Tropaeum Traiani. Una strategia multicanale per lo sviluppo sostenibile del territorio tramite il cicloturismo

Why is the Adamclisi monument little known outside of Romania? How can digital channels help promote the monument? These were the questions I asked myself at the beginning of the project, which sees the Tropaeum Traiani, a monument erected by Trajan in 106, as the protagonist of the territorial promotion of the municipality of Adamclisi. Although the monument has a significant competitive differential, it is in fact considered the certificate of origin of the Romanian people, it has been poorly and ineffectively promoted, involving only internal tourism and using an institutional language. In the first phase of research I focused on the territorial survey, which initially occurred on the internet, where I discovered that the municipality of Adamclisi is registered in the Natura 2000 program, whose European laws protect the environment and the various avifauna species. The hills of the territory delineate a rural landscape, where the main occupation is agriculture and sheep breeding. In order to really know a territory, however, you must go on the field and talk to citizens to gather information in person: I proceeded with a form of action research, namely I investigated the territory through participant observations and video-interviewing main stakeholders in the area. Thanks to this collection of highly valuable data I have identified the needs of the inhabitants and the municipality: it has emerged that the territory does not have the necessary structures to accommodate a large number of tourists. The need arose to find a way through which to promote tourism without the risk of excessive overexposure of the monument that would inevitably lead to the damage of the territory. The solution was to try to adopt a sustainable approach to territorial development and attract a trend target that respects the principles of environmental sustainability. Among the trend targets analyzed through quantitative research and statistical data, the choice fell on the cyclist, not only because it reflects the type of responsible tourism but also for the strategic proximity of the municipality to the EuroVelo6 trans-European cycle path. Once we identified the trend target in tune with the territory, I started to collect information through social media listening, observing the behavior of the cyclists on closed Facebook groups and on the cycling forums, where they usually share photos of their bike and dispense travel tips. Secondly, I studied the target through a questionnaire, aimed at understanding the needs, the habits and the organization of the holiday. Crossing the results obtained by the cyclists and the stakeholders, I have drawn up maps representing their meeting points and developed a long-term multichannel marketing and communication strategy.

Perché il monumento di Adamclisi è poco conosciuto al di fuori della Romania? Come possono aiutare i canali digitali nella promozione del monumento? Queste sono state le domande che mi sono posta all’inizio del progetto, che vede il Tropaeum Traiani, monumento eretto da Traiano nel 106, come protagonista della promozione territoriale del comune di Adamclisi. Sebbene il monumento abbia un notevole differenziale competitivo, infatti è considerato il certificato d’origine del popolo rumeno, è stato scarsamente ed inefficacemente promosso, coinvolgendo solamente il turismo interno e utilizzando un linguaggio istituzionale. Nella prima fase di ricerca mi sono concentrata sull’indagine territoriale, che in un primo momento è avvenuta in rete, dove ho scoperto che il comune di Adamclisi risulta iscritto nel programma Natura 2000, le cui leggi europee tutelano l’ambiente e le varie specie avifaunistiche. I rilievi collinari del territorio delineano un paesaggio rurale, dove l’occupazione principale è l’agricoltura e l’allevamento. Per conoscere realmente un territorio bisogna però andare sul campo e dialogare con i cittadini per ottenere informazioni in prima persona: il lavoro che ho intrapreso è stato quello della action research, ovvero ho indagato il territorio attraverso l’osservazione partecipante e le video-interviste ai principali stakeholder della zona. Grazie a questa raccolta di dati qualitativi ho individuato i bisogni degli abitanti e del comune ed è emerso che il territorio è sprovvisto delle strutture necessarie per accogliere un ingente numero di turisti. È sorta la necessità di trovare un modo attraverso il quale promuovere il turismo senza il rischio di un’eccessiva sovraesposizione del monumento che porterebbe immancabilmente allo snaturamento del territorio. La soluzione è stata quella di cercare di adottare un approccio sostenibile per lo sviluppo territoriale e attirare un target di tendenza che rispetti i principi della sostenibilità ambientale. Tra i target di tendenza analizzati tramite ricerche quantitative e dati statistici, la scelta è ricaduta sul cicloturista, non solo perché rispecchia la tipologia di turismo responsabile ma anche per la vicinanza strategica del comune alla pista ciclabile transeuropea EuroVelo6. Una volta individuato il target di tendenza in sintonia con il territorio, ho iniziato a raccogliere informazioni attraverso il social media listening, osservando il comportamento dei cicloturisti sui gruppi chiusi di Facebook e sui forum di ciclismo, dove sono soliti condividere foto della loro bicicletta e dispensare consigli di viaggio. In secondo luogo ho studiato il target attraverso un questionario, mirato a capire i bisogni, le abitudini e l’organizzazione della vacanza. Incrociando i risultati ottenuti dai cicloturisti e dagli stakeholder ho stilato delle mappe rappresentanti i loro punti di incontro e sviluppato una strategia di marketing e di comunicazione multicanale a lungo termine.