Aurea. Progetto di nuova costruzione per l'area di Santa Chiara a Pisa

“aurea” comes to life thanks to a competition organized by Pisa Municipality for the refurbishment of S. Chiara area that takes place inside the historic fortifications, near the UNESCO heritage of Piazza Dei Miracoli and since the 1257 is used as an hospital. The low accessibility and the proximity to the historic centre, with the continuous actions to make the buildings inside the area appropriate to the use, have compromised their value convincing the Municipality to find a place outside the city fortifications to locate a new modern hospital. So today there is the necessity to give new life to S. Chiara combining the context’s high historical aspects with the city needs: Pisa in fact is highly lived both from tourists (attracted from the fame of the tower) and students thanks to the wide educational assortment proposed by the universities in the city. The will to find in S. Chiara a point of contact between the users, that currently are poor in dedicated functions, gave life to a urban regeneration that amis to make the area more permeable and lived creating new accesses and functions, becoming a junction between the histrorical and the urban Pisa. Then our Thesis project focused in a part of this area defining a building where private and public spaces are mixed: so, “aurea” is a complex where take place a gallery, a restaurant, and several apartments, creating a dynamic reality and respecting the idea of the creation of an hub, ensuring the inclusion in an historical context. After a first depht phase of knowledge about the context, aimed to respect the historical memory, an analysis of technical aspects followed, in order to make the building both performing and functional, guaranteeing the comfort of the users. In particular the focus on the natural ventilation, with the study of the light and the structure, determined architectural and technical choises, generating a modern element that dialogues with the historical context.

“aurea” prende vita da un bando di concorso indetto dal Comune di Pisa per il recupero dell’area di S. Chiara che, situata all’interno delle mura medioevali e in prossimità del Patrimonio UNESCO di Piazza dei Miracoli, ospita dal 1257 l’Ospedale di Pisa. La scarsa accessibilità e la vicinanza al centro storico, insieme ai continui interventi atti a rendere gli edifici adeguati a tale funzione, ne hanno compromesso uso e valore portando il Comune a individuare una nuova area fuori le mura dove collocare una più moderna struttura ospedaliera. Nasce quindi la necessità di dare nuova vita all’area coniugando gli aspetti storici del contesto urbano con le esigenze degli utenti della città: Pisa infatti è intensamente vissuta sia da turisti (attirati dalla celebrità della torre) che da studenti universitari grazie all’ampia offerta formativa proposta dagli atenei presenti. La volontà di trovare in S. Chiara un punto di contatto tra queste utenze, attualmente prive di servizi dedicati, ha dato vita a un progetto di rigenerazione urbana che mira a rendere l’area più permeabile e viva attraverso la creazione di accessi e nuove funzioni, diventando così punto di snodo tra la Pisa urbana e storica. Il progetto di tesi si è in seguito focalizzato su una parte dell’area definendo un edificio in cui si commistionano spazi pubblici e privati: “aurea” è quindi un complesso dove trovano spazio una galleria espositiva, un ristorante e diverse abitazioni, creando una realtà dinamica e rispettando l’ideale di creare un punto di contatto tra le utenze della città, garantendo l’inserimento nel contesto storico. Dopo una prima indispensabile fase di approfondita conoscenza del contesto, finalizzata al rispetto della memoria storica, è seguita un’analisi degli aspetti tecnologici atti a rendere l’edificio funzionale e performante, garantendo il benessere degli utenti. In particolare l’approfondimento del tema della ventilazione naturale, insieme allo studio degli aspetti illuminotecnici e strutturali, ha determinato sia le scelte architettoniche che tecnologiche, generando un elemento moderno che trova dialogo con un contesto storico.