Pompeii is an archaeological site known all over the world as a living testimony of an exceptional historical reality. This place, unearthed by the excavations, lives in the duality between ancient and present that can be identified in the part not yet excavated of the site, a place that is within the archaeological boundary, but that follows the rules of the city outside. The project aims to be a link between the two levels, giving an alternative way to visit the site from an elevated point of view: the Tower VIII represents a starting point between the archeological level and the not excavated one, as well as the Casino dell'Aquila, whic connects the ancient decumanus to the embankment. Offering both this possibility, the route is new and unusual both for the tourist and for the operators of the site, aimed at the discovery of a Pompeii observable through new horizons. The project is addressing the needs of the land generated by the imminent change of use of the Casino dell’Aquila, now main site of the operators, which will become a new restaurant: a solution to the reduction of the work area is the construction of a new place with all necessary services, that shows a direct call of the ancient Domus both for its appearance and for its location, which is in connection with the archaeological layer. To face the extended tourist flow that will stand on the embankment, the visitor is accompanied on the unexcavated area by resting and observing places, which are repeatable and displaceable, inserted in a new design of the fields and paths. These elemets refer to some of the ancient systems - cistern, triclinium, terrace – and make it easier for the tourist to walk on the way. The Pompeii embankment is divided into two main blocks, whose only contact point is a bridge, already present during the Bourbon excavations for the transport of waste land. The project wants to make it participate in its historical role, but this time in order to facilitate turists to cross the whole way.

Pompei è un sito archeologico patrimonio dell'umanità, conosciuto in tutto il mondo come testimonianza viva di una realtà storica eccezionale. Questo luogo, dopo gli scavi che l’hanno riportato alla luce, vive nella dualità tra antico e presente individuabile nella parte non ancora scavata del sito, luogo che è sì all'interno del confine archeologico, ma che segue le regole del tessuto urbano esterno. Il percorso progettuale intrapreso vuole porsi come anello di congiunzione tra i due tessuti, fornendo un percorso di visita alternativo da un punto di vista sopraelevato: la Torre VIII rappresenta un punto di partenza ponendosi a cavallo tra la quota zero e la quota del non scavato, così come il Casino dell'Aquila, già occasione di risalita dal decumano antico al terrapieno. Offrendo entrambi questa possibilità pongono il tragitto ad un livello nuovo ed inusuale sia per il turista che per gli operatori del sito, volto alla scoperta di una Pompei osservabile attraverso nuovi orizzonti. Il progetto vuole affrontare le esigenze del terrapieno generate dall’imminente cambio di destinazione del Casino dell’Aquila, ora sede degli operatori del sito, che diventerà nuovo punto di ristorazione: una soluzione alla riduzione drastica dello spazio dedicato agli operatori è la realizzazione di un nuovo luogo di lavoro dedicato complessivo di tutti i servizi necessari, con un richiamo diretto alla Domus antica sia per forma sia per posizione, in linea con il tessuto archeologico. Per venire incontro all’esteso flusso turistico che sosterà sul terrapieno, si accompagna il visitatore sull’area non scavata fornendo luoghi di riposo e osservazione come elementi ripetibili e dislocabili, inseriti in un nuovo disegno dei campi e dei percorsi dell’area con richiami a figure dell’antico -cisterna, triclinio, terrazza- agevolando il turista nel percorso. Il terrapieno pompeiano è diviso in due blocchi principali il cui unico punto di contatto è un ponte, utilizzato già negli scavi borbonici per il trasporto del terreno di risulta. Il progetto lo vuole rendere di nuovo partecipe nel suo ruolo storico, ma questa volta al fine di agevolare il tragitto al flusso turistico.

Aree archeologiche e progetto d’architettura. Pompei dall'alto

PALMA, VALENTINA;PAPINI, ANNA
2017/2018

Abstract

Pompeii is an archaeological site known all over the world as a living testimony of an exceptional historical reality. This place, unearthed by the excavations, lives in the duality between ancient and present that can be identified in the part not yet excavated of the site, a place that is within the archaeological boundary, but that follows the rules of the city outside. The project aims to be a link between the two levels, giving an alternative way to visit the site from an elevated point of view: the Tower VIII represents a starting point between the archeological level and the not excavated one, as well as the Casino dell'Aquila, whic connects the ancient decumanus to the embankment. Offering both this possibility, the route is new and unusual both for the tourist and for the operators of the site, aimed at the discovery of a Pompeii observable through new horizons. The project is addressing the needs of the land generated by the imminent change of use of the Casino dell’Aquila, now main site of the operators, which will become a new restaurant: a solution to the reduction of the work area is the construction of a new place with all necessary services, that shows a direct call of the ancient Domus both for its appearance and for its location, which is in connection with the archaeological layer. To face the extended tourist flow that will stand on the embankment, the visitor is accompanied on the unexcavated area by resting and observing places, which are repeatable and displaceable, inserted in a new design of the fields and paths. These elemets refer to some of the ancient systems - cistern, triclinium, terrace – and make it easier for the tourist to walk on the way. The Pompeii embankment is divided into two main blocks, whose only contact point is a bridge, already present during the Bourbon excavations for the transport of waste land. The project wants to make it participate in its historical role, but this time in order to facilitate turists to cross the whole way.
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
PETRINI, LORENZA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2018
2017/2018
Pompei è un sito archeologico patrimonio dell'umanità, conosciuto in tutto il mondo come testimonianza viva di una realtà storica eccezionale. Questo luogo, dopo gli scavi che l’hanno riportato alla luce, vive nella dualità tra antico e presente individuabile nella parte non ancora scavata del sito, luogo che è sì all'interno del confine archeologico, ma che segue le regole del tessuto urbano esterno. Il percorso progettuale intrapreso vuole porsi come anello di congiunzione tra i due tessuti, fornendo un percorso di visita alternativo da un punto di vista sopraelevato: la Torre VIII rappresenta un punto di partenza ponendosi a cavallo tra la quota zero e la quota del non scavato, così come il Casino dell'Aquila, già occasione di risalita dal decumano antico al terrapieno. Offrendo entrambi questa possibilità pongono il tragitto ad un livello nuovo ed inusuale sia per il turista che per gli operatori del sito, volto alla scoperta di una Pompei osservabile attraverso nuovi orizzonti. Il progetto vuole affrontare le esigenze del terrapieno generate dall’imminente cambio di destinazione del Casino dell’Aquila, ora sede degli operatori del sito, che diventerà nuovo punto di ristorazione: una soluzione alla riduzione drastica dello spazio dedicato agli operatori è la realizzazione di un nuovo luogo di lavoro dedicato complessivo di tutti i servizi necessari, con un richiamo diretto alla Domus antica sia per forma sia per posizione, in linea con il tessuto archeologico. Per venire incontro all’esteso flusso turistico che sosterà sul terrapieno, si accompagna il visitatore sull’area non scavata fornendo luoghi di riposo e osservazione come elementi ripetibili e dislocabili, inseriti in un nuovo disegno dei campi e dei percorsi dell’area con richiami a figure dell’antico -cisterna, triclinio, terrazza- agevolando il turista nel percorso. Il terrapieno pompeiano è diviso in due blocchi principali il cui unico punto di contatto è un ponte, utilizzato già negli scavi borbonici per il trasporto del terreno di risulta. Il progetto lo vuole rendere di nuovo partecipe nel suo ruolo storico, ma questa volta al fine di agevolare il tragitto al flusso turistico.
Tesi di laurea Magistrale
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