The culture and creative industry idea has swept all over the world. In the past decade the ‘creative cluster’ has also become a driver of urban renewal in China. Different from western countries, the Chinese government has more centralized resources and management power to influence the creative clusters. Though in the spontaneously formed creative clusters cases, at the beginning the creative group is the main actor in the development process. Afterwards the government plays a leading role in guiding development directions in the long run. In this study, we consider that the development modes could be classified into three types according to Song's research in 2007: bottom-up, in-between, and top-down. Under the influence of many aspects, the creative clusters might experience the transformation of development mode and show a variety of paths. We try to answer the question concerning which are the main development paths in the most well established creative-cultural districts in Beijing? Guided by this question, our thesis will give a general understanding of the public policies and spatial distribution about creative clusters in Beijing, the capital city of China. Then we will examine formation and transformation of two important and well-known cases in Beijing, to analyze and discuss the stories, planning and design, spatial revolution and management. The first case study is 798 Art District: it is an example of the transformation from creative cluster into tourism destination based on an abandoned Bauhaus-style factory; which developed from the "bottom-up" to the "in-between" mode. The second case is Songzhuang Culture and Creative Industry Cluster (SCCIC), a major contemporary artist community in Beijing’s eastern suburb, that switches its development mode from the "in-between" to "top-down" mode. In the context of China’s opening to marketization and globalization, both of them emerged in the mid-1990s at Beijing but showing quite different development paths. To understand the reasons beneath, we make a comparative study between them in order to understand similarities and differences and to build some policy recommendations .

Lo sviluppo dell’industria creativa ha investito tutto il mondo. Nell’ultimo decennio il ‘creative cluster’ è diventato il motore del rinnovamento urbano anche in Cina. A differenza dei paesi occidentali, il governo cinese ha maggiormente centralizzato le risorse e il potere gestionale per influenzare la formazione di distretti creativi e culturali: in diversi casi i distretti creativi si sono formati spontaneamente e almeno inizialmente i creativi e gli operatori del settore erano l’attore principale nel processo di sviluppo. In altri casi e soprattutto in una fase successiva in Cina è stato soprattutto il governo ad assumere il ruolo di guida in grado di indicare la direzione di sviluppo a lungo termine. In questa ricerca vogliamo osservare i modelli di sviluppo dei distretti creativi che, seguendo la ricerca di Song del 2007, possono essere classificati in Cina in tre tipologie a seconda del tipo di processo e del tipo di attori che li ha caratterizzati : “bottom-up”, “in-between”, e “top-down”. L’osservazione dei casi, però, mostra una suddivisione non rigida e da diversi punti di vista, i creative cluster sperimentano modalità di sviluppo differenti e danno vita a percorsi molto più articolati e complessi. La tesi dunque provara rispondere alla domanda: quale è il principale percorso di sviluppo nei distretti culturale-creativi più consolidati, noti e affermati a Beijing? Guidati da questa domanda, la nostra tesi costruisce molto sinteticamente un quadro generale sulle politiche pubbliche in materia e sulla speciale distribuzione dei creative cluster nella capitale della Cina, Bejing. Successivamente la tesi si occupa della formazione e della trasformazione di due dei più noti casi studio a Beijing, per analizzarne e commentarne le storie, la pianificazione e il design, la trasformazione spaziale e la sua gestione. Il primo caso studio è 798 Art District: si tratta di un esempio di trasformazione di un distretto creativo in una tipologia fortemente orientata al turismo, situato in una ex fabbrica abbandonata in stile Bauhaus, trasformazione riconducibile dal modello “bottom-up” tratteggiato da Song in uno “in-between”.Il secondo caso studio è Songzhuang Culture and Creative Industry Cluster (SCCIC): si tratta di una delle maggiori comunità di artisti contemporanei situata nella periferia orientale di Beijing. In questo caso si passa da un metodo di sviluppo “in between” a uno “top down”. Entrambi i casi sono nati nella Beijing degli metà anni ‘90, nel contesto dell’apertura della Cina alla commercializzazione e alla globalizzazione, presentando tuttavia percorsi di sviluppo differenti. Per comprenderne le ragioni, metteremo a confronto i due casi al fine di individuare le somiglianze e le differenze, e per sviluppare alcune raccomandazioni strategiche.

Creative industry development paths. Observations on two cases in Beijing

HOU, KAIDAN;HAN, ZEHUA
2017/2018

Abstract

The culture and creative industry idea has swept all over the world. In the past decade the ‘creative cluster’ has also become a driver of urban renewal in China. Different from western countries, the Chinese government has more centralized resources and management power to influence the creative clusters. Though in the spontaneously formed creative clusters cases, at the beginning the creative group is the main actor in the development process. Afterwards the government plays a leading role in guiding development directions in the long run. In this study, we consider that the development modes could be classified into three types according to Song's research in 2007: bottom-up, in-between, and top-down. Under the influence of many aspects, the creative clusters might experience the transformation of development mode and show a variety of paths. We try to answer the question concerning which are the main development paths in the most well established creative-cultural districts in Beijing? Guided by this question, our thesis will give a general understanding of the public policies and spatial distribution about creative clusters in Beijing, the capital city of China. Then we will examine formation and transformation of two important and well-known cases in Beijing, to analyze and discuss the stories, planning and design, spatial revolution and management. The first case study is 798 Art District: it is an example of the transformation from creative cluster into tourism destination based on an abandoned Bauhaus-style factory; which developed from the "bottom-up" to the "in-between" mode. The second case is Songzhuang Culture and Creative Industry Cluster (SCCIC), a major contemporary artist community in Beijing’s eastern suburb, that switches its development mode from the "in-between" to "top-down" mode. In the context of China’s opening to marketization and globalization, both of them emerged in the mid-1990s at Beijing but showing quite different development paths. To understand the reasons beneath, we make a comparative study between them in order to understand similarities and differences and to build some policy recommendations .
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2018
2017/2018
Lo sviluppo dell’industria creativa ha investito tutto il mondo. Nell’ultimo decennio il ‘creative cluster’ è diventato il motore del rinnovamento urbano anche in Cina. A differenza dei paesi occidentali, il governo cinese ha maggiormente centralizzato le risorse e il potere gestionale per influenzare la formazione di distretti creativi e culturali: in diversi casi i distretti creativi si sono formati spontaneamente e almeno inizialmente i creativi e gli operatori del settore erano l’attore principale nel processo di sviluppo. In altri casi e soprattutto in una fase successiva in Cina è stato soprattutto il governo ad assumere il ruolo di guida in grado di indicare la direzione di sviluppo a lungo termine. In questa ricerca vogliamo osservare i modelli di sviluppo dei distretti creativi che, seguendo la ricerca di Song del 2007, possono essere classificati in Cina in tre tipologie a seconda del tipo di processo e del tipo di attori che li ha caratterizzati : “bottom-up”, “in-between”, e “top-down”. L’osservazione dei casi, però, mostra una suddivisione non rigida e da diversi punti di vista, i creative cluster sperimentano modalità di sviluppo differenti e danno vita a percorsi molto più articolati e complessi. La tesi dunque provara rispondere alla domanda: quale è il principale percorso di sviluppo nei distretti culturale-creativi più consolidati, noti e affermati a Beijing? Guidati da questa domanda, la nostra tesi costruisce molto sinteticamente un quadro generale sulle politiche pubbliche in materia e sulla speciale distribuzione dei creative cluster nella capitale della Cina, Bejing. Successivamente la tesi si occupa della formazione e della trasformazione di due dei più noti casi studio a Beijing, per analizzarne e commentarne le storie, la pianificazione e il design, la trasformazione spaziale e la sua gestione. Il primo caso studio è 798 Art District: si tratta di un esempio di trasformazione di un distretto creativo in una tipologia fortemente orientata al turismo, situato in una ex fabbrica abbandonata in stile Bauhaus, trasformazione riconducibile dal modello “bottom-up” tratteggiato da Song in uno “in-between”.Il secondo caso studio è Songzhuang Culture and Creative Industry Cluster (SCCIC): si tratta di una delle maggiori comunità di artisti contemporanei situata nella periferia orientale di Beijing. In questo caso si passa da un metodo di sviluppo “in between” a uno “top down”. Entrambi i casi sono nati nella Beijing degli metà anni ‘90, nel contesto dell’apertura della Cina alla commercializzazione e alla globalizzazione, presentando tuttavia percorsi di sviluppo differenti. Per comprenderne le ragioni, metteremo a confronto i due casi al fine di individuare le somiglianze e le differenze, e per sviluppare alcune raccomandazioni strategiche.
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
Creative Industry Development Paths —— Han Zehua & Hou Kaidan.pdf

non accessibile

Descrizione: thesis file
Dimensione 45.32 MB
Formato Adobe PDF
45.32 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/141933