Connessioni in sequenza : reinventare il rapporto col fiume Magnan

Nice, French city on the Mediterranean Sea, is the most important center of the French Riviera. With its metropolitan area Nice reaches considerable dimensions, its position is strategic, it has a large port, a constantly expanding railway and its airport is the second most important in France. This infrastructural development has allowed the city to become a very popular tourist destination. In recent years, the construction of the new city tramway line is under way. The infrastructure, 11.3 km long and equipped with 20 stations, follows the West-East axis of the city connecting the port, located within the ancient part of Nice, with the airport, located peripherally in a contemporary scenario. In the middle of the tramway line there is the "Magnan" stop, where the project develops. The Magnan river is the fulcrum of the project. After the Paillon and the Var, the Magnan is the main river of Nice. The district of La Madeleine, along the Magnan valley, is a suburban area. It has a recent birth and a development linked to the expansion of the city and the growth of industries. At the end of the nineteenth century, in fact, the Madeleine was an area with predominantly agricultural activities and the river flowed freely in its irregular bed. The cover works of the Magnan, begun in 1926 and completed in 1960, allowed industrial growth. However, the river is only covered in its lower part. The design intent is to increase the attractiveness of the Magnan valley, attracting the citizens inside and inviting them to discover the beauties. To do this, the reopening of the river is essential. Inside the river bed there is a linear park to connect "the sea and the mountain" and to allow people to rediscover an absent nature in the valley. The first part of the project developes in paths that climb among the cultivated terraces, to discover the agricultural origins of this area. The design strategy uses two directions: a longitudinal direction along the river and a transversal one that leads back to the paths, sometimes dug into the mountain. The same strategy is implemented near the sea, where the project takes three alignments: the first is that along the river, the second and third, orthogonal to the previous direction, are related respectively to the tranway and the Promenade des Anglais. In this place, where the tramway passes with the stop "Magnan", there is the most important part of the project: the museum. It is completely hypogeum and it is located in the portion of ground between the road and the river, using the underground tunnel of the Magnan, as a fundamental pre-existence from which the project takes shape. The intervention, in fact, proposes to restore the relationship with the river Magnan, including it inside, and to establish a direct connection with the stop of the tranway, making it become one of the main entrances to the exhibition path.

Nizza, città francese sul Mar Mediterraneo, è il centro più importante della Costa Azzurra. Con la sua area metropolitana essa raggiunge dimensioni notevoli, la sua posizione è strategica, ha un grande porto, una ferrovia in continua espansione e il suo aeroporto è il secondo per rilevanza in Francia. Questo sviluppo infrastrutturale, che facilita i collegamenti con il resto della nazione e dell’Europa, ha permesso alla città di diventare una meta turistica molto ambita. Negli ultimi anni è in corso la realizzazione della nuova linea tranviaria cittadina. L’infrastruttura, lunga 11,3 km e dotata di 20 stazioni, segue l'asse Ovest-Est della città collegando il porto, situato all’interno del nucleo antico di Nizza, con l’aeroporto, situato invece perifericamente in uno scenario edilizio contemporaneo. A circa metà del percorso della nuova tranway si incontra la fermata di “Magnan”, luogo in cui si sviluppa l’intervento progettuale. Il corso del fiume Magnan è infatti il fulcro attorno al quale ruotano gli interventi, che si relazionano sia con il denso tessuto edilizio vicino alla foce, sia con i versanti delle montagne. Dopo il Paillon e il Var, il Magnan, infatti, è il fiume principale di Nizza. Il quartiere de La Madeleine, lungo la valle del Magnan, è una zona periferica rispetto al centro storico, ha una nascita recente e uno sviluppo legato all’espansione della città e alla crescita delle industrie. Alla fine del XIX secolo, infatti, la Madeleine era una zona con attività a prevalenza agricola e il fiume scorreva libero nel suo alveo irregolare. I lavori della copertura del Magnan, iniziati nel 1926 e completati nel 1960, permisero una crescita industriale. Il fiume viene tuttavia interrato solo nella sua parte inferiore. La volontà progettuale è quella di aumentare l’attrattività della valle del Magnan, attirando i cittadini al suo interno e invogliandoli a scoprirne le bellezze. Per fare questo la riapertura del fiume nel suo tratto coperto è stata indispensabile. All’interno del letto del fiume, per molti mesi in secca, è stato infatti pensato un parco lineare che connetta “il mare e la montagna” e che dia la possibilità alle persone di riscoprire una natura completamente assente nel fondo valle, dove a dominare sono gli alti edifici affacciati sul Boulevard de la Madeleine. Una volta attirati all’interno della valle grazie al parco lineare, si vuole cercare di condurre i visitatori alla scoperta dei versanti delle colline, ricchi di specie arboree e di antichi cammini che si inerpicano tra i terrazzamenti coltivati, alla scoperta delle origini agricole di questa zona. Percorsi artificiali sono dunque il mezzo tramite il quale si vogliono condurre le persone ad esplorare le colline: essi partono dal fondo valle e risalgono verso i crinali attraverso sentieri, scale e punti panoramici da cui è possibile osservare il paesaggio fino al mare. La strategia progettuale si avvale quindi di due direzioni: una direzione longitudinale lungo il fiume e una trasversale riconducibile ai sentieri, a tratti scavati nella montagna per inquadrare uno scorcio di paesaggio ben definito. La stessa strategia viene attuata vicino al mare, dove il progetto prende tre allineamenti: il primo è quello lungo il corso del fiume, il secondo e il terzo, ortogonali alla direzione precedente, sono legati rispettivamente alla tranway e alla Promenade des Anglais. In questo punto, dove passa la linea tranviaria con la fermata “Magnan”, si sviluppa l’intervento più importante riconducibile a una struttura museale. Il museo, completamente ipogeo, si va a strutturare nella porzione di suolo tra la quota strada e quella del fiume, sfruttando il canale interrato del Magnan, una preesistenza fondamentale dalla quale prende forma il progetto. L’intervento, infatti, si propone di ripristinare il rapporto col fiume Magnan, includendolo al suo interno, e di instaurare una connessione diretta con la fermata della tranway, facendola diventare uno degli ingressi principali al percorso espositivo.