Progettare per la memoria. Uffizi, uno spazio per ricordare la strage di via dei Georgofili venticinque anni dopo

The thesis develops the theme of the intentional destruction of cultural heritage reporting some cases in recent times (from 2001 to today) in the Middle East areas: the projects and the respective initiatives developed to commemorate, reconstruct and preserve the artistic assets are analyzed. architectures affected and, in the most violent cases, completely destroyed. The focus then shifts on the Italian cases that occurred in the two-year period '92 - '93 against cultural heritage at the hands of the mafia: there are reports of the attacks on the PAC in Milan, the churches of San Giorgio al Velabro and San Giovanni in Laterano Rome and the Uffizi Gallery in Florence. Precisely from this last event the intention to create an area used as a memorial to remember the massacre of via dei Georgofili of May 27, 1993 arises.

Attentati, conflitti e calamità naturali hanno distrutto, a volte cancellato, il patrimonio artistico e culturale delle civiltà di ogni tempo. L’identificazione di un popolo con i propri beni culturali è forte ed evidente, ma si rivela soprattutto come un importante fattore di coesione e di unità comunitaria. Ecco perché colpire l’identità dell’avversario distruggendo i simboli, l’architettura e l’arte in cui esso si riconosce aggiunge alla sua distruzione materiale un valore ben più dannoso: ne comporta, l’annientamento dal punto di vista morale. La tesi sviluppa il tema della distruzione intenzionale del patrimonio culturale riportando alcuni casi avvenuti in tempi recenti (dal 2001 a oggi) nelle zone del Medio-Oriente: vengono analizzate i progetti e le rispettive iniziative sviluppate per commemorare, ricostruire e preservare i beni artistici e architettonici colpiti e, nei casi più violenti, completamente distrutti. Il focus poi si sposta sulle casistiche italiane accadute nel biennio ’92- ’93 ai danni dei beni culturali per mano della mafia: si riportano i casi degli attacchi al PAC di Milano, alle chiese di San Giorgio al Velabro e San Giovanni in Laterano di Roma e la Galleria degli Uffizi a Firenze. Proprio da quest’ultimo avvenimento sorge l’intenzione di voler creare un’area adibita a memoriale per ricordare la strage di via dei Georgofili del 27 maggio 1993. La proposta di allestimento viene progettata per essere posta nelle due sale che collegano la Galleria degli Uffizi al percorso del Corridoio Vasariano, particolarmente danneggiate durante l’attentato mafioso: il progetto si pone come obbiettivo quello di informare il pubblico non solo dei fatti accaduti durante il biennio ’92-’93 ma anche di suscitare nel visitatore una riflessione sui recenti casi di distruzione che possono sembrare distanti, ma che in verità coinvolgono il mondo intero. Nelle conclusioni si vuole stimolare inoltre la curiosità a sfruttare maggiormente la tecnologia nelle opere di tutela, educazione e ricostruzione del patrimonio culturale globale.