The circles. Street art a Milano Marittima

Street Art: an art that has always been contested and discussed, but that in the last ten years has finally entered the “official” art scene in museums and galleries. This is what the exhibition is about at the former Woodpecker nightclub in Milano Marittima, a place abandoned since the 70s because of a fire that destroyed most of it. All that is rest today is an extremely suggestive space, which over the years has merged with the landscape. Its dome, symbol of this place, hides the work of Blu. Blu, an internationally renowned artist inserted in 2011 by The Guardian newspaper among the ten best street artists in the world, has spontaneously decided to use the dome as a support for his art. The dome hides a gyroscopic graffit with robots, men, disproportionate heads, big, small, that transform the observers into the observed. Starting from the Blu graffiti in the dome, a Street Art museum has been designed. Through a series of spaces, the museum allows us to retrace the steps of this movement, born of mass subculture, through the changes that have taken place over the years, up to become an expressive instrument of social cohesion and urban regeneration. Thanks to this exhibition also the Woodpecker comes back to life: in this way the symbol of years of abandonment is not canceled, destroyed and replaced, but it becomes an added value and a starting point for the redevelopment of the space that surrounds it. With a free plan, a big open space, and enriched with graffiti of artistic interest, the Woodpecker is the ideal location for a Street Art museum.

Street Art: un’arte da sempre contestata e discussa, ma che negli ultimi dieci anni è finalmente entrata nella scena artistica “ufficiale” in musei e gallerie. È di questo che tratta la mostra all’ex discoteca Woodpecker di Milano Marittima, un luogo abbandonato dagli anni ’70 in seguito ad un incendio che ne ha distrutto la maggior parte. Ciò che ne resta oggi è uno spazio estremamente suggestivo, che negli anni si è amalgamato con il paesaggio e che nasconde nella sua cupola, simbolo per eccellenza di questo luogo, l’opera di Blu. Blu, artista di fama internazionale inserito nel 2011 dal giornale The Guardian tra i dieci migliori street artist del mondo, ha spontaneamente deciso di utilizzare la cupola come supporto per la sua arte. Ciò che si nasconde all’interno della cupola è un giroscopico graffito con robot, uomini dalle strane sembianze, teste sproporzionate, grandi, piccole, spaccate, nascoste che trasformano gli osservatori in osservati. Partendo dai graffiti di Blu presenti nella cupola, è stato progettato un museo di Street Art che, attraverso una serie di spazi, permetta di ripercorrere le tappe di questo movimento, nato dalla sottocultura di massa, attraverso i cambiamenti che si sono susseguiti negli anni, fino a diventare una forma espressiva strumento di coesione sociale, sempre più utilizzata per la riqualificazione urbana. Ed è grazie a questa esposizione che anche il Woodpecker riprende vita: in questo modo il simbolo per eccellenza di anni di abbandono non è cancellato, distrutto e sostituito, ma diventa un valore aggiunto e punto di partenza per la riqualificazione dello spazio che lo circonda. Con una pianta libera, ampio spazio scoperto, e arricchito da graffiti di interesse artistico, il Woodpecker è la location ideale per un museo di Street Art.