Up-slum. Integrating the slums by the regeneration of Arenales river in Salta

The concept of slums is changing from a negative to a positive one. Before they were saw as degraded and poor places which lack basic services. The solution given by the Government were evictions. Nowadays, researchers position them as potential places full of resourcefulness. Instead of evicting slum-dwellers, the government opts to work with them by improving and recognising them, accepting their coexistence. The chosen area to develop this ideas is the city of Salta, in the north of Argentina, which is also my hometown. Analyzing Salta appears that the majority of the slums are placed on the riverbank of the river. The riverbank of Arias-Arenales River is a negative area of the city; it makes up a shocking barrier in the natural and urban aspect of Salta. It divides the town into north and south with noticeable differences between them; the north is wealthier than the south. The urban area around the river is one of the most problematic questions that the city urges to solve. The majority of the problems derive from the wrong management of the river and its context, with the un-authorised occupation of the land. All these contaminate the river and the landscape which makes even more difficult the lives of slum-dwellers. The project seeks to create a green corridor that regenerates the river itself together with the slums by putting them at the centre of the attention with a requalification program that integrates them in the society, respecting and enhancing their traditions and way of living. To do so, three systems have been implemented: flood protection systems that vary according to the area and water treatment systems for black and grey water that comes from the slums as well as the requalification of the river water. Finally, a system of rooms to cover the basic needs which have been distributed along the area to enhance participation and community. The three of them work together as a network, and they are connected through a green corridor that works not only for the slums dwellers but will also act as a new hub for the city and tourism.

L’immagine degli slum sta cambiando da negativa a positiva. Prima erano percepiti come luoghi degradati e poveri privi dei servizi di base. La soluzione proposta dai governi era lo sgombero. Oggi, molti studiosi li considerano luoghi ricchi di potenziale e di risorse. Invece di sfrattare gli abitanti, il governo sceglie di lavorare con loro per migliorare e riconoscere gli slum, accettando la loro coesistenza. L’area scelta per sviluppare queste idee è la città di Salta, nel nord dell’Argentina, che è anche la mia città di origine. Prendendo in esame il territorio urbano di Salta, emerge che la maggior parte degli slum sono situati sulla sponda del fiume. La sponda del fiume Arias-Arenales è un’area problematica della città; essa costituisce una barriera impressionante sia dal punto di vista naturale che urbano. Divide la città in nord e sud, con notevoli differenze fra loro; il nord è più ricco del sud. L’area urbana intorno al fiume pone una delle questioni più complesse che la città deve risolvere con urgenza. La maggior parte dei problemi deriva dalla gestione sbagliata del fiume e del suo contesto, con un’occupazione non autorizzata del terreno che ha contaminato il fiume e il paesaggio, rendendo ancora più difficile la vita degli abitanti degli slum. Il progetto si propone di creare un corridoio verde capace di rigenerare il fiume insieme agli slum, ponendo questi ultimi al centro dell’attenzione con un programma di riqualificazione che li integri nel tessuto urbano e nella società, rispettando e valorizzando le loro tradizioni e i loro modi di vita. A tale scopo, sono stati implementati tre sistemi; un sistema di protezione dalle inondazioni che varia a seconda dell’area e un sistema di trattamento delle acque nere e delle acque grigie che provengono dagli slum, oltre alla riqualififazione dell’acqua del fiume. Infine, un sistema di piccole strutture (“rooms”) che coprano i bisogni principali di servizi, distribuite lungo l’area per incoraggiare la partecipazione e il senso di comunità. I tre sistemi lavorano insieme come una rete, e sono connessi attraverso un corridoio verde che funziona non solo per gli abitanti degli slum, ma anche come un nuovo centro per la città e per il turismo.