The cemetery as catalyst in the urban revitalization. The general cemeteries in relation with the historic center of Lima

What happened with the old general cemeteries Presbítero Maestro (1808) and El Ángel (1956) when they immersed in a mega-city like Lima? Nowadays the “place of the cemeteries” is not only an urbanized area but industrial and even monumental while remaining related to the historical center of the city. Since Lima’s center was declared a UNESCO World Heritage in 1988, a masterplan for the historical area was developed, and because of the rapid urban growth, other municipal plans were proposed to recover the river, to improve the new electric train system and revitalize the city in general. Unfortunately, burial spaces did not seem to be a part of this project despite their great potential. The aim of this thesis is to analyze the cemeteries and their history, through the urban development and through their characteristic cultural heritage, the traditions, the rituals and the patterns of use, exploiting the complexity of the context and culture to remark their strong link with the historic center and the new urbanized areas. Taking as an opportunity all the peculiarities of the space - the presence of itinerant commerce of food and flowers, the adjoining residence and services - and paying attention to the necessity of realizing adequate bus stops, congruous road sections, and considering the current deficit of green areas in the city. The masterplan merges the revitalization of the Rímac river with the recovery of the Avenida Áncash, the axis of the memory in which the historical center and the place of the cemeteries play an important role for the creation of a green network of parks and squares. In a larger scale, punctual and achievable guidelines are proposed to treat the borders of the cemeteries, through the following interventions: 1. recovery of the industrial area with residential buildings and collective spaces (definition of new parks, squares and green areas); 2. unification of the two separate sides of the Presbitero Maestro; 3. creation of container walls (for commerce, services, bus stops and for the definition of green filter spaces); 4. pedestrianization of strategic passages and treatment of the sections of the main roads; 5. Rethinking the direction of traffic to facilitate mobility. In this way, the burial spaces could be perceived not only as monuments and memorials but also as catalysts of activity and population, with a view to revitalizing urban areas, truly active and vital spaces, closely related to the city and its dynamics.

Che ne è dei vecchi cimiteri generali Presbitero Maestro (1808) e El Ángel (1956) immersi in una megalopoli come Lima? Oggi il "luogo dei cimiteri" non è solo un'area urbanizzata ma anche industriale e monumentale che rimane in relazione con il nucleo più antico della città. Da quando il centro storico di Lima è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1988, è stato sviluppato un masterplan per l'area storica e, a causa della rapida crescita urbana, sono stati proposti altri piani comunali per recuperare il fiume, migliorare il nuovo sistema di treni elettrici e per rivitalizzare la città in generale; purtroppo gli spazi di sepoltura sembrano non far parte di questo progetto nonostante il loro grande potenziale. Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare i cimiteri, la storia che li circonda non solo attraverso lo sviluppo urbano ma anche per quanto riguarda le tradizioni, i riti, sfruttando la complessità del contesto e della cultura per sottolinearne il forte legame con il centro storico e le nuove aree urbanizzate. Prendendo come opportunità tutte le peculiarità dello spazio, ossia: la presenza del commercio itinerante di cibo e fiori, le residenze e i servizi adiacenti e prestando attenzione alla necessità di opportune fermate dell'autobus, alle sezioni stradali e considerando l'attuale deficit di aree verdi in città, il masterplan elaborato fonde la volontà di rivitalizzare il fiume Rímac con il recupero dell'Avenida Áncash, asse della memoria in cui il centro storico e il luogo dei cimiteri svolgono un ruolo importante per la creazione di una rete verde di parchi e piazze. In una scala più ampia, vengono proposte linee guida puntuali e perfettamente realizzabili per trattare i confini dei cimiteri: 1. Recupero dell'area industriale in residenza e spazi di uso comune (definizione di nuovi parchi, piazze e boschetti; 2. Unificazione delle due facce ora separate del Presbitero Maestro; 3. Creazione di muri contenitori (per il commercio, servizi, fermate degli autobus e come filtro verde); 4. Pedonalizzazione dei passaggi strategici e trattamento delle sezioni delle strade principali; 5. Ripensamento del senso di marcia della viabilità per facilitare la mobilità. Finalmente, gli spazi di sepoltura potrebbero essere così percepiti non solo come monumenti e memoriali, ma anche come catalizzatori nella rivitalizzazione urbana, spazi attivi legati alla città e alle sue dinamiche.