy has certainly allowed the maintenance of a certain centrality of our country within the European Market and therefore, consequently, of its ports. Precisely its centrality and its weight within the European System that has meant that four of the European TEN-T networks passed through Italy. The historical analysis analyzes in which modalities the port and urban expansions occurred throughout the last century. In fact, with the advent of the railway within the logistic and commercial system, combined with the creation of ever larger and larger ships, it has made the creation of new port areas, different to the ancient port areas, often closed in coves. and too small in size. In any case, the lack of a retroport has made the relationship between the port and the interport, which becomes the actual back-port, where the goods are cleared and sorted to final destinations.
TACCHINI, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2018
2017/2018
Questa tesi è partita dalla ricerca di quali sono i maggiori porti italiani, analizzandone le caratteristiche, le movimentazioni sia globali che singole ed evidenziando infine quei dodici porti che non solo tendono ad essere tra i primi quindici porti italiani nella movimentazione dei TEU, ma, in alcuni casi, acquisiscono una notevole importanza all’interno del Sistema Italia grazie alla loro capacità di rispondere alla domanda di un specifico settore che siano le rinfuse liquide o solide, i TEU, le Merci Varie, i Ro-Ro, i Container o il traffico croceristico.. I porti infine individuati sono dodici: Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Cagliari, Gioia Tauro, Augusta, Taranto, Ravenna, Venezia e Trieste. Le loro caratteristiche sono poi state utilizzate per analizzare il Nuovo Piano dei Porti e della Logistica che quindi perde l’astrazione legislativa per confrontarsi nelle varie realtà portuali italiane. Una volta individuati questi Dodici Porti sono state fatte due analisi: quella strutturale e quella storica. La posizione all’interno del Mediterraneo dell’Italia ha certamente permesso il mantenimento di una certa centralità del nostro Paese all’interno del Mercato Europeo e quindi, di conseguenza, dei suoi porti. Proprio la sua centralità e il suo peso all’interno del Sistema Europeo che ha fatto sì che quattro delle reti TEN-T europee passassero per l’Italia. L’analisi storica, analizza in che modalità sono avvenuti gli ampliamenti portuali e urbani lungo tutto il secolo scorso. Infatti, con l’avvento della ferrovia all’interno del sistema logistico e commerciale, unito alla creazione di navi sempre più grandi e numerose, ha reso sempre più necessaria la creazione di nuove aree portuali, diverse alle aree portuali antiche, spesso chiuse in insenature e di dimensioni troppo piccole. La mancanza di un retroporto ha comunque reso per lo più indispensabile il rapporto tra il porto e l’interporto che diventa l’effettivo retroporto, dove le merci vengono sdoganate e smistate verso le destinazioni finali.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141920