In the last decades, the developed countries were compelled to radically revise the ways societal issues are dealt with. The crisis of the Welfare State on the one side, and the emerging of new and magnified societal challenges on the other, in fact, have led to the awareness that the traditional intervention models, exclusively relying on the Public Sector’s effort and resources, are no longer adequate to tackle societal issues. In this context of great instability, the paradigms of social innovation and social entrepreneurship have emerged: novel business models that span across sectors and industries and that pursue the prime objective of generating a pervasive, sustainable and long-lasting social impact while operating with entrepreneurial awareness and financial sustainability. Indeed, novel and hybrid business paradigms require novel and hybrid sources of capital. Public funding, philanthropy and mainstream finance, when operating as independent silos, are not suitable to satisfy the financial needs of social enterprises: Impact Investing has thus arisen in the last few years to fill this gap. It provides an innovative financial model, that, bypassing the dichotomy between social value and financial return, enables a broader set of economic actors to concur in the financing of social innovation. Given this context of reference, the present thesis reflects on the role the banking industry, by engaging in impact banking initiatives, plays in the development of the social ecosystem as a whole. The issue has been tackled by adopting an “inside out” approach, namely starting from the investigation of the strategical and organizational structure of impact banks, to arrive at the definition of their service model, and thus of the diversified offer these institutions design to meet the specific needs of the social sector. In the specific, the analysis focuses on the Italian market assessment by performing a benchmark of the most relevant initiatives currently launched, among which UniCredit’s Social Impact Banking best practice.

I macro-fenomeni economico-sociali degli ultimi decenni hanno portato i paesi sviluppati a rivedere profondamente il modo in cui i problemi sociali vengono affrontati e mediati. La crisi dello “Stato del Welfare” da una parte e l’emergere di nuove sfide sociali dall’altra, hanno infatti messo in evidenza che i tradizionali modelli di intervento sociale, esclusivamente basati sull’impegno e sulle risorse del Pubblico, non sono più adeguati a risolvere le sempre più urgenti necessità sociali. In questo contesto di estrema instabilità sono emersi i paradigmi dell’innovazione sociale e dell’impresa sociale: nuovi modelli di business che oltrepassano i convenzionali confini fra settori e che si caratterizzano per il comune obiettivo generare un impatto sociale positivo, sostenibile e a lungo- termine operando con le logiche manageriali e la consapevolezza tipiche dell’imprenditoria privata. È indubbio che configurazioni di business ibride come quella dell’impresa sociale, richiedano soluzioni di finanziamento altrettanto innovative. I fondi pubblici, la filantropia e la finanza tradizionale, infatti, intervenendo in modo indipendente e tradizionale, non sono più in grado di soddisfare i bisogni del dell’ecosistema sociale. L’Impact Investing, o finanza ad impatto, è una nuova “filosofia” finanziaria che si è configurata negli ultimi anni esattamente allo scopo di “colmare” questo gap. Gli investimenti ad impatto, infatti, risolvono il trade-off fra valore sociale e valore finanziario permettendo ad un gruppo più eterogeneo di attori economici di concorrere al finanziamento degli interventi sociali. Nel contesto della finanza ad impatto, la presente tesi riflette sul modo in cui le istituzioni bancarie, intraprendendo iniziative di Impact Banking, possono contribuire allo sviluppo dell’ecosistema sociale. Il problema è stato affrontato adottando un approccio “inside-out”, partendo quindi dall’analisi della struttura strategica e organizzativa delle banche ad impatto, per arrivare a definire i tratti distintivi dei modelli di servizio implementati e comprendere come queste iniziative potessero diversificare la propria offerta per rispondere alle specifiche esigenze del settore. In particolare, l’analisi si è focalizzata sulla definizione dello stato dell’arte del mercato italiano, portando come casi studio le best practice di impact banking, fra cui la Social Impact Banking di UniCredit.

Impact banking. Diagnostic guidelines for the investigation of impact banking initiatives. UniCredit social impact bank business case

de la FELD, DIANA
2017/2018

Abstract

In the last decades, the developed countries were compelled to radically revise the ways societal issues are dealt with. The crisis of the Welfare State on the one side, and the emerging of new and magnified societal challenges on the other, in fact, have led to the awareness that the traditional intervention models, exclusively relying on the Public Sector’s effort and resources, are no longer adequate to tackle societal issues. In this context of great instability, the paradigms of social innovation and social entrepreneurship have emerged: novel business models that span across sectors and industries and that pursue the prime objective of generating a pervasive, sustainable and long-lasting social impact while operating with entrepreneurial awareness and financial sustainability. Indeed, novel and hybrid business paradigms require novel and hybrid sources of capital. Public funding, philanthropy and mainstream finance, when operating as independent silos, are not suitable to satisfy the financial needs of social enterprises: Impact Investing has thus arisen in the last few years to fill this gap. It provides an innovative financial model, that, bypassing the dichotomy between social value and financial return, enables a broader set of economic actors to concur in the financing of social innovation. Given this context of reference, the present thesis reflects on the role the banking industry, by engaging in impact banking initiatives, plays in the development of the social ecosystem as a whole. The issue has been tackled by adopting an “inside out” approach, namely starting from the investigation of the strategical and organizational structure of impact banks, to arrive at the definition of their service model, and thus of the diversified offer these institutions design to meet the specific needs of the social sector. In the specific, the analysis focuses on the Italian market assessment by performing a benchmark of the most relevant initiatives currently launched, among which UniCredit’s Social Impact Banking best practice.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
3-ott-2018
2017/2018
I macro-fenomeni economico-sociali degli ultimi decenni hanno portato i paesi sviluppati a rivedere profondamente il modo in cui i problemi sociali vengono affrontati e mediati. La crisi dello “Stato del Welfare” da una parte e l’emergere di nuove sfide sociali dall’altra, hanno infatti messo in evidenza che i tradizionali modelli di intervento sociale, esclusivamente basati sull’impegno e sulle risorse del Pubblico, non sono più adeguati a risolvere le sempre più urgenti necessità sociali. In questo contesto di estrema instabilità sono emersi i paradigmi dell’innovazione sociale e dell’impresa sociale: nuovi modelli di business che oltrepassano i convenzionali confini fra settori e che si caratterizzano per il comune obiettivo generare un impatto sociale positivo, sostenibile e a lungo- termine operando con le logiche manageriali e la consapevolezza tipiche dell’imprenditoria privata. È indubbio che configurazioni di business ibride come quella dell’impresa sociale, richiedano soluzioni di finanziamento altrettanto innovative. I fondi pubblici, la filantropia e la finanza tradizionale, infatti, intervenendo in modo indipendente e tradizionale, non sono più in grado di soddisfare i bisogni del dell’ecosistema sociale. L’Impact Investing, o finanza ad impatto, è una nuova “filosofia” finanziaria che si è configurata negli ultimi anni esattamente allo scopo di “colmare” questo gap. Gli investimenti ad impatto, infatti, risolvono il trade-off fra valore sociale e valore finanziario permettendo ad un gruppo più eterogeneo di attori economici di concorrere al finanziamento degli interventi sociali. Nel contesto della finanza ad impatto, la presente tesi riflette sul modo in cui le istituzioni bancarie, intraprendendo iniziative di Impact Banking, possono contribuire allo sviluppo dell’ecosistema sociale. Il problema è stato affrontato adottando un approccio “inside-out”, partendo quindi dall’analisi della struttura strategica e organizzativa delle banche ad impatto, per arrivare a definire i tratti distintivi dei modelli di servizio implementati e comprendere come queste iniziative potessero diversificare la propria offerta per rispondere alle specifiche esigenze del settore. In particolare, l’analisi si è focalizzata sulla definizione dello stato dell’arte del mercato italiano, portando come casi studio le best practice di impact banking, fra cui la Social Impact Banking di UniCredit.
Tesi di laurea Magistrale
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