Peschiera del Garda : between history, landscape, culture and tourism. Redevelopment of the historic center and recovery of the padiglione Grandi Ufficiali

This thesis work has as object of study the city of Peschiera del Garda, a small town on the water that is located in the point where the river Mincio comes from the lake. What makes it unique is its particular conformation and position, between land and water, between lake and river, and the importance that this has had historically. Strategic point since prehistoric times, this city has been the object of domains that have followed over time and that have shaped the forms to make it what it is. With the unity of Italy, the fortress of Peschiera has lost its military role leaving behind an infinite number of structures and artifacts that have been progressively abandoned. Among the most important are the Padiglione Grandi Ufficiali, the Caserma XXX Maggio and the Caserma La Rocca, recently sold to Cassa Depositi e Prestiti. Today Peschiera no longer enjoys the fame of military fortress but the tourism that involved Lake Garda has made it one of the most popular tourist destinations. What remains of the warlike city is the reflection of an ancient splendor of which the only witnesses are the skeletons of the barracks and the historic walls. We are faced with an important cultural heritage that is manifested both physically but also in many archival documents that tell a story that involves four provinces and seven centuries but that is completely unknown to those who visit or live in this country. All this did not give life to any cultural activity because it was overwhelmed by a holiday tourism and by the many economic and bureaucratic difficulties that afflicts the enhancement of cultural heritage in Italy. This thesis sees the recovery of one of the three Barracks, the Padiglione Grandi Ufficiali, and the reuse of it as the seat of the dell’Istituto di Studi Storici del territorio Benacense, an organization that aims to tell the story of a region of Italy that until now it is only known as a tourist destination, through the spread and dissemination of knowledge in all possible ways to make it accessible. The work develops starting from a territorial and historical analysis of the city, highlighting the military dynamics that have characterized it. We then dealt with issues such as the disposal of military assets and new policies for the recovery of these artifacts. Particular attention was also given to the role of water, an element that was fundamental for the defense, trade and in general the livelihood of this country. Hence the project developed in several phases, starting with the reorganization of the urban system, then moving on to the institution's organization and to the architectural recovery of the Big Officers Pavilion.

Questo lavoro di tesi ha come oggetto di studio la città di Peschiera del Garda, una piccolo paese sull’acqua che si innesta nel punto in cui il fiume Mincio nasce dal lago. Ciò che la rende unica è la sua particolare conformazione e posizione, fra terra e acqua, fra lago e fiume, e l’importanza che ciò ha avuto storicamente. Punto strategico fin dalla preistoria questa città è stata oggetto di domini che si sono susseguiti nel tempo e che ne hanno plasmato le forme fino a renderla ciò che è. Con l’unità di Italia, la piazzaforte di Peschiera ha perso il suo ruolo militare lasciando dietro di se un’infinità di strutture e manufatti che sono stati progressivamente abbandonati. Fra i più importanti vi sono il Padiglione Grandi Ufficiali, la Caserma XXX Maggio e la Caserma La Rocca, recentemente venduti alla Cassa Depositi e Prestiti. Oggi Peschiera non gode più della fama di fortezza militare ma il turismo che ha coinvolto il lago di Garda l’ha resa una delle mete turistiche più gettonate. Quello che resta della città guerriera è il riflesso di un antico splendore di cui gli unici testimoni sono gli scheletri delle caserme e delle mura storiche . Ci si trova davanti un importante patrimonio culturale che si manifesta sia fisicamente ma anche nei tanti documenti d’archivio che raccontano una storia che coinvolge quattro province e che ha un estensione temporale di sette secoli ma che è completamene sconosciuto a chi visita o abita questo paese. Tutto ciò non ha dato vita a nessuna attività culturale perché sopraffatto da un turismo vacanziero e dalle tante difficoltà economiche e burocratiche che affligge la valorizzazione del patrimonio culturale in Italia. Questa tesi vede il recupero di una delle tre Caserme, il Padiglione Grandi Ufficiali , e il riutilizzo di esso come sede dell’Istituto di Studi Storici del territorio Benacense, organizzazione che ha l’obiettivo di raccontare la storia di una regione d’Italia che fino ad ora è conosciuta solo come metà turistica, tramite la diffusione e la divulgazione di un sapere in tutte le modalità possibili per renderlo accessibile. Il lavoro si sviluppa partendo da un analisi territoriale e storica della città, evidenziando le dinamiche militari che l’hanno caratterizzata. Si sono poi affrontati temi come quello della dismissione del patrimonio militare nonché delle nuove politiche per il recupero di tali manufatti. Particolare attenzione è stata poi data anche al ruolo dell’acqua, elemento che è stato fondamentale per la difesa, il commercio e in generale il sostentamento di questo paese. Da qui il progetto si è sviluppato in più fasi , partendo dalla risistemazione dell’impianto urbano passando poi all’organizzazione dell’istituito e al recupero architettonico del Padiglione Grandi Ufficiali.