The Fashion Industry has a huge impact on our world today. Being one of the biggest industries in the world, its environmental and social footprint is a severe issue. From massive amounts of waste to appalling working conditions, the industry currently operates in an unsustainable way that soon will no longer be able to maintain business as usual. China has a key role in this issue, being the principal producer and exporter of fashion goods in the world and consequently one of the biggest producers of fashion waste. Added to that, the Millennials – the main generation of consumers of today are becoming more aware of the textile industry’s environmental and social impact, giving more importance to value and origin, rather than buying just another fast-fashion garment. However, the post-usage is still a main issue in the fashion chain, where great part of the consumers simply throws away their unwanted clothes. This research aims to understand how this change of the fashion industry is occurring in Shanghai and what can be done to shift the Chinese Fashion Industry towards a more sustainable structure, by bringing awareness to Chinese consumers and promoting the local creativity. From the carried-out research, Awear was born, an online platform that stimulates the Chinese consumer to get to know and adopt conscious consumption habits, by providing a solution to their old clothes and connecting them with sustainable local brands. The service also aims to bring awareness to the Chinese consumer towards secondhand clothes – educating the consumer through events where he can have access to clothes that were collected and repurposed to be resold. With that, the value is shaped by generating a circular economy, where no clothes go to waste and creating a network of local sustainable brands, enhancing the creative economy.

Oggigiorno, l’industria della moda ha un grandissimo impatto a livello mondiale. È una delle industrie più grandi al mondo e il segno che lascia sia a livello ambientale che sociale è un problema globale. Dagli enormi accumuli di rifiuti e dalle spaventose condizioni di lavoro, l’industria della moda continua a operare in maniera totalmente non sostenibile, tanto che non potrà continuare a svolgere lo stesso ruolo di sempre per molto ancora. La Cina, maggior produttore e esportatore di prodotti di moda in tutto il mondo, svolge un ruolo fondamentale in questo contesto. È, infatti, il paese maggiormente responsabile per quanto riguardo i rifiuti prodotti dall’industria della moda. I Millenials, la nuova generazione di consumatori, sono sempre più consapevoli dell’attuale condizione dell’industria tessile e del suo impatto sia a livello sociale che ambientale. Conseguentemente, l’origine del prodotto e il suo valore, assumono un’importanza maggiore rispetto all’acquisto compulsivo dei capi di abbigliamento. Tuttavia, il passaggio finale dell’intero processo di produzione rimane ancora un grande problema. La maggior parte dei consumatori, dopo aver accumulato e utilizzato i propri capi, decide di buttarli via, senza pensare alle gravi conseguenze. Questa ricerca ha quindi l’obiettivo di approfondire questo fenomeno nella città di Shanghai, contribuendo a rendere più sostenibile l’industria della moda in Cina. La soluzione proposta ha come scopo la diffusione di una maggiore consapevolezza tra i consumatori Cinesi, e al contempo, la promozione a livello locale di produzione e creatività. A seguito della ricerca svolta, è nata “Awear”, una piattaforma digitale che ha l’obiettivo di stimolare l’interesse e favorire un atteggiamento più consapevole del consumatore cinese, che, utilizzando la piattaforma, avrà modo di trovare un riuso dei suoi vecchi capi, mettendosi in contatto con i brand locali. Il servizio, inoltre, vuole promuovere abiti di seconda mano tramite eventi nel corso dei quali i consumatori possano portare i propri capi e trovarne altri. In questo modo, si viene a creare un sistema locale circolare e sostenibile, dove nessun capo viene scartato grazie alla creatività locale.

Awear. A service for conscious consumption

WILSON, CAROLINA
2017/2018

Abstract

The Fashion Industry has a huge impact on our world today. Being one of the biggest industries in the world, its environmental and social footprint is a severe issue. From massive amounts of waste to appalling working conditions, the industry currently operates in an unsustainable way that soon will no longer be able to maintain business as usual. China has a key role in this issue, being the principal producer and exporter of fashion goods in the world and consequently one of the biggest producers of fashion waste. Added to that, the Millennials – the main generation of consumers of today are becoming more aware of the textile industry’s environmental and social impact, giving more importance to value and origin, rather than buying just another fast-fashion garment. However, the post-usage is still a main issue in the fashion chain, where great part of the consumers simply throws away their unwanted clothes. This research aims to understand how this change of the fashion industry is occurring in Shanghai and what can be done to shift the Chinese Fashion Industry towards a more sustainable structure, by bringing awareness to Chinese consumers and promoting the local creativity. From the carried-out research, Awear was born, an online platform that stimulates the Chinese consumer to get to know and adopt conscious consumption habits, by providing a solution to their old clothes and connecting them with sustainable local brands. The service also aims to bring awareness to the Chinese consumer towards secondhand clothes – educating the consumer through events where he can have access to clothes that were collected and repurposed to be resold. With that, the value is shaped by generating a circular economy, where no clothes go to waste and creating a network of local sustainable brands, enhancing the creative economy.
ARC III - Scuola del Design
26-lug-2018
2017/2018
Oggigiorno, l’industria della moda ha un grandissimo impatto a livello mondiale. È una delle industrie più grandi al mondo e il segno che lascia sia a livello ambientale che sociale è un problema globale. Dagli enormi accumuli di rifiuti e dalle spaventose condizioni di lavoro, l’industria della moda continua a operare in maniera totalmente non sostenibile, tanto che non potrà continuare a svolgere lo stesso ruolo di sempre per molto ancora. La Cina, maggior produttore e esportatore di prodotti di moda in tutto il mondo, svolge un ruolo fondamentale in questo contesto. È, infatti, il paese maggiormente responsabile per quanto riguardo i rifiuti prodotti dall’industria della moda. I Millenials, la nuova generazione di consumatori, sono sempre più consapevoli dell’attuale condizione dell’industria tessile e del suo impatto sia a livello sociale che ambientale. Conseguentemente, l’origine del prodotto e il suo valore, assumono un’importanza maggiore rispetto all’acquisto compulsivo dei capi di abbigliamento. Tuttavia, il passaggio finale dell’intero processo di produzione rimane ancora un grande problema. La maggior parte dei consumatori, dopo aver accumulato e utilizzato i propri capi, decide di buttarli via, senza pensare alle gravi conseguenze. Questa ricerca ha quindi l’obiettivo di approfondire questo fenomeno nella città di Shanghai, contribuendo a rendere più sostenibile l’industria della moda in Cina. La soluzione proposta ha come scopo la diffusione di una maggiore consapevolezza tra i consumatori Cinesi, e al contempo, la promozione a livello locale di produzione e creatività. A seguito della ricerca svolta, è nata “Awear”, una piattaforma digitale che ha l’obiettivo di stimolare l’interesse e favorire un atteggiamento più consapevole del consumatore cinese, che, utilizzando la piattaforma, avrà modo di trovare un riuso dei suoi vecchi capi, mettendosi in contatto con i brand locali. Il servizio, inoltre, vuole promuovere abiti di seconda mano tramite eventi nel corso dei quali i consumatori possano portare i propri capi e trovarne altri. In questo modo, si viene a creare un sistema locale circolare e sostenibile, dove nessun capo viene scartato grazie alla creatività locale.
Tesi di laurea Magistrale
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Descrizione: Master's Thesis: Awear, a service for conscious consumption
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/142206