The house as object of experimentation has been reintroduced in the years of recession, from the research on time-houses, the minimum habitation, the realities of co-living, until the return of the boarding-houses model. Conditioned by marketing system, the house becomes a good, that could be inserted into a sharing platform (Airbnb), a location for the new "immaterial production" (Youtube), and a place where making your hobbies a source of income (Bon Appetour) . The increasing diffusion of the Internet has in fact allowed the work to invade all aspects of domestic life, leading to a lack of private space, and making it easier for people not to move to reach their workplace. At the same time, in such a digitized structure, there is still a need for small artisan know-how, for those who repair our bikes or set up our garden. The project therefore aims to investigate the spatial consequences due to the overcoming of the home and work division, breaking down the living unit and declining it in its productive meanings, on the basis of the casa_bottega model. As we spend most of our time in the workplace, what would our life be like if it coincided or was very close to our home? The project area is the Bijlmermeer district, South of Amsterdam. In a context of rationalist studies, still linked to social and productive logics of the industrial economy, the project aims to be an alternative to contaminate a reality organized by monofunctional residential blocks. Hybrid buildings are designed for pre-existing transactions through both a residence and services support. A small scale is also considered, it is a temporary stay, as the previous space prevails over the private one. As production is thought as a continuous flow of goods and people, the project aims to favor the dynamics of exchange and the possibility of relationships between users who live in this system.

Tema rilanciato durante gli anni della crisi, la casa oggi è nuovamente oggetto di sperimentazione, a partire dalla ricerca sulle case a tempo, le case minime, le realtà di co-living, fino al ritorno del modello delle boarding-houses. Condizionata dalle logiche di mercato, la casa diviene una merce, inseribile in una piattaforma di condivisione (Airbnb), sede della nuova “produzione immateriale” (Youtube), e luogo dove rendere i propri hobby una fonte di guadagno (BonAppetour). La sempre maggiore diffusione di internet ha infatti permesso che il lavoro invadesse tutti gli aspetti della vita domestica, determinando una parziale perdita della dimensione privata, e facilitando la possibilità di lavorare senza doversi spostare. Allo stesso tempo, in una struttura così digitalizzata, vi è ancora bisogno dei piccoli saperi artigianali, di chi ci ripara la bicicletta o sistema il nostro orto. Il progetto si propone quindi di indagare le conseguenze spaziali dovute al superamento della divisione casa e lavoro, scomponendo l'unità abitativa e declinandola nelle sue accezioni produttive, sulla base del modello casa-bottega. In quanto passiamo la maggior parte del tempo nel luogo di lavoro, come sarebbe la nostra vita se esso coincidesse o fosse molto vicino alla nostra casa? L’area di intervento è il quartiere Bijlmermeer, a Sud di Amsterdam. In un contesto di esperimenti di architettura razionalista, ancora legato a logiche sociali e produttive dell’economia industriale classica, il progetto vuole essere un'alternativa capace di contaminare una realtà caratterizzata da blocchi residenziali monofunzionali. Gli edifici ibridi che articolano l’intervento si relazionano direttamente alle infrastrutture preesistenti tramite un basamento che ospita sia residenza sia servizi. Si prevedono anche interventi a piccola scala, legati a una permanenza temporanea, dove lo spazio condiviso prevale rispetto a quello privato. In quanto la produzione è pensata come un flusso continuo di merci e persone, il progetto vuole favorire le dinamiche di scambio e le possibili relazioni tra coloro che vivono in questo sistema.

There is no place like home. Un progetto di residenza ibrida per il quartiere Bijlmermeer, Amsterdam

COLOSETTI, VALERIA
2017/2018

Abstract

The house as object of experimentation has been reintroduced in the years of recession, from the research on time-houses, the minimum habitation, the realities of co-living, until the return of the boarding-houses model. Conditioned by marketing system, the house becomes a good, that could be inserted into a sharing platform (Airbnb), a location for the new "immaterial production" (Youtube), and a place where making your hobbies a source of income (Bon Appetour) . The increasing diffusion of the Internet has in fact allowed the work to invade all aspects of domestic life, leading to a lack of private space, and making it easier for people not to move to reach their workplace. At the same time, in such a digitized structure, there is still a need for small artisan know-how, for those who repair our bikes or set up our garden. The project therefore aims to investigate the spatial consequences due to the overcoming of the home and work division, breaking down the living unit and declining it in its productive meanings, on the basis of the casa_bottega model. As we spend most of our time in the workplace, what would our life be like if it coincided or was very close to our home? The project area is the Bijlmermeer district, South of Amsterdam. In a context of rationalist studies, still linked to social and productive logics of the industrial economy, the project aims to be an alternative to contaminate a reality organized by monofunctional residential blocks. Hybrid buildings are designed for pre-existing transactions through both a residence and services support. A small scale is also considered, it is a temporary stay, as the previous space prevails over the private one. As production is thought as a continuous flow of goods and people, the project aims to favor the dynamics of exchange and the possibility of relationships between users who live in this system.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
25-lug-2018
2017/2018
Tema rilanciato durante gli anni della crisi, la casa oggi è nuovamente oggetto di sperimentazione, a partire dalla ricerca sulle case a tempo, le case minime, le realtà di co-living, fino al ritorno del modello delle boarding-houses. Condizionata dalle logiche di mercato, la casa diviene una merce, inseribile in una piattaforma di condivisione (Airbnb), sede della nuova “produzione immateriale” (Youtube), e luogo dove rendere i propri hobby una fonte di guadagno (BonAppetour). La sempre maggiore diffusione di internet ha infatti permesso che il lavoro invadesse tutti gli aspetti della vita domestica, determinando una parziale perdita della dimensione privata, e facilitando la possibilità di lavorare senza doversi spostare. Allo stesso tempo, in una struttura così digitalizzata, vi è ancora bisogno dei piccoli saperi artigianali, di chi ci ripara la bicicletta o sistema il nostro orto. Il progetto si propone quindi di indagare le conseguenze spaziali dovute al superamento della divisione casa e lavoro, scomponendo l'unità abitativa e declinandola nelle sue accezioni produttive, sulla base del modello casa-bottega. In quanto passiamo la maggior parte del tempo nel luogo di lavoro, come sarebbe la nostra vita se esso coincidesse o fosse molto vicino alla nostra casa? L’area di intervento è il quartiere Bijlmermeer, a Sud di Amsterdam. In un contesto di esperimenti di architettura razionalista, ancora legato a logiche sociali e produttive dell’economia industriale classica, il progetto vuole essere un'alternativa capace di contaminare una realtà caratterizzata da blocchi residenziali monofunzionali. Gli edifici ibridi che articolano l’intervento si relazionano direttamente alle infrastrutture preesistenti tramite un basamento che ospita sia residenza sia servizi. Si prevedono anche interventi a piccola scala, legati a una permanenza temporanea, dove lo spazio condiviso prevale rispetto a quello privato. In quanto la produzione è pensata come un flusso continuo di merci e persone, il progetto vuole favorire le dinamiche di scambio e le possibili relazioni tra coloro che vivono in questo sistema.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/142312