The thesis elaboration examines an extremely current issue, that of combating the problem of depopulation and the abandonment of minor centers in Italy and in Europe, introducing a vision and a change of perspective with respect to the centrality of the city that affected the architectural panorama of the last years. There are numerous projects and initiatives that are moving in this direction, as highlighted by this year's Italian Pavilion, curated by architect Mario Cucinella, whose theme "Arcipelago Italia" tackles the relaunch of territories temporally and spatially far from large urban areas and holders of an invaluable cultural heritage, as a strategy for the whole country. In this sense, the work intends to draw attention to Oliena (NU), a village of Barbagia set among limestone plateaus, surrounded by woods and springs and with a rich agriculture and livestock. The case study is emblematic because it is subject to a progressive abandonment and degradation of its historical center, following the transfer of the population towards the surrounding suburbs of new construction, more responsive to the renewed needs of contemporary living. Despite this, Oliena has developed its own reaction to the phenomenon of abandonment through the "Cortes Apertas" ten-year event - an event of strong tourist appeal, spontaneously conceived by the local population for the promotion of local economic and cultural identities - resulting in an integrated model of participation which has been used as a reference for the enhancement of the social, cultural, territorial and landscape heritage. The project will examine the "matrix center", a place of first and ancient formation characterized by a dense urban fabric at the court, evidence of the rural society that lived there until the 70s, and by a few open spaces of aggregation. The goal is to experiment with temporary solutions for the regeneration of green open spaces in a state of degradation and currently not exploited, through the insertion of urban devices that represent and give added value to the resources and peculiarities of the places. The design approach has a dual purpose: on the one hand to stimulate the population to rethink the once-identifying places of their daily life, through a manual of tools for the self-construction of urban devices; on the other hand, that of re-actualizing these places according to contemporary styles of life and sociability, which trigger permanent mechanisms of re-appropriation of space.

L’elaborato di tesi prende in esame un tema estremamente attuale, quello di contrastare il problema dello spopolamento e dell’abbandono dei centri minori in Italia e in Europa, introducendo una visione e un cambio di prospettiva rispetto alla centralità della città che ha interessato il panorama architettonico degli ultimi anni. Numerosi sono i progetti e le iniziative che si stanno muovendo in questa direzione, come evidenziato dal Padiglione Italia di quest’anno, curato dall’architetto Mario Cucinella, il cui tema “Arcipelago Italia” affronta il rilancio di territori temporalmente e spazialmente lontani dalle grandi aree urbane e detentori di un patrimonio culturale inestimabile, come una strategia per l’intero paese. In tal senso, il lavoro intende porre l’attenzione su Oliena (NU), un borgo della Barbagia incastonato tra altopiani calcarei, circondato da boschi e sorgenti e con una ricca agricoltura e allevamento. Il caso studio è emblematico perché soggetto ad un progressivo abbandono e degrado del suo centro storico, a seguito del trasferimento della popolazione verso la circostante periferia di nuova costruzione, più rispondente alle rinnovate esigenze dell’abitare contemporaneo. Nonostante ciò, Oliena ha sviluppato una propria reazione al fenomeno dell’abbandono attraverso l’evento decennale “Cortes Apertas” - evento di forte richiamo turistico, ideato spontaneamente dalla popolazione locale per la promozione delle identità economiche e culturali locali – risultando modello integrato di partecipazione che si è preso a riferimento per una valorizzazione del patrimonio sociale, culturale, territoriale e paesaggistico. Il progetto prenderà in esame il “centro matrice”, luogo di prima e antica formazione caratterizzato da un denso tessuto urbano a corte, testimonianza della società rurale che lo ha abitato fino agli anni 70, e da pochi spazi aperti di aggregazione. L’obiettivo è quello di sperimentare soluzioni temporanee per la rigenerazione degli spazi aperti verdi in stato di degrado e attualmente non valorizzati, attraverso l’innesto di dispositivi urbani che rappresentino e diano un valore aggiunto alle risorse e peculiarità dei luoghi. L’approccio progettuale ha un duplice intento: da un lato quello di stimolare la popolazione a ripensare i luoghi un tempo identitari del loro vivere quotidiano, attraverso un manuale di strumenti per l’autocostruzione di dispositivi urbani; dall’altro quello di ri-attualizzare questi luoghi secondo stili di vita e di socialità contemporanei, che inneschino meccanismi permanenti di ri-appropriazione dello spazio.

Re-start village Oliena. Sardegna toolkit manual L

LUCCHESE, SILVIA;CUGINI, CHIARA
2017/2018

Abstract

The thesis elaboration examines an extremely current issue, that of combating the problem of depopulation and the abandonment of minor centers in Italy and in Europe, introducing a vision and a change of perspective with respect to the centrality of the city that affected the architectural panorama of the last years. There are numerous projects and initiatives that are moving in this direction, as highlighted by this year's Italian Pavilion, curated by architect Mario Cucinella, whose theme "Arcipelago Italia" tackles the relaunch of territories temporally and spatially far from large urban areas and holders of an invaluable cultural heritage, as a strategy for the whole country. In this sense, the work intends to draw attention to Oliena (NU), a village of Barbagia set among limestone plateaus, surrounded by woods and springs and with a rich agriculture and livestock. The case study is emblematic because it is subject to a progressive abandonment and degradation of its historical center, following the transfer of the population towards the surrounding suburbs of new construction, more responsive to the renewed needs of contemporary living. Despite this, Oliena has developed its own reaction to the phenomenon of abandonment through the "Cortes Apertas" ten-year event - an event of strong tourist appeal, spontaneously conceived by the local population for the promotion of local economic and cultural identities - resulting in an integrated model of participation which has been used as a reference for the enhancement of the social, cultural, territorial and landscape heritage. The project will examine the "matrix center", a place of first and ancient formation characterized by a dense urban fabric at the court, evidence of the rural society that lived there until the 70s, and by a few open spaces of aggregation. The goal is to experiment with temporary solutions for the regeneration of green open spaces in a state of degradation and currently not exploited, through the insertion of urban devices that represent and give added value to the resources and peculiarities of the places. The design approach has a dual purpose: on the one hand to stimulate the population to rethink the once-identifying places of their daily life, through a manual of tools for the self-construction of urban devices; on the other hand, that of re-actualizing these places according to contemporary styles of life and sociability, which trigger permanent mechanisms of re-appropriation of space.
DAGLIO, LAURA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2018
2017/2018
L’elaborato di tesi prende in esame un tema estremamente attuale, quello di contrastare il problema dello spopolamento e dell’abbandono dei centri minori in Italia e in Europa, introducendo una visione e un cambio di prospettiva rispetto alla centralità della città che ha interessato il panorama architettonico degli ultimi anni. Numerosi sono i progetti e le iniziative che si stanno muovendo in questa direzione, come evidenziato dal Padiglione Italia di quest’anno, curato dall’architetto Mario Cucinella, il cui tema “Arcipelago Italia” affronta il rilancio di territori temporalmente e spazialmente lontani dalle grandi aree urbane e detentori di un patrimonio culturale inestimabile, come una strategia per l’intero paese. In tal senso, il lavoro intende porre l’attenzione su Oliena (NU), un borgo della Barbagia incastonato tra altopiani calcarei, circondato da boschi e sorgenti e con una ricca agricoltura e allevamento. Il caso studio è emblematico perché soggetto ad un progressivo abbandono e degrado del suo centro storico, a seguito del trasferimento della popolazione verso la circostante periferia di nuova costruzione, più rispondente alle rinnovate esigenze dell’abitare contemporaneo. Nonostante ciò, Oliena ha sviluppato una propria reazione al fenomeno dell’abbandono attraverso l’evento decennale “Cortes Apertas” - evento di forte richiamo turistico, ideato spontaneamente dalla popolazione locale per la promozione delle identità economiche e culturali locali – risultando modello integrato di partecipazione che si è preso a riferimento per una valorizzazione del patrimonio sociale, culturale, territoriale e paesaggistico. Il progetto prenderà in esame il “centro matrice”, luogo di prima e antica formazione caratterizzato da un denso tessuto urbano a corte, testimonianza della società rurale che lo ha abitato fino agli anni 70, e da pochi spazi aperti di aggregazione. L’obiettivo è quello di sperimentare soluzioni temporanee per la rigenerazione degli spazi aperti verdi in stato di degrado e attualmente non valorizzati, attraverso l’innesto di dispositivi urbani che rappresentino e diano un valore aggiunto alle risorse e peculiarità dei luoghi. L’approccio progettuale ha un duplice intento: da un lato quello di stimolare la popolazione a ripensare i luoghi un tempo identitari del loro vivere quotidiano, attraverso un manuale di strumenti per l’autocostruzione di dispositivi urbani; dall’altro quello di ri-attualizzare questi luoghi secondo stili di vita e di socialità contemporanei, che inneschino meccanismi permanenti di ri-appropriazione dello spazio.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/142009