[RE]3think. REuse. REcycle. REduce. Recupero edilizio di un’area industriale dismessa nel lecchese

The “[RE]^3think” project discusses the revitalization and reclassification of the Ex-Biokosmes industrial area, particularly with regard to the sustainability of the project’s procedures and its emissions. The area of this case study is a decommissioned industrial site within the city limits of Lecco. This was once part of the city’s industrial complex, before this was moved to the outskirts. More precisely, this area is situated in a built up structure between two railway arteries connecting Lecco to both Milan and Como. Reclassifying this location has given us the opportunity to create a multi-purpose auditorium, aimed at business and school-based functions, which can transform this vacated eyesore into a symbol reunifying the two halves of the city thus far divided by the railway. We therefore begin our thesis proposal by dividing the necessary work into three specific phases, these being the identification of the asset and its context, the outlining of the architectural project and finally the technical optimization of the structure. The first of these, probably the most delicate procedure, requires understanding the asset, in other words collecting all necessary data and information about the area. This is done through field research and the analysis of the relationship between the research and the area’s background. The complexity of regenerative work, particularly in such areas, comes from the necessity to recognize the historic value of the complex, while adding significant and vital improvements, that are required by the need to have sustainability and innovation. The second phase is aimed at rendering the results of urban planning analysis, in order to turn the data’s information into a concrete solution. This means identifying the reclassified buildings’ most appropriate functions, while highlighting any necessary modifications to the structure, in order to best revitalize this area of Lecco and make it a more popular and integral part of the city. The third and final phase is the most technical of the three. It has been decided to opt for a more environmentally friendly approach, choosing to restore a pre-existing building rather than build a new structure, thus avoiding occupying more land. The Ex-Biokosmes area project has set itself two targets, the first being to identify instruments for the control of atmospheric emissions caused by construction companies, while the second is to improve the comfort and wholesomeness of the local environment. On the basis of these ideals, it was decided to apply a complex procedure of studies to the life cycle of the asset in question. The “Life Cycle Assessment” has allowed for a new method of analysis which makes project construction decision-making more environmentally friendly. Through this it is possible to create a model capable of setting project guidelines, which can then be replicated in areas similar to those in this study. The project aims to retain as much of the current structures as possible, however it will require maintenance both on a structural and aesthetic level. Setting out consolidation strategies which take into account the structures historical value is a vital step to undertake, while the aesthetic aspects are addressed by studying its internal systems and natural light. Particular attention has been given to the use of natural light within the revitalized structures, because the possibility to modify them is very restricted, making lights a critical issue. The feasible solutions are both aesthetically pleasing and economical, having an overall positive outcome and helping to reduce energy consumption.

Il progetto “[RE]^3think” affronta il tema della riqualificazione e rivitalizzazione dell’area Ex-Biokosmes ponendo l’attenzione sulla sostenibilità degli interventi e sulle emissioni. L’oggetto di studio è un’area industriale dismessa collocata all’interno della città di Lecco. Essa fa parte di una rete più articolata di spazi industriali in stato di abbandono a seguito della migrazione delle industrie verso la periferia. L’area in oggetto è collocata, in particolare, tra le due arterie della linea ferroviaria che collegano Lecco a Milano e a Como ed in un contesto densamente costruito. L’occasione di poter riqualificare questo luogo ci ha dato la possibilità di realizzare un centro polifunzionale, accogliente funzioni scolastiche e lavorative, in grado di trasformare un vuoto urbano in una cerniera di collegamento tra le zone della città separate dalla presenza della ferrovia. Si è voluto perciò dare inizio al nostro percorso di tesi suddividendo il lavoro in tre fasi principali: il rilievo del bene e la conoscenza del contesto, la definizione del progetto architettonico ed infine la sua ottimizzazione dal punto di vista tecnico. La prima, la più delicata, tratta la conoscenza dell’oggetto. Essa prevede l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie a comprendere l’area e si svolge attraverso il rilievo sul campo e l’analisi delle relazioni che intercorrono tra questa ed il contesto. La complessità di un intervento di recupero, per un’area di questo tipo, nasce quindi da un’esigenza di rispettare la storia dell’edificato e al contempo apportare migliorie significative rispondendo alla richiesta di sostenibilità ed innovazione. La seconda fase è quella volta ad interpretare i risultati delle analisi urbanistiche per mutare i bisogni riscontrati in una soluzione concreta. Quest’ultima individua dunque le funzioni più consone da insediare negli edifici riqualificati e valuta eventuali interventi di nuova edificazione, con lo scopo di rivitalizzare l’area e far si che essa torni ad essere una parte integrante della città. La terza, ed ultima parte, rappresenta la sezione più tecnica dell’elaborato. Si è scelto a questo punto di entrare in un grado di dettaglio orientato verso il rispetto dell’ambiente in linea con l’idea di recuperare gli edifici piuttosto che costruirne di nuovi occupando ulteriore suolo. Il progetto dell’area Ex-Biokosmes concentra quindi in sé il duplice obiettivo di individuare uno strumento di controllo delle emissioni in atmosfera, generate dal settore dell’edilizia, e migliorare il comfort e la salubrità degli ambienti. Seguendo tale filosofia si decide di applicare il complesso processo di studio del ciclo di vita al caso in oggetto. Il Life Cycle Assessment ci ha permesso di sviluppare un metodo di analisi che consente di assumere decisioni progettuali più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Si è giunti così all’individuazione di un modello capace di dettare una linea guida nella progettazione e adatto ad essere ripetuto su aree di natura medesima a quella di studio. Il progetto vuole inoltre mantenere quanto più possibile il costruito esistente, il quale però necessita di interventi migliorativi sia dal punto di vista strutturale che da quello del benessere. La prima tipologia d’intervento si concentra quindi sull’individuazione di strategie di consolidamento adatte e rispettose della storia dell’edificio mentre l’aspetto del benessere è approfondito dallo studio dell’impiantistica e della luce naturale. Si è deciso di dare particolare attenzione alla luce naturale all’interno degli edifici recuperati siccome quest’ultimi, essendo particolarmente vincolati, presentano le criticità maggiori. Le soluzioni studiate hanno influenzato sia il comfort visivo che gli aspetti economici andando ad agire positivamente sulla riduzione dei consumi energetici.