Typology collage. Studies for an urban block in Milano

The thesis is an attempt to study through the instrument of the project, the complex structure of the city and its urban fabric; taking into account the multiple stratifications and a layering of transformations through time, that characterize it. To recognize qualities in the city we live in, drive us to think Architecture as an intention to turn the individual act of building into a part of the collective idea of the city. We are particularly interested in the study of its form, that can persist through transformations and independently of its use can host different functions overtime, always conditioning the urban space. We are opposite to the Modernist idea of conceiving the city or the building based merely on its functions. In Aldo Rossi’s vision, the qualities of the city’s parts have sociological, formal and spatial characteristics that are cultivated through time and space. Time is then, a collective memory; and the idea of type becomes an analytical material of history. Type intended as an abstract logical principle, can be read repeatedly in different objects with a concrete form. Typologies becomes then, an important classification tool; and this study of types can be applied to analize both the city and the buildings The exercise tries to consider that there is always a loaded background given by history (in opposition to the concept of tabula rasa), looking at the building as part of a bigger urban system, and also admitting a certain degree of independence that this kind of entity has. The title represents the will to combine different typologies as a “collage”, that is by definition an artistic method to hold together different pieces in a composition, with the characteristic of keeping a certain degree of recognizability and autonomy of each part. This comparison suggest to think the city as a palimpsest where the constitutive parts get absorbed by sedimentation through time. The residential district is a part of the City’s form that has a close relationship with the Urban structure. Moreover, it constitute almost the 90% of the urban fabric. This allow us to read in its structure the repetition of a pattern; driving our attention to the ordinary look of the city and the subtle differences in this repetition as the expression of the everyday life. If we think on the structure of a typical residential block we can identify 2 particular types that, in the course of history, were used for the urban development and the expansion of a city: -The compact block -The open block composed by free standing buildings We are convinced that concentration and density are one of the basic conditions to reach urbanity. The area selected as subject of study in Milano, represents then a portion of the city where this two types were materialized and confronted: on one side the compact city of the 800’ Berutian Model and, on the other, the modern idea of the open block inherited from the modern movement and wisely reinterpreted in Milano during the post-war reconstruction.

La tesi è un tentativo di studiare, tramite il progetto, la struttura complessa della città e del suo tessuto tenendo conto della sua stratificazione e dei molteplici livelli di trasformazione nel tempo che la caratterizzano. Riconoscere le qualità della città in cui viviamo, ci porta a pensare all’Architettura come all’intenzione di trasformare l’atto individuale del costruire in una parte dell’idea collettiva di città. Siamo particolarmente interessati allo studio della forma della città, la quale può persistere attraverso le trasformazioni e, indipendentemente dal suo uso, può ospitare differenti funzioni nel tempo. All’opposto delle idee del Movimento Moderno che concepiscono la città o l’edificio unicamente dalla sua funzione. Nella visione di Aldo Rossi, le qualità che si ritrovano nella città possono avere caratteristiche sociologiche, formali e spaziali che sono coltivate attraverso il tempo e lo spazio. Il tempo è allora, una memoria collettiva; e l'idea del tipo diventa materiale analitico della storia. Il Tipo inteso come un principio logico astratto, può essere letto in diversi oggetti. Le tipologie diventano quindi un importante strumento di classificazione; e in questo modo l'analisi dei tipi può essere applicata sia alla città che agli edifici. L’esercizio prova a considerare l’esistenza di un ricco background dato dalla storia (in opposizione al concetto di tabula rasa), guardando gli edifici come parte di un più grande sistema urbano, ma che al contempo ammettono un certo grado di indipendenza che questo genere di entità possiedono. Il titolo rappresenta la volontà di combinare differenti tipologie come un “collage”, che è per definizione un metodo artistico per tenere insieme differenti pezzi in una composizione, con la caratteristica di mantenere un certo grado di riconoscibilità e autonomia di ogni parte. Questo paragone suggerisce di pensare la città come un palinsesto dove le parti costituenti vengono assorbite della sedimentazione nel tempo. Il quartiere residenziale è una parte della forma della città che possiede una forte relazione con la struttura urbana. Inoltre costituisce il 90% del tessuto urbano. Questo ci permette di leggere nella sua struttura la ripetizione di un pattern spostando la nostra attenzione all’aspetto ordinario della città e alle sottili differenze in questa ripetizione come espressione della quotidianità. Se pensiamo alla struttura di un comune isolato residenziale possiamo identificare due tipi particolari che, nel corso della storia, sono stati usati per lo sviluppo urbano e l’espansione della città: -l’isolato compatto -l’isolato aperto Siamo convinti che la concentrazione e la densità siano due delle condizioni fondamentali per raggiungere l’urbanità. L’area scelta come oggetto di studio a Milano rappresenta quindi una porzione della città dove questi due tipi si sono materializzati e confrontati: da una parte la città compatta del modello Berutiano e, dall’altra, l’idea moderna del blocco aperto ereditata dal Movimento Moderno e saggiamente reinterpretato a Milano durante la ricostruzione del dopoguerra.